Un “nuovo” Pomeriggio Cinque “in diretta”: chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia, ma…

Questa “nuova” edizione di “Pomeriggio Cinque” ci lascia un po’ perplessi, perlomeno dopo aver visto questa prima puntata. Uno studio nuovo che strizza molto l’occhio ad un’atmosfera più moderna e digitale e che diventa il contenitore di un programma che ha decisamente cambiato rotta nell’impostazione, senza poter ancora dire di aver fatto la scelta giusta. Questo lo dirà il tempo (e l’Auditel).

Alcuni ingredienti fondamentali, invece, non sono cambiati affatto come i numerosi collegamenti in esterna e la verve della padrona di casa che riesce a non rompere mai quel filo rosso che la tiene legata al suo pubblico.

Nonostante abbia confessato di essere emozionata come ai suoi esordi, Barbara D’Urso sa benissimo come coinvolgere lo spettatore in questo nuovo formato che scorre in maniera lineare, decisamente godibile, ma che comunque deve stare attento a non diventare troppo austero. Ad un primo impatto, soprattutto nella seconda parte alla presenza dei vari “analisti”, è sembrato di assistere ad una puntata dei tanti programmi d’informazione che popolano le diverse reti (“La Vita in Diretta” firmata da Alberto Matano su tutti) o, se si vuole rimanere “in casa”, alla striscia informativa presente in “Live -Non è la d’Urso”.

Questa non vuole essere una nota negativa, anzi, ben venga lo spazio lasciato alla cronaca e all’informazione ma, visto l’orario, sarebbe un peccato perdere completamente quello spazio dedicato al gossip e all’intrattenimento più leggero. Basterebbero pochi ospiti, ma autorevoli nel campo del costume, evitando così di far regnare il caos nello studio e per regalare comunque un po’ di leggerezza senza avere paura di essere accusati di “trash”. Sappiamo bene come il trash non sia alimentato dagli argomenti che si trattano, ma da come questi vengono trattati.

Il giudizio su questa nuova edizione di “Pomeriggio Cinque” resta quindi sospeso: questa prima puntata non ha di certo spiccato il volo. Ci auguriamo possa spiccarlo con il passare delle puntate. In caso contrario varrebbe ancora una volta il proverbio degli antichi: “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova”.