L’ascesa in #Rai (e non solo) di #FrancescaFialdini. La sua stagione a #DaNoiARuotaLibera

Prima stagione terminata in grande stile, quella di Da noi a Ruota libera. Il contenitore di storie, in onda subito dopo Domenica In, ha lasciato il segno nei telespettatori che ogni domenica, alle 17:35, hanno scelto la compagnia della padrona di casa Francesca Fialdini e della squadra di autori del programma, realizzato da Rai 1, in collaborazione con Endemol Shine Italy. Un format nuovo, a metà tra il varietà e il talk, ma diverso nei modi e nei contenuti.

La domenica di Rai 1 quest’anno ha proposto al pubblico grande eterogeneità. Mara Venier, signora indiscussa della domenica, ha accompagnato i telespettatori lungo un pomeriggio fatto di sketch e racconti di amicizie lunghe una vita, con il solito piglio ironico, familiare, accogliente. Dall’altro lato Francesca Fialdini, un volto nuovo, fresco, che ha ereditato bene la difficile fascia oraria affidatale dalla direzione dell’ammiraglia Rai. Un passo in avanti, professionale e personale, quello che ha portato la Fialdini a farsi conoscere dal grande pubblico della domenica pomeriggio.

Da noi a Ruota libera – registrato fino a febbraio negli studi Rai di Torino, poi a Roma – ha toccato con mano temi importanti, diversi, forse mai affrontati su una rete pubblica, durante un pomeriggio domenicale. Dal ritrovo di familiari mai conosciuti, all’uomo che decide di vestirsi da donna perché solo così riesce a manifestare a pieno se stesso. Esempi di vita, di forza e tenacia.

Uomini e donne che hanno deciso di riprendere in mano la propria vita, guardarsi allo specchio e, non con poche difficoltà alle volte, decidere di far girare la ruota per il verso giusto, mettendo da parte pregiudizi e cliché. Unica regola è quella di farsi un favore: rendersi felice, come ama ripetere la conduttrice. Storie di gente comune che ce l’ha fatta, affrontando giudizi, critiche distruttive, malattie e inferno dell’anima. Una boccata d’aria con un riferimento costante alla vita vera, alla realtà delle cose concrete.

Narrazioni anche più leggere, con ospiti conosciuti al grande pubblico, attori, cantanti, ballerini (ricordiamo l’ultima apparizione TV del coreografo Manuel Frattini, scomparso prematuramente esattamente una settimana dopo la messa in onda dell’ospitata), conduttori, personaggi della politica nazionale. Lo sguardo attento, ma mai giudicante di Francesca Fialdini ha permesso agli ospiti di raccontarsi e di portare ai telespettatori un lato diverso, forse inedito, dell’immagine pubblica conosciuta dai più.

Una costante, cara alla conduttrice e alla squadra di lavoro, è stata, inoltre, quella di dedicare alla narrazione uno spazio importante alla storie positive di donne che ce l’hanno fatta. In un contesto sociale e lavorativo in cui rimane ancora difficile l’affermazione della figura femminile, di fondamentale importanza è stato restituire un’immagine diversa, fatta di carica e di perseveranza, di femminilità a tutto tondo.

Tra le protagoniste della stagione ritroviamo “Zia Caterina”, ovvero Caterina Bellandi, che, ogni giorno, accompagna con il suo taxi  le donne malate di cancro a svolgere la seduta di chemio terapia presso gli ospedali della sua città in Toscana. Ma anche la storia della preside di Caivano, Eugenia Carfora, che con la sua perseveranza toglie gli studenti dalle mani della camorra, diventando così simbolo dell’Italia che resiste. E, infine, Luciana delle Donne che, proprio in quest’ultima puntata, è tornata a raccontare la sua storia: da manager realizzata, si trova costretta a reinventarsi e decide di dedicarsi totalmente agli altri, in particolare alle detenute del carcere di Lecce, con le quali realizza, attraverso l’utilizzo di materiale di scarto, abiti, borse e scarpe con il marchio certificato “Made in Carcere”.

Il periodo di lockdown non ha fermato la messa in onda della trasmissione, ma ha prodotto solo un cambio di location: dallo studio 1 del Centro di produzione Rai di Torino a quelli di Roma, prima negli studi di via Teulada, poi al Teatro delle Vittorie. Una scelta di direzione e un’iniezione di fiducia, premiata negli ascolti e nella fidelizzazione del pubblico da casa. Un anno professionale particolarmente soddisfacente per la conduttrice toscana che con Da noi a Ruota libera è riuscita a indirizzare la critica fascia oraria verso una media del 13,13 % di share con una platea di 2.330.000 telespettatori (media in cui non è incluso ovviamente il dato di oggi, che arriverà solamente domani mattina alle 10:00).

Un successo televisivo che, durante la stagione invernale, ha portato la Fialdini ad approdare su Canale 5 come ospite nella trasmissione di Adriano Celentano, “Adrian”, durante la quale, in veste di giornalista, ha mosso alcune domande al celebre cantautore. Un percorso in ascesa che ha rafforzato il suo rapporto con il pubblico e con uno stile televisivo rispettoso, attento, empatico.

Dopo Da noi a ruota libera e la trasmissione sui disturbi alimentari, Fame D’amore, andata in onda in seconda serata su Rai 3, Francesca Fialdini si prepara ad accompagnare il pubblico anche durante la bella stagione con un nuovo programma, “È l’Italia, Bellezza”. In onda da domani, lunedì 15 giugno alle 21:10, per otto settimane, su Rai Storia, sarà un racconto rivolto ai posti più incantevoli della nostra Penisola.
“Visiteremo luoghi meravigliosi: città d’arte, piccoli borghi, ville e magnifiche residenze, musei sorprendi e fantastici paesaggi naturali che non smetteranno mai di stupirci” – racconta Fialdini. Viaggi culturali in tutte le regioni d’Italia, alla scoperta di alcune meraviglie artistiche, paesaggistiche e culturali, raggiungibili e visitabili quest’estate, al fine di promuovere un turismo tutto made in Italy.