UNA TV FA – Il mercatino della TV | #Quizzino, la mascotte di #LasciaORaddoppia? con #MikeBongiorno

Nuovo appuntamento amarcord di “una TV fa”ogni martedì spulceremo idealmente tra le bancarelle del “mercatino vintage” di cheTVfa alla ricerca di oggetti, ricordi, fotografie e frammenti di memoria che diventeranno il pretesto per raccontare i programmi televisivi più amati.

Guardate un po’ cosa abbiamo trovato questa settimana, rovistando tra i vari cimeli esposti nel “Mercatino della TV”

19 novembre 1955: la televisione italiana sta per compiere quasi due anni e compare sul piccolo schermo “Lascia o Raddoppia?”, quello che poi sarà definito il quiz dei quiz, condotto da Mike Bongiorno, il massimo rappresentante del genere. Il successo del programma, soprattutto dall’anno successivo con la sua collocazione al giovedì, ha fatto sì che l’acquisto dell’apparecchio televisivo aumentasse e che si creassero intorno al nuovo mezzo di comunicazione i primi “rituali”: le prime visioni condivise e il coinvolgimento di spazi e mezzi estranei alla televisione per vedere i primi programmi come le sale cinematografiche che sospendevano la programmazione per lasciar spazio, in questo caso, al quiz per antonomasia.

Come scrisse Carlo Levi a proposito dell’effetto provocato dalla trasmissione: “mille e mille nuovi Edipi, ogni settimana, in quell’ora di notte, affrontano la Sfinge, liberano il mondo e la propria anima dai mostri della confusione come testimoni del valore pratico e assoluto del sapere. Nessuna altra esperienza potrebbe essere più viva né più trionfale”.

Un tale afflusso di pubblico si registrò soltanto con le prime edizioni televisive del Festival di Sanremo, soprattutto quelle che vedevano Mina come protagonista. Se la kermesse canora risultava però essere un’occasione per ammirare qualcuno al di là dello schermo, Lascia o Raddoppia rappresentò la prima occasione per il pubblico di diventare parte integrante del piccolo schermo.

Un antenato di tutti gli altri giochi a quiz come ad esempio “Rischiatutto” o il più recente “Chi vuol essere milionario?” con l’escalation del montepremi. Il meccanismo era molto semplice e per questo chiaro, d’impatto, fondamentale per creare la fidelizzazione con il pubblico. I concorrenti erano chiamati a rispondere a domande su un argomento considerato il loro cavallo di battaglia partendo da un montepremi base di 2500 lire fino ad arrivare a poter vincere più di cinque milioni delle vecchie lire.

Un gioco da sogno nato da due format stranieri e adattato per l’Italia da Guido Sacerdote, uno dei maestri del varietà (insieme ad Antonello Falqui ideò Studio Uno) che anche con un gioco a quiz fece sognare gli italiani. 307.906 è il numero delle richieste arrivate alle segreterie del programma da parte degli aspiranti concorrenti da ogni parte d’Italia nei primi due anni del programma e all’ingigantire ancor di più l’aspetto cult del programma ci pensò anche il cinema con “Totò Lascia o Raddoppia” o “C’eravamo tanto amati”, titoli che hanno cercato di ricostruire l’atmosfera del programma dentro e fuori gli studi televisivi.

Fu un programma che creò un cortocircuito nella schiera degli intellettuali portando alla formazione di due fazioni opposte: chi lo condannava come primo esempio dell’imbarbarimento e della perdita della funzione educativa del mezzo (anche per la presenza di un conduttore come Bongiorno) e chi invece lo apprezzava come specchio del pubblico, trasmissione tramite la quale il pubblico avrebbe potuto tentare la fortuna, cambiare la propria vita ma allo stesso tempo si sarebbe dovuto informare e avrebbe dovuto studiare per vincere. Insomma, un vero e proprio stravolgimento degli approcci alla cultura da parte della neonata televisione.

Dopo aver conosciuto Portobello, si aggiunge al mercatino della TV anche Quizzino, il pupazzo, prima in bianco e nero e poi a colori (nel revival del 1979), colorato e animato da Bruno Bozzetto che è diventato simbolo della trasmissione insieme alla FIAT 600 e alla FIAT 1400 come premi di consolazioni in diverse fasi del gioco.

Si chiude dunque con il ricordo del papà dei quiz e della sua mascotte questo secondo appuntamento, invitandovi qualora lo vogliate, a postare e condividere anche voi oggetti, ricordi, fotografie e frammenti di memoria che vi legano a questa trasmissione.