#PierluigiDiaco oggetto di studio di una rivista di filosofia

Pierluigi Diaco dopo la chiusura anticipata nel programma estivo IO e TE sta pensando ad un nuovo show per la Rai, nel frattempo continua a condurre “Non stop news” su RTL 102.5 dal lunedì al giovedì, dalle ore 6.00 alle ore 9.00.

IO e TE nasceva per sostituire la trasmissione Vieni Da Me durante la sua pausa estiva, in quanto in onda nella stessa fascia oraria (14:00-15:40). Il programma ha ricevuto molte critiche per la conduzione, talvolta saccente, di Pierluigi Diaco. Se dovessimo però parlare di dati Auditel, va sottolineato il discreto successo del programma. Io e Te ha raggiunto  spesso uno share di Rai1 con l’11.49% e 1.448.000 di telespettatori.

Tuttavia il programma dopo 65 puntate ha chiuso, tra le polemiche, in anticipo a causa di una collaboratrice risultata positiva al primo tampone Covid-19, salvo poi scoprire che era un falso-positivo. Dunque sembra accantonata l’idea di un possibile ritorno di IO e TE.

Intervistato da Solange Savagnone per TV Sorrisi e Canzoni il giornalista romano ha dichiarato che sta attraversando un bel periodo e che tutto sommato è contento di come sia andato il programma. “Non riesco a fare prevalere il dispiacere per la trasmissione ” – ha detto – “ricordiamo che questo coronavirus ha tolto persone care a migliaia di italiani. Francamente ho un sentimento di gratitudine per essere riuscito ad andare in onda per 65 puntate, senza pubblico e tentando di strappare un sorriso alla gente .”

Rimane un po’ di rammarico per non aver potuto ospitare dei colleghi e degli amici molto amati dal pubblico. Tra loro Mara Venier, Donatella Rettore, Barbara De Rossi e Massimo Lopez. Cosa rimane invece delle tante polemiche, delle lacrime e degli scatti di rabbia del conduttore? Ecco la sua risposta:

Non ci sono stati momenti né di aggressività né di imbarazzo, basta guardare le puntate per capirlo. Hanno montato pezzi basandosi su pochi tweet, come se fossero la verità rispetto all’evidenza [..] un milione e mezzo di telespettatori non possono competere con 20 tweet.”

Curioso inoltre il fatto che una rivista di filosofia e politica, Micromega, si sia occupata dello stile di conduzione di Pierluigi Diaco. “Mi ha divertito leggerlo” – ha dichiarato lui- “Io non ho mai risposto a critiche o provocazioni pubblicamente: accetto malvolentieri il mondo in cui viviamo dove ognuno, pur non avendo conoscenza ed esperienza nelle materie che commenta, si sente in diritto di dire la sua. La mia vita professionale non assomiglia al mio privato. Quando torno a casa dopo il lavoro, in radio o in tv, non ho nessuna voglia di sentire parlare di me e io stesso non amo parlare di me. Io mi concentro sul prodotto.”

La stessa rivista evidenzia delle similitudini nel modo di condurre di Maurizio Costanzo e di Gianfranco Funari per il rapporto con le telecamere.

Da Costanzo ho imparato due cose: ad allenare la curiosità e ad avere la antenne addrizzate su tutto. Mi ha aiutato a capire che si possono affrontare con serietà e professionalità argomenti leggeri e profondi. L’empatia mi viene invece dalla radio e da una predisposizione naturale ad ascoltare gli altri, per questo le mie interviste non sono mai preparate [..] Sono stato amico di Funari, gli ho voluto bene, mi onora il paragone, ma il mio rapporto con le telecamere è molto personale. Sono autore non solo dei contenuti, ma anche dell’immagine.”