#EzioBosso, addio all’estro e alla passione di un artista che ha regalato mille emozioni… anche in TV

La notizia è arrivata nelle prime ore della mattinata: Enzo Bosso, pianista e direttore d’orchestra, ci lascia a soli 48 anni. A portarlo via sarebbe stata la malattia neurodegenerativa con la quale combatteva da diversi anni, esattamente dal 2011. Proprio lo scorso settembre partecipando alla Fiera del Levante di Bari aveva ammesso l’impossibilità per lui ormai di suonare e il dolore che questo gli provocava.

Già a quattro anni si avvicina alla musica, arrivando poi a conquistare, in seguito all’approdo all’Accademia di Vienna, una visibilità internazionale fino ad allora sconosciuta. Nel 2016 giunge per lui un’inaspettata svolta pop, che gli permetterà di farsi conoscere a un vasto pubblico anche all’interno del suo Paese. Carlo Conti lo chiama come ospite per il suo secondo Festival di Sanremo e tutta l’Italia davanti al televisore si commuove sulle note di Following a bird, composizione contenuta nell’album The 12th Room, che immediatamente inizia a scalare le classifiche. Proprio il presentatore toscano ha voluto ricordare Bosso con queste parole su Instagram: “Ciao Ezio, grande musicista ma soprattutto grande uomo”.

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Quella prima apparizione diventa solo la prima di tante che seguiranno nei mesi e negli anni a venire: Stefano Coletta, attuale direttore di Rai 1, quando ancora era alla direzione di Rai 3 lo porta nuovamente in video lo scorso 9 giugno con Che storia è la musica. Il successo di critica e di ascolti (1 milione di telespettatori e 5,3% di share, non poca cosa per una serata di musica classica dalla durata di 3 ore) inducono a riproporre nuovamente l’appuntamento, questa volta nella prima serata del giorno di Natale: neanche a dirlo il risultato, almeno Auditel, è analogo.

In queste ultime settimane aveva rilasciato alcune interviste in TV, come quella a Propaganda Live, che verrà ritrasmessa nel corso della serata di oggi proprio su La7, durante la trasmissione, o a Rai News 24, risalente alle scorse ore.

Al Corriere della Sera parlando della situazione che stiamo vivendo e della retorica sul “diventeremo migliori” aveva affermato che “diventare migliori è una scelta non una conseguenza” e che richiede innanzitutto “un impegno forte con se stessi”.

Anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella lo ha voluto ricordare, sottolineando “l’estro e la passione intensa che metteva nella musica”: a lui si aggiungono il ricordo del maestro Ennio Morricone – che non ha avuto il piacere di conoscerlo, ma che all’HuffPost lo ha omaggiato con queste parole: “Era una luce con tanta voglia di brillare”-, oltre che quelli dei numerosi artisti, dal mondo del cinema, alla tivvù, per passare alla musica leggera italiana, che lo hanno omaggiato sui social.