È stata uno dei numerosi ospiti della prima serata di Rai1 andata in onda ieri sera e condotta da Alex Zanardi, “Non Mollare Mai – storie tricolori”. Parliamo ovviamente di Simona Ventura, che fino a inizio marzo è stata uno dei volti della stagione televisiva 2019/2020 di Rai 2. Per lei infatti da settembre sulla rete diretta attualmente da Ludovico Di Meo, e all’epoca da Carlo Freccero, che la volle fortemente per The Voice of Italy, c’è stato l’impegno settimanale di quella che nata come la Domenica Ventura, si è poi trasformata in Settimana Ventura, adeguando al cambiamento di titolo anche dei cambiamenti strutturali e contenutistici all’interno del programma. Bisogna anche però dire che ai cambiamenti non sono seguiti grandi miglioramenti a livello di ascolti, tant’è che dal prossimo settembre la trasmissione non dovrebbe essere confermata come anticipato da Il Fatto Quotidiano.it e da Tvblog.
A proposito della possibile cancellazione della trasmissione che voleva fondere l’intrattenimento con l’informazione calcistica nel mezzogiorno domenicale, la Ventura, intervistata ieri sul Messaggero, ha affermato che la scelta dipenderà dai due direttori in questione, quello di Rai 2 e quello di Rai Sport: “A me si chiede di fare una cosa e io lo faccio. Era una trasmissione nuova in una fascia nuova, occupata per 15 anni da Mezzogiorno in famiglia. Noi lì abbiamo portato il calcio a basso costo. […] Per fidelizzare il pubblico ci vuole tempo.”
Ricordiamo poi che la stessa presentatrice è stata impegnata nello scorso autunno come voce narrante della quarta edizione del Collegio, nella quale il suo ruolo è stato probabilmente sotto le aspettative, dal momento che per una veterana come lei dei reality (anche se il format portato sulla “rete giovane” da Ilaria Dallatana, l’allora direttrice, è un unicum nel genere) ci si poteva aspettare un impiego maggiore, che non la vedesse limitata a ripercorrere i variopinti anni ’80, e in particolare il 1982, l’anno scelto per ambientare la stagione in questione.
Nella stessa intervista sopracitata rilasciata al quotidiano romano, la stessa Ventura è tornata a parlare dei suoi futuri impegni professionali: secondo quanto annunciato, per l’autunno dovrebbero attenderla due format, proprio su Rai 2. Non è stato meglio specificato se si tratterà di due prodotti inediti, ma è immaginabile che possa essere così visto che alla domanda precedente alla quale le veniva chiesto se sarebbe tornata in onda con il talent show canoro, la conduttrice di Chivasso, sua città natale, ha così risposto: ” Mi sembra che al momento manchino i fondi per pensarci. Fare The voice of Italy senza soldi mi pare difficile. E poi ho voglia di cose nuove.”
“Cose nuove” che potrebbero arrivare già prima visto che la Ventura starebbe lavorando con il compagno Giovanni Terzi a un progetto per Discovery. Per lei si tratterà di un impegno dietro le quinte, ruolo che pensa potrebbe ricoprire fra non molti anni in pianta stabile: “Non apparire in video mi stuzzica, non resterò attaccata a vita alla telecamera” ha dichiarato sempre nel corso dell’intervista. Non si tratta della prima collaborazione fra la storica ex conduttrice dell’Isola dei Famosi e di Quelli che il calcio e il gruppo diretto dal punto di vista dei contenuti da Laura Carafoli: è degli scorsi mesi l’esperienza al sabato mattina, su Real Time, con Discovering Simo, una documentario in 6 episodi guidato dalla stessa Ventura, per raccontarsi a 360 gradi nella sua quotidianità.
Altro capitolo della conversazione presente sul quotidiano è stato quello legato ai giovani volti del mondo della TV: se per Andrea Delogu, che dovrebbe approdare alla conduzione della Vita in Diretta Estate, ha espresso solo belle parole (“La scelta ricaduta su di lei è intelligente”), un po’ meno dolci sono state quelle rivolte nei confronti di Alessandro Cattelan, per il quale ha voluto sottolineare in positivo “è bravo, lo so perché l’ho lanciato io”, che, espresso in questo modo, ha una certa eco baudiana. Ed ecco poi la sfilettata: “Il bravo conduttore ottiene il successo sul campo. Uno come Amadeus è arrivato a questi livelli dopo tanta gavetta. Il vero talento, nel mondo velocissimo di oggi, non l’ha chi è in carriera. Ma chi la carriera la fa durare!”. Tempo al tempo insomma per Super Simo che ritiene che “troppo tempo deve passare prima che Cattelan arrivi all’autorevolezza di Scotti, Bonolis, Conti o Amadeus.”