una TV fa – Speciale #Sanremo: la cronistoria degli ultimi dieci anni (2011-2019)

3.2.1. Pronti, partenza, via. Tra pochissime ore si alzerà il sipario del 70° festival della canzone italiana. Siamo pronti a vivere la settimana santa della televisione, ma prima vogliamo ancora fare un passo indietro per riscoprire e ripassare gli ultimi dieci anni di Sanremo, e chiudere così questo nostro viaggio nella storia del festival, del nostro paese, della nostra cultura.

Oggi siamo pronti a celebrare il settantesimo anniversario, dieci anni fa, invece, grande festa per i 60 anni del festival nel Sanremo targato “Clerici”.

Antonella Clerici torna su quel palco dopo averlo calcato con grande successo nel 2005 insieme al grande amico Paolo Bonolis. Adesso però è sola, la quarta donna a condurre la kermesse. Un festival su cui pochi puntavano, difficile replicare i risultati dell’anno precedente, dicevano, ma  fu un grande successo. A guidarne la direzione artistica Gianmarco Mazzi, che dirigerà anche i successivi due festival, dopo aver collaborato anche ai precedenti di Bonolis.  La terza serata è stata dedicata alla celebrazione dei festival che furono, serata evento intitolata “Quando la musica diventa leggenda” in cui alcuni cantanti italiani ed internazionali hanno omaggiato le più belle canzoni della storia del Festival. E per l’occasione torna sul palco la grande Nilla Pizzi, vincitrice delle prime due edizioni. La sessantesima edizione del festival verrà ricordata inevitabilmente per i fischi e le forti contestazioni in occasione di tutte le esibizioni del trio composto da Pupo, Emanuele Filiberto ed il tenore Luca Canonici. Il culmine è stato raggiunto nella serata finale del 20 febbraio quando, con la proclamazione dei tre finalisti, il pubblico in sala ha gridato slogan contro il meccanismo di selezione del vincitore, e gli orchestrali, che avevano anche svolto il ruolo di giuria, all’annuncio della non ammissione alla finalissima delle canzoni interpretate da Malika Ayane, Simone Cristicchi e Noemi hanno accartocciato e gettato per aria gli spartiti, in segno di disaccordo, e tramite il maestro Marco Sabiu hanno chiesto di rendere pubblico il proprio voto, circostanza non contemplata però dal regolamento. Solo il reiterato invito alla calma di Antonella Clerici è valso a rasserenare gli animi. Nella stessa serata  Maurizio Costanzo ha intervistato tre dipendenti FIAT di Termini Imerese, dopo un cenno a Mike Bongiorno, scomparso poco tempo prima della manifestazione.. In coda all’intervista di Costanzo, un accenno di contestazione si è avuto quando sono intervenuti il segretario del PD Pier Luigi Bersani ed il ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola del PdL; i due politici sono intervenuti sotto richiesta di Costanzo, che viene richiamato da Antonella Clerici dato il luogo non consono ai discorsi politici. Verrà ricordato anche per le forti critiche e contestazioni relativi al televoto e all’uso da parte di call center. Sono gli anni delle forti critiche ai provenienti dai talent, considerati imbattibili ai televoto. Nello specifico è l’anno della vittoria di Valerio Scanu, dopo la vittoria dell’”Amico” Marco Carta l’anno precedente. Il 21 febbraio il Codacons ha chiesto di sospendere i risultati finali e, insieme all’Associazione utenti radiotelevisivi, ha chiesto di «sequestrare tutti i televoti che hanno determinato i primi tre classificati al Festival e verificare le utenze di provenienza per escludere che si tratti di utenze collegate ad agenzie specializzate che è noto che svolgono questo mercato».Questo anche dopo alcune segnalazioni di Striscia la notizia. Il 23 febbraio 2010 il quotidiano Avvenire pubblica i tabulati, per filo e per segno, serata per serata, dei televoti al Festival. L’Antitrust ha multato la RAI per pratica commerciale scorretta obbligandola ad avvertire i telespettatori che non esistono strumenti per arginare le manipolazioni del risultato del televoto. Il resto è storia. Da allora, in ogni trasmissione, non ci sfugge la tiritera sul regolamento. Restarono impresse anche alcune gaffe della Clerici.

 

Di grande successo anche i due festival successivi, condotti da Gianni Morandi, affiancato nel 2011 da Luca e Paolo e dalle due donne più chiacchierate del momento: Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis. A trionfare la poesia di Roberto Vecchioni: Chiamami ancora amore. La terza serata, intitolata Nata per unire, è stata dedicata al 150º anniversario dell’Unità d’Italia. I 14 Artisti hanno infatti partecipato a una piccola gara – estranea alla classifica ufficiale del Festival – in cui ciascuno di loro ha interpretato una canzone storica della musica italiana. Con votazione esclusiva del pubblico attraverso il televoto è stato poi premiato l’artista autore dell’interpretazione migliore, il quale ha vinto un riconoscimento dedicato, ovvero una scultura celebrativa rappresentante l’Italia. Gianni Morandi per l’occasione ha cantato Rinascimento, brano inedito scritto da Mogol e musicato da Gianni Bella. Anche Roberto Benigni, ospite della kermesse, ha preso parte a questa serata celebrativa, proponendo una lunga esegesi dell’inno nazionale Il Canto degli Italiani.

 

Nel 2012 a fianco di Morandi per il suo Sanremo bis Rocco Papaleo  e Ivana Mrázová. Inizialmente era previsto che alla conduzione prendesse parte anche Tamara Ecclestone, che poi è stata allontanata poiché ritenuta troppo capricciosa e poco disponibile alla preparazione dell’evento. Ivana Mrázová non ha preso parte alla prima serata della kermesse a causa di una cervicalgia, ed è stata sostituita da Belén Rodríguez ed Elisabetta Canalis, co-conduttrici dell’edizione precedente. E la prima serata fu la serata della celebre “farfallina”. Il vincitore del Festival di Sanremo 2012 nella categoria Artisti è stata Emma Marrone con il brano Non è l’inferno, mentre nella categoria Giovani, chiamata quest’anno Sanremosocial, ha vinto Alessandro Casillo con il brano È vero (che ci sei). Questa edizione è stata cornice del ritorno alla kermesse di Adriano Celentano, causa di molte polemiche con il mondo cattolico e l’eccessivo uso di parolacce, e dell’ultima apparizione televisiva del cantautore Lucio Dalla, come direttore d’orchestra di Pierdavide Carone, scomparso dopo meno di due settimane dal termine della manifestazione a causa di un infarto. Durante la serata finale c’è stato spazio anche per un nuovo monologo di Adriano Celentano, il quale ha risposto alle accuse rivoltegli dopo la prima serata del Festival; alla fine, sulle note della canzone Ti penso e cambia il mondo, Celentano e Gianni Morandi hanno cantato insieme per la prima volta nella loro carriera.

Nella terza serata, intitolata Viva l’Italia!, un evento dedicato alla storia della canzone italiana nel mondo, i quattordici Artisti hanno partecipato interpretando una canzone storica della canzone italiana accompagnato da un grande artista internazionale. Durante la quarta serata, è emerso il sospetto che il brano Respirare fosse stato eseguito da parte di Loredana Bertè con un parziale playback (un mix tra registrazione e voce dal vivo), andando quindi teoricamente contro il regolamento del Festival e rischiando la squalifica; il conduttore Gianni Morandi ha però parlato di «un fallo da ammonizione e non da espulsione.

Punto di svolta il Sanremo 2013 che vede il ritorno di Fabio Fazio, al suo fianco l’inseparabile spalla Luciana Littizzetto. Grande successo per la canzone vincitrice: L’essenziale di Marco Mengoni. Durante la serata inaugurale è stato ospite il comico e imitatore Maurizio Crozza che, entrato in scena nelle vesti di Silvio Berlusconi, è stato contestato da alcune persone presenti nel pubblico. Solo l’intervento del conduttore Fabio Fazio è riuscito a bloccare le contestazioni, così che Crozza potesse riprendere il suo monologo: alla fine la sua esibizione, che ha compreso le imitazioni di Pier Luigi Bersani, Antonio Ingroia e Luca Cordero di Montezemolo, è stata accolta dagli applausi. Ad essere dedicata alle cover quest’anno è la quarta serata: Sanremo story sono state eseguite, senza votazioni, da parte dei 14 Campioni delle canzoni della storia del Festival; i cantanti potevano essere accompagnati, se lo desideravano, da altri artisti italiani o internazionali.

Molto deludente, invece, l’ultimo festival targato Fazio, quello del 2014. Con il 39,26% di share è stata la terza edizione meno vista di sempre, dopo quelle del 2008 e del 2004, anche se a differenza di queste ultime, non è stata battuta all’auditel da nessun altro programma. La serata finale è stata però la meno vista di sempre tra tutte le serate finali del Festival. Questa edizione è stata l’unica, da quando l’Italia è tornata nel 2011 a parteciparci, che non ha decretato la canzone rappresentante il Paese all’Eurovision Song Contest, in cui invece venne scelta con una soluzione interna la cantante Emma Marrone con La mia città. La prima serata inizia con due imprevisti: il sipario che non si solleva e un tentato suicidio da parte di due uomini disoccupati. La serata cover quest’anno porta il titolo di Sanremo Club: vengono eseguite, senza votazioni, da parte dei 14 Campioni alcune delle più importanti canzoni della musica d’autore italiana. Pif ha invece condotto un’anteprima, prima delle 5 serate, dal titolo Sanremo e Sanromolo. Dopo sei anni torna pure il Dopofestival, ma solo sul sito Rai.

Nel 2015 inizia l’era Conti: tre anni di un successo in crescendo, di grande interesse e attenzione mediatica, anni di grandi cast musicali e di grandi successi radiofonici. Prima intenzione di Conti quella di dare maggior spazio e risalto ai giovani anticipandoli in apertura di serata e non più a tarda notte e dedicando loro a partire dall’inverno successivo l’ormai consueta serata di dicembre. Al fianco di Conti le cantanti Arisa ed Emma (vincitrici in edizioni passate della kermesse) e dalla modella e attrice spagnola Rocío Muñoz Morales. Rocco Tanica ha curato i collegamenti con la Sala Stampa. Il Volo, vincitori, ha partecipato, in rappresentanza dell’Italia, all’Eurovision Song Contest 2015 a Vienna in Austria classificandosi al 3º posto. Quest’edizione ha ottenuto molto successo e parecchie critiche favorevoli, con un buon riscontro anche nel target 15-24 anni, con il 50% di media. Con il 48,64% di media è stata, in termini di share, l’edizione più vista dal 2006 compreso.Durante la prima serata il picco è stato del 58,56 al momento dell’esibizione di Albano e Romina, attesissima reunion: uno dei principali colpi messi a segno da Conti.

L’anno successivo, 2016, Carlo Conti chiama al suo fianco Virginia Raffaele, che ci regalerà straordinarie imitazioni e performance nel corso delle serate, (Sabrina Ferilli nella prima, Carla Fracci nella seconda, Donatella Versace nella terza, Belén Rodríguez nella quarta e sé stessa nell’ultima serata), Gabriel Garko e  Mădălina Ghenea. Con il 49,52% di media è stata, in termini di share, l’edizione più vista dal 2006 compreso, superando anche la precedente edizione del 2015, anch’essa presentata e diretta artisticamente da Conti. Musicalmente l’edizione delle tre di Conti meno riuscita. Dopo le ultime due edizioni solo sul web torna in tv il Dopofestival, condotto da Nicola Savino e la Gialappa’s Band con la partecipazione di Max Giusti e la band di Vittorio Cosma in diretta da Villa Ormond di Sanremo. Durante le varie serate, alcuni cantanti in gara e ospiti hanno esibito oggetti e decorazioni richiamanti la Bandiera arcobaleno, simbolo dei movimenti LGBT, per sostenere l’approvazione del ddl sulle unioni civili promosso dalla senatrice del Partito Democratico Monica Cirinnà. Durante le cinque serate del Festival i “The Jackal” hanno sfidato vari cantanti a pronunciare delle frasi legate ad alcune produzioni del proprio canale YouTube. I cantanti sfidati sono stati: Noemi (Sta senza pensier); Clementino (Deux frittures); Dear Jack (Grazie sbiaditi); Zero Assoluto (Ciao Alfredo). Inoltre hanno sfidato anche uno degli ospiti dell’ultima serata, Guglielmo Scilla (Willwoosh), a rivolgere a Carlo Conti la domanda “Hai mai cercato Google su Google?”.

Nel 2017, per l’ultima sua edizione, Conti sceglie al suo fianco Maria De Filippi. Re e regina delle televisione italiana uniti sul palco dell’ariston. Nelle varie serate presente anche Maurizio Crozza con una sua copertina. Il vincitore del Festival è stato Francesco Gabbani (già vincitore delle Nuove Proposte nell’edizione precedente) con Occidentali’s Karma. Con il 50,7% di share medio e risultata essere, in termini di share, la seconda edizione più vista dal 2006 dopo quella del 2018, che raccoglierà una media del 52,16%.  Edizione questa di svolta, con la direzione artistica di Claudio Baglioni. Affiancato nella conduzione della kermesse da Michelle Hunziker (già co-conduttrice dell’edizione 2007) e Pierfrancesco Favino. Baglioni abbatterà tutti i pregiudizi e gli scetticismi degli inizi regalandoci una delle più belle e apprezzate edizioni del Festival degli ultimi anni, riuscendo a conciliare un grande show con un alto livello musicale. Questo festival sancirà la consacrazione come conduttrice delle Hunziker, che fino a questo momento avevamo sempre visto in tv nell’ottimo ruolo di spalla, e che qui invece si dimostra capace di prendere le redini della manifestazione. Grande rivelazione l’ecletticità di Pierfrancesco Favino.

Baglioni riuscirà a mettere a segno un’altra grande perfomance l’anno successivo, nel 2019 con la sessantanovesima edizione, anche se più deludente rispetto alla precedente, sia sul fronte auditel che per quanto riguardo lo spettacolo. E’ stato affiancato nella conduzione da Claudio Bisio e Virginia Raffaele. La competizione ha visto concorrere a un unico premio 24 cantanti, dei quali 22 erano artisti di chiara fama e 2 provenivano da Sanremo Giovani 2018; questi ultimi hanno presentato un brano inedito, diverso da quello con il quale avevano vinto la suddetta competizione, a differenza di quanto sarebbe accaduto negli anni successivi nei quali i prescelti partecipavano al Festival in una sezione a loro dedicata con un brano già noto. Il Festival è stato vinto da Mahmood con il brano Soldi; il cantante è stato poi il rappresentante dell’Italia all’Eurovision Song Contest 2019 che si è svolto in Israele a Tel Aviv, dove ha gareggiato con una versione modificata dello stesso brano, piazzandosi al secondo posto. Dopo alcuni anni di crescita, gli ascolti hanno fatto segnare un arretramento rispetto alle ultime edizioni, sia in share che in valori assoluti: il dato percentuale si mantiene comunque piuttosto elevato. Il picco di ascolto della puntata finale è stato di 13.311.000 telespettatori alle 22:10, nel momento in cui Claudio Bisio e Virginia Raffaele hanno annunciato l’esibizione di Loredana Bertè; il picco di share è stato del 73,70% all’1:27 con l’annuncio del vincitore Mahmood.