Manca sempre meno alla definizione dei palinsesti autunnali della Rai i quali – e questa è la novità degli ultimi giorni – dovrebbero essere approvati definitivamente dal prossimo Consiglio di amministrazione. Questa, secondo quanto rivelato da ItaliaOggi, è l’idea caldeggiata dagli attuali vertici e, in particolare, dall’attuale AD Fabrizio Salini.
Quest’operazione necessita, dunque, di tempi serrati: il nuovo CdA dell’era Mario Draghi dovrebbe allora essere composto entro la prima metà di giugno. Ipotesi comunque che a Palazzo Chighi ritengono percorribile.
Ciò che sta particolarmente a cuore al Premier è quello di rimettere in ordine i conti di Viale Mazzini. E questo potrebbe essere determinante nella scelta dei nuovi vertici.
Una delle caselle centrali dell’organigramma è quella del direttore generale per il quale si fanno i nomi dei manager interni Roberto Sergio, attuale direttore di Rai Radio, e Marcello Ciannamea, attuale direttore distribuzione, senza escludere però una possibile riconferma di Alberto Matassino o l’arrivo di Paolo Del Brocco, attualmente ad di Rai Cinema.
Per quanto concerne la figura di Amministratore Delegato, invece, oltre anche qui alle possibilità di Sergio, Ciannamea e Del Brocco, troviamo in pole position gli esterni Alessandra Perrazzelli. La vice direttrice generale della Banca d’Italia sembra essere il nome a sorpresa indicato direttamente da Mario Draghi. In pista continuano ad esserci anche Laura Cioli ed Elisabetta Ripa, già ad di Open Fiber. Tre nomi esterni: l’esatto opposto di ciò che vorrebbero i partiti e i produttori di contenuti.
Per il prestigioso ruolo di presidente, circolano i nomi di Giuseppe Benedetto (presidente fondazione Einaudi), ma ancor più quotati sono quelli di Ferruccio De Bortoli e di Mauro Masi (ad Consap) con l’inserimento recente di Simona Agnes e dell’economista ed accademica Francesca Bria.
Il passo successivo del nuovo CdA sarà quello di occupare le caselle delle direzioni di rete, dove sono ormai certi i cambiamenti: a Rai 1 potrebbero approdare Marcello Ciannamea o Mario Orfeo (già direttore generale Rai dal 2017 al 2018); a Rai 2 sembrerebbe sicuro il coinvolgimento di qualcuno che abbia il gradimento del centrodestra, ma che non sarà Ludovico Di Meo dato in direzione Tele San Marino; a Rai 3, seppure appaia più solida la posizione di Franco Di Mare, potrebbe lo stesso realizzarsi un avvicendamento con Giuseppe Carboni (direttore TG1).
Gennaro Sangiuliano, infine, potrebbe essere riconfermato come direttore del TG2, sebbene risulti in corsa anche per il TG1. Per il TG3, invece, si fa il nome di Simona Sala, giornalista e direttrice Radio1.
Nel frattempo tra le ultime operazioni dell’attuale CdA sembra esserci stato il sempre discusso rinnovo del contratto di Fabio Fazio. È sempre ItaliaOggi a rivelare che il matrimonio tra il Servizio Pubblico e il conduttore ligure – che si è ridotto del 15% lo stipendio – continuerà per altre due stagioni con un compenso di 1,9 milioni di euro lordi all’anno.