“Mi trovavo sullo stesso litorale, dovevo fare qualcosa, io e le mie amiche stavamo per andare via, quando ci siamo dette: ‘Facciamo una passeggiata'”
“Gli spettatori sono la nostra linfa vitale. C’è di più: qualche giorno fa la mia insegnante di roller mi ha inviato un SMS di un suo allievo che le scriveva: “No no, stasera devo finire presto perché c’è la Sciary in Tv. La verità è che il pubblico sta cambiando perché accanto allo zoccolo duro formato dagli affezionati storici del programma, si stanno ingrossando le fila degli spettatori più giovani. Questo è un dato incoraggiante per tutti noi”
Incoraggiante anche perché il pubblico è fondamentale per la ricerca degli scomparsi:
Chi l’ha visto? è un po’ come la “Cassazione” degli scomparsi. Il pubblico si unisce in una cordata invisibile e quando vede per strada o sui social un individuo con il naso schiacciato come Daniele Potenzoni, per esempio, prega e spera.
ha infatti dichiarato Federica Sciarelli, che ha poi aggiunto:
“Noi non allunghiamo inutilmente le storie, le portiamo avanti fino a quando non hanno un finale (…) E talvolta riesumiamo vecchi casi perché emergono nuovi dettagli che li rendono più attuali e vivi”
Tanta determinazione, dunque, e anche tanta umanità sono le caratteristiche della Sciary (come la chiamano affettuosamente i telespettatori):
“Io cerco di essere sempre un portatore sano di solidarietà”
La giornalista ha anche commentato la voce, uscita qualche settimana fa, su un possibile trasloco della trasmissione da Rai3 a Rai1:
“Non saprei perché si tratta di scelte aziendali. Questa è una vecchia idea e mi inorgoglisce. Ricordo che quando Giancarlo Leone, all’epoca vicedirettore della Rai, mi disse che aveva parlato con l’allora direttore di Raitre per portarci sulla prima rete, ricevette come risposta: “Ma che sei matto? Mi togli il fiore all’occhiello”. Il nostro è un programma di servizio pubblico che non può essere sospeso, per esempio, durante il Festival di Sanremo o una maratona elettorale”