#FreddieHighmore presenta la nuova stagione di #TheGoodDoctor: “La pandemia avrà un impatto tremendo su Shaun”

Come molte serie, anche “The Good Doctor”, in ripartenza questa sera, venerdì 8 gennaio, in prima visione assoluta alle 21.15 su Rai 2, ha dovuto fare i conti con la pandemia. Tuttavia, a differenza di altri medical drama, si è preferito fare un salto nella realtà, raccontando quello che è accaduto e sta accadendo tuttora. La battaglia contro il Covid-19 approda così anche nella serialità internazionale.

“Gli autori hanno dovuto misurarsi con la nuova realtà. Hanno cercato di capirne gli sviluppi, consapevoli del fatto che non sapevano quando la serie sarebbe stata poi trasmessa e soprattutto come sarebbe stata la realtà al momento della messa in onda” dichiara Freddie Highmore, attore che interpreta il protagonista Shaun Murphy, sulle pagine di TV Sorrisi e Canzoni, non nascondendo la delicatezza del tema che stavano andando a trattare: “La nostra preoccupazione principale è stata proprio quella di rendere omaggio agli eroi che nella vita reale si sono trovati coinvolti in questo dramma”.

Il dottor Murphy, noto per essere sempre preparato e sul pezzo, non lo sarà invece in questa occasione: “Questa è una situazione nuova, di fronte a cui nessuno poteva essere pronto. Sui libri di medicina di Shaun non se ne parla e quindi anche lui dovrà imparare tutto “in trincea””.

Ma nonostante la pandemia tocchi i primi due episodi della stagione, l’interprete ci tiene a precisare che non sarà il tema centrale dei successi: “Ci saranno altri riferimenti alla situazione, ma non saremo più nel pieno della pandemia. Prima delle puntate ci sarà una sorta di “dichiarazione” in cui diremo che la serie è ambientata in quel futuro migliore in cui tutti speriamo, ma che al momento è importante continuare a seguire scrupolosamente le norme di sicurezza.”

Spazio, dunque, alle dinamiche tipiche della serie nella quale arriveranno sei nuovi specializzanti e Shaun sarà messo a dura prova: “Per lui sarà un rapporto non facile” afferma. “Per il pubblico, invece, sarà bello vedere come se la caverà. […] È chiaro che sarà bravo a dare consigli e a impartire “lezioni” di medicina, ma sarà anche più interessante vederlo alle prese con questioni personali. Come reagirà quando salteranno fuori complicazioni per un malato? Saprà stare vicino agli specializzandi magari per confortarli e aiutarli a tornare in ospedale il giorno dopo aver “perso” un paziente?”

Le questioni di cuore non mancheranno, perché vedremo anche l’evoluzione del legame nato tra Shaun e Lea nel corso della terza stagione: “Abbiamo esplorato i primi momenti del loro amore, l’entusiasmo legato alla scoperta di questo sentimento. Nella quarta (stagione, ndr) toccheremo i vari “sapori” della relazione andando più in profondità, dando più attenzione alle sfumature, soprattutto all’inizio, quando la pandemia costringerà Shaun e Lea a stare lontani. È un’altra sfida per lui”.

The Good Doctor però non è solo un medical drama, ma anche una fonte di ispirazione. Il protagonista Shaun Murphy, affetto da autismo, è stato d’esempio per molte altre persone affette dalla stessa sindrome: “Mi è capitato di “registrare” reazioni fortissime, sintomo che il tema è molto sentito” dichiara l’attore. “Sono anche queste reazioni che rendono importante la serie. Sono una grande fonte di ispirazione e io sono felice del fatto che il mio personaggio abbia questi riscontri: vuol dire che ha una responsabilità, una responsabilità che io faccio mia e non sento leggera”.