Una serie di spionaggio dal respiro internazionale. Con questa definizione potrebbe essere presentata “Gli orologi del diavolo”, la nuova coproduzione Picomedia, Rai Fiction e Mediaset España, in onda da domani, lunedì 2 novembre su Rai 1 per quattro prime serate.
Protagonista della nuova fiction ispirata all’omonimo romanzo di Gianfranco Franciosi e dal giornalista Federico Russo, è Giuseppe Fiorello, che fino ad ora aveva abituato il pubblico a film TV e miniserie: “Da sempre avevo il desiderio di recitare in una serie con tanta adrenalina e tanta suspense” ha confessato al settimanale TV Sorrisi e Canzoni.
Una caratteristica accomuna il suo nuovo personaggio con i ruoli interpretati dall’attore nel recente passato. Come Giuseppe Moscati, Salvo D’Acquisto, anche il bravo motorista nautico Marco Merani è “un eroe, una persona onesta che per aiutare la Polizia nelle indagini mette a repentaglio tutto, il lavoro, la famiglia e gli affetti”. Il protagonista, dopo aver accettato una commessa di gommoni da un uomo coinvolto in loschi affari, si trova infatti coinvolto in un traffico internazionale di droga. E da quel momento la sua vita cambia per sempre.
Innanzitutto il suo matrimonio felice entra in crisi: sua moglie Flavia, interpretata da Nicole Grimaudo, giungerà al punto di non riuscire più a sopportare le bugie del marito dovute alla sua missione sottocopertura. Un’altra donna (Claudia Pandolfi) giungerà però nella sua vita, pronto a confortarlo nel momento più difficile, quando tutti gli altri lo avranno abbandonato.
“Ho amato questo avvicendamento di colleghe di grande valore. Con Nicole sul set parlavo spesso della nostra Sicilia, di quanto sarebbe bello tornarci a vivere. E Claudia, la sera, quando ero stremato dalla fatica di 18 settimane consecutive di riprese, mi incoraggiava: Dai, Giuseppe, è solo un gioco!. E pensare che è stata l’ultima cosa che ho girato prima del Covid…” ricorda Fiorello.
Per questo ruolo, l’attore si è allenato duramente in palestra e ha imparato a guidare i motoscafi: “Avevo una licenza speciale per le riprese. Ho guidato io, senza usare controfigure, e Gianni (Gianfranco Franciosi, l’autore del libro e il protagonista di questa storia vera, ndr) mi ha dato tutte le dritte. Questo è un mestiere in cui devi saper fare di tutto…”.