una TV fa… “Sarabanda” di Enrico Papi (1997-2004, 2015, 2017) e Teo Mammucari (2009)

Nuovo appuntamento con la rubrica Amarcord del nostro blog dedicata ai programmi di ieri che hanno segnato la storia della nostra televisione. Ogni martedì vogliamo infatti viaggiare idealmente attraverso quei titoli cult che sono rimasti nell’immaginario collettivo. Il nostro percorso a ritroso nel tempo ha avuto inizio dal genere popolarissimo del quiz, partendo dal padre di tutti i giochi a premi, ovvero il Rischiatutto di Mike Bongiorno fino a “La Stangata” di Gerry Scotti.

La memoria ci riporta oggi a “Sarabanda”, il gioco musicale a premi dell’access prime time di Italia 1 condotto da Enrico Papi dall’8 settembre 1997 al 20 febbraio 2004. La trasmissione è stata poi ripresa dal 14 marzo al 10 aprile 2005 con il torneo tra i campioni in Super Sarabanda, dall’8 giugno al 30 agosto 2009 nel preserale estivo di Canale 5 presentato da Teo Mammucari con Belen Rodriguez ed infine per una terza volta con tre puntate speciali in prima serata su Italia 1 dal 13 al 27 giugno 2017 con il ritorno di Enrico Papi.

Forse non tutti lo sanno, ma la prima versione del programma era un varietà a sfondo musicale – sul modello del Furore di Alessandro Greco su Rai 2 – che andava in onda in diretta, con telefonate a dedica e altri numeri canori, dove Enrico Papi era affiancato dalla Formula 3 e dall’imitatore Gigi Vigliani che si esibiva in alcuni sketch comici. Al programma prendevano parte anche un complesso musicale denominato Saraband, e un pubblico di un centinaio di figuranti, denominato “Coro”,che facevano da contorno alla scenografia. Tale formula si rivelò da subito un flop, motivo per cui gli autori, dopo appena un mese di trasmissione, decisero di attuare un drastico cambiamento del format, pur mantenendo lo stesso titolo.

Il programma divenne così un quiz a tema musicale, ispirandosi allo storico Il Musichiere (1957-1960) di Mario Riva e al format della NBC “Name That Tune”, e prevedeva che i vari concorrenti si sfidassero nel rispondere a domande di cultura musicale e, soprattutto, nell’indovinare i titoli dei motivi ascoltati nei vari giochi, al fine di aggiudicarsi il titolo di campione e, nel contempo, vincere il montepremi finale.

Il quiz si divideva in vari giochi a eliminazione (dal Fuori uno allo Spaccasecondo, dal Pentagramma all’Asta musicale), in numero proporzionale al numero dei partecipanti (inizialmente tre, poi quattro o addirittura cinque nelle ultime edizioni). Alcuni dei giochi furono modificati o sostituiti da altri nel corso delle stagioni, mentre rimase sempre inalterato il gioco conclusivo, l’iconico 7×30, che consisteva nell’indovinare sette motivi in mezzo minuto e aggiudicarsi così il montepremi, oppure indovinarne in numero maggiore dell’avversario per fregiarsi del titolo di campione e tornare la puntata seguente. A seguito di questo cambio del format, la Formula 3 e Gigi Vigliani furono esclusi dal cast della trasmissione mentre rimasero sia il coro che la Saraband.

Con questa nuova formula il programma trovò la popolarità ed il successo, tanto da mettere in seria difficoltà i programmi delle altre reti in onda alla stessa ora, compresi i telegiornali. Da ricordare soprattutto le lamentele del papà di Striscia la Notizia, Antonio Ricci, che sosteneva come il quiz rubasse pubblico al suo programma. Proprio per questo, il programma di Enrico Papi subì più volte variazioni degli orari della messa in onda per via degli ascolti troppo elevati, come forma di tutela nei confronti di Canale 5.

Il punto di forza del quiz non era solo il suo meccanismo, ma soprattutto i bizzarri concorrenti che vi prendevano parte. È grazie ai suoi campioni se Sarabanda è riuscito a passare alla storia e diventare un vero e proprio fenomeno televisivo. Tra i tanti concorrenti che sono passati a Sarabanda, ricordiamo la Professora, Max – il concorrente mascherato -, Allegria, Coccinella, l’Uomo Gatto e Valentina, la concorrente cieca che riusciva a indovinare il brano ascoltando solo la prima nota.

Con 1727 puntate (di cui 50 speciali) oltre a 20 speciali in prima serata, risulta essere il quiz a tema musicale più duraturo della televisione italiana e uno tra i giochi a premi televisivi italiani più longevi.