#GiorgioPanariello e #MarcoGiallini, su Instagram è nata la coppia del nuovo varietà di Rai 3 #LuièPeggioDiMe

Giorgio Panariello e Marco Giallini saranno l’inedita coppia del nuovo varietà di Rai 3Lui è peggio di me“, in programma il prossimo dicembre. Il titolo è un omaggio alla commedia di Enrico Oldoini con Renato Pozzetto e Adriano Celentano. Un nuovo progetto che arriva sulla rete diretta da Franco Di Mare quasi a sorpresa: ecco cosa hanno dichiarato a Repubblica i due protagonisti.

Com’è nata la strana coppia? “È stata una casualità” spiega Panariello. “Durante il lockdown abbiamo fatto le dirette Instagram e ci siamo molto divertiti. A una cena da Paolo Genovese ho percepito che c’era qualcosa di simile nel nostro vissuto, nel modo di vedere le cose. E abbiamo in comune la passione per la musica, a me piace Renato Zero, vabbè a lui gli Ac/Dc [..] Ho lavorato con tanti artisti, è difficile mettersi davanti al pubblico con una persona che stimi ma con cui non hai fatto niente prima. Sento che andrà bene”.

“Lo sa che con me è in una botte di ferro”, lo rassicura Giallini, “c’è qualcosa in Giorgio che me lo fa sentire familiare. Ci siamo incontrati una vita fa, al Conero, stavo con mia moglie e i bambini, non ero popolare. Mi è piaciuto subito, ci siamo riconosciuti. Come quando ho incontrato Totti e mi ha chiamato “Giallo”, vuol dire che mi conosceva”.

Lo spettacolo sarà ospitato presso gli Studi di Cinecittà – chi vuole vederlo dal vivo, in pieno rispetto delle norme anti-Covid, tra qualche settimana potrà acquistare i biglietti su TicketOne – con la regia di Stefano Vicario, prende corpo: band, ospiti musicali e al centro il duo che promette di spiazzare con la verità. “Approfondiremo un’amicizia attraverso la TV”, aggiunge Giallini, “gli darò gli input, lui è incuriosito da me, io da lui. Una vena di malinconia ci unisce, saremo uno lo psicologo dell’altro. Senza dolori non si vive. Gio’ ho detto una cosa profonda?”. “Penso che sia vero”, risponde Panariello, “la malinconia appartiene a chi fa ridere”.

“Ansia per gli ascolti? No, come fai a credere che diecimila persone possano rappresentarne milioni? La gente sceglie, guarda la TV ovunque, non ha più senso. Siamo gli ultimi baluardi del varietà ed è un peccato”, afferma il comico toscano, “è un patrimonio della nostra storia, ma pensi a Noschese, al talento di Loretta Goggi: sono giudice con lei a Tale e quale, la studio”.

Allora, che farete? Chiede la giornalista. “Quello che vede. Ovviamente”, spiega ridendo Panariello, “il mio tentativo sarà portare avanti il programma, il suo di rovinarlo”.