FRANCESCA CHILLEMI E CAN YAMAN PROTAGONISTI DI VIOLA COME IL MARE – Francesca Chillemi e Can Yaman saranno i protagonisti della nuova serie prodotta da Lux Vide di Matilde e Luca Bernabei in collaborazione con RTI, “Viola come il mare”, le cui riprese inizieranno a fine settembre tra Roma e Palermo. “Viola come il Mare” è un light crime che amalgama nel racconto elementi di commedia e crime stories, ispirato al romanzo di Simona Tanzini “Conosci l’estate?” edito da Sellerio. La star turca, inoltre, da febbraio 2022 sarà impegnata sul set per l’inizio delle riprese del remake in chiave contemporanea del kolossal “Sandokan”, la maestosa co-produzione internazionale targata Lux Vide, nata da un’idea dell’AD della società, Luca Bernabei. Dopo il successo internazionale della serie tv del 1976, in oltre 85 Paesi, la grande storia d’amore tra Est e Ovest – che ha ispirato intere generazioni alla lotta per la libertà e l’uguaglianza – è pronta a rivivere con un taglio inedito, fresco e moderno, raccontata da un punto di vista femminile.
IL REGISTA LUCA RIBUOLI PRESENTA LA SERIE NOI – Dopo mesi di lavorazioni, sono appena giunte al termine le riprese di “Noi”, l’attesa versione italiana della serie This is Us che vedremo nel 2022 su Rai 1. Diretta da Luca Ribuoli, la produzione Cattleya racconterà il romanzo familiare dei Peirò. “Gli autori hanno fatto di questa serie una storia italiana” racconta il regista, “la famiglia parte da Torino, anche se per metà non è del Nord. Il padre di Pietro (Lino Guanciale) è emigrato per lavorare. Rebecca (Aurora Ruffino) è figlia della buona borghesia. Cerchiamo di restituire la quotidianità di chi ce la mette tutta per costruire la propria vita, è un racconto minimalista pieno di luce”. “È una serie di livello alto” spiega lo sceneggiatore Sandro Petraglia. “La caratteristica di This is Us è la naturalezza, la nostra versione cerca di avere lo stesso passo. Manteniamo la credibilità che gli americani sono riusciti a ottenere, mentre lo sfondo e la società sono diversi. Il punto di partenza è lo stesso: senza la coppia che prende il bambino nero abbandonato la serie non avrebbe senso”. Attraverso una storia familiare, Noi racconta l’Italia: “Nella trasposizione la scelta di Torino era obbligata: è la città della Fiat. C’è la crisi e raccontiamo la marcia dei 40 mila, la Storia è sullo sfondo, c’è il passo della Meglio gioventù. La cosa più bella è che i personaggi sono tutti fragili, fanno errori, inciampano. L’amore li lega” (Venerdì di Repubblica)
IL TRAILER E LE PRIME IMMAGINI DELLA COPRODUZIONE GERMINAL – Sarà presentata in anteprima mondiale il prossimo 31 agosto e il 1 settembre al Séries Mania Festival, la coproduzione internazionale “Germinal” nata dalla collaborazione tra la Rai e Salto (TF1, M6 e France Télévisions) e diretta da David Hourrègues (Skam). Nell’attesa, è stato svelato il primo teaser del progetto – composto da 6 episodi da 52 minuti l’uno – che offrirà un “look moderno” sull’opera di Emile Zola ambientata nella fine del XIX secolo, concentrandosi in particolare sulle donne del romanzo. Germinal andrà in onda in autunno su France 2, mentre in Italia la vedremo nel 2022
LA DOCU-FICTION SUL TETTO DEL MONDO IL 12 SETTEMBRE SU RAI 1 – “È la storia di un amore felice durato 30 anni, un amore così grande che non sono sopravvissuti l’uno all’altro. Walter è morto a causa di un tumore al pancreas, mia madre ha avuto il tempo di fare un film su di lui e poi se ne è andata anche lei: in questo noi figli non siamo bastati abbastanza”, a raccontarlo è il regista Stefano Vicario. È la sua la firma su “Sul tetto del mondo”, la docu-fiction in programma domenica 12 settembre su Rai 1 che racconta la straordinaria storia d’amore tra l’alpinista Walter Bonatti e sua madre, Rossana Podestà, grande attrice e femme fatale all’occasione che conquistò anche Hollywood. Prodotta da Stand By Me con Rai Fiction, Sul tetto del mondo mescola materiali d’archivio con la parte fiction dove i ruoli dei protagonisti sono per Alessio Boni e Nicole Grimaudo: “Due attori straordinariamente empatici, in loro ho davvero rivisto Walter e Rossana di nuovo vivi e a un certo punto confondevo realtà e finzione. Per me girare è stato emotivamente profondo. Alla fine delle riprese mi sono chiesto: e loro dove sono andati adesso? Non ci sono più di nuovo…” (Corriere della Sera)