Alberto Matano: “Attualità e leggerezza a La Vita in Diretta, il confronto con Barbara d’Urso, la reazione di Lorella Cuccarini e…”

A quindici anni avevo il ciuffo alla Rick Astley e giravo con un motorino che aveva un unico adesivo: il logo del Tg1”. Il sogno di Alberto Matano si è poi realizzato ovviamente dopo aver fatto tanta gavetta e sacrifici, quel TG è arrivato a condurlo distinguendosi per il suo tono educato e riflessivo, garbato ma non buonista. Quest’anno poi si è messo alla prova con “La Vita in Diretta” in coppia con Lorella Cuccarini tenendo informati gli italiani per più tempo e in un momento molto delicato. Quella che partirà da lunedì 7 settembre sarà invece una nuova edizione del programma, questa volta in solitaria.

Al Magazine del Fatto Quotidiano racconta come la sua passione per il giornalismo sia nata alle scuole medie ed essere poi proseguita con delle esperienze per una TV locale fino all’incontro, a Perugia, alla scuola di giornalismo Rai, con Milena Gabanelli“Milena mi ha insegnato a raccontare attraverso le immagini. Dopo il corso bisognava fare uno stage finale, grazie ai suoi suggerimenti girai un piccolo reportage sui militari che tornavano a casa durante le vacanze. Milena la ringrazio, con lei ho imparato a non avere paura nel raccontare le cose. Sono uno molto educato, mi ha insegnato ad essere più audace.”

È proprio questa combinazione di garbo e di audacia che l’ha portato ad essere uno dei volti più stimati del TG1 e al giornalista che gli chiede quale avvenimento ricorderà di più risponde: “Direi tutto ma il giorno di Charlie Hebdo non lo dimenticherò mai, l’Europa veniva scossa dal terrorismo. Improvvisamente eravamo più vulnerabili. Ricordo quella giornata come qualcosa che mi ha segnato. E’ successo anche con la strage di Nizza, sono tutte cose che restano. Le vivi talmente tanto e hai la responsabilità nel raccontare, tutto questo ti scuote. Come la strage di Sousse in Tunisia ero in macchina, mi chiamarono, scesi dalla macchina misi la giacca e dopo un minuto ero in onda.”

E dal TG, la chiamata per La Vita in diretta, un’esperienza che ha mostrato un Matano diverso, una proposta che però lui ritiene essere arrivata al momento giusto. Dopo la conduzione in coppia con Lorella Cuccarini, da quest’anno La Vita in diretta torna alla conduzione singola, dopo ben dieci anni: “Sarò da solo ma non sarò da solo, il cuore de La Vita in Diretta è un racconto corale fatto con gli inviati che saranno i veri protagonisti, io sono il cross man della squadra. Sono la prima linea ma affiancato da professionisti straordinari. Ci saranno meno spazi in studio, tra gli inviati ci sarà Roberto Poletti e qualche arrivo dal tg. Al pomeriggio c’è un flusso informativo ma saranno programmi diversi, Serena Bortone prima di me avrà un racconto differente. Noi faremo un programma tarato sull’attualità e ho capito che le persone non hanno più voglia dell’ennesima intervista al personaggio di cui ormai conoscono tutto.

Rivela anche che ci sarà spazio per la leggerezza nella seconda parte del programma ispirato a “Photoshow”, il programma andato in onda in seconda serata su Rai 3, un’occasione che lo ha molto coinvolto e che rifarebbe, ma sicuramente difficile da gestire avendo un impegno quotidiano: “Avremo un tavolo ovale con una V che richiama la Vita in Diretta, utilizzando un po’ il modello di quanto fatto a Photoshow, attraverso immagini e video racconteremo con ospiti la realtà, il costume e la società italiana. Non ci sarà il pubblico in studio per l’emergenza Covid, la scenografia sarà diversa, ancora più interattiva e con led più grandi. Abbiamo anche il piacere di ospitare piccoli cadeau di Vincenzo Mollica

Una nuova edizione che riaffronterà come ogni anno “Pomeriggio Cinque” che in primavera era stato a volte anche superato dal contenitore di Rai 1: “Sono programmi un po’ diversi ma stimo Barbara D’Urso che ha alle spalle una lunga carriera e una professionalità indiscussa. Ha un modo di raccontare e informare abbastanza unico nel panorama televisivo, ha portato uno stile che avevo visto in Spagna ma non in Italia. Il pubblico può scegliere in qualche modo nella diversità dell’offerta.”

Dopo aver dato delle anticipazioni su come sarà il format di quest’anno, è inevitabile che non chiarisse di nuovo la situazione creatasi con Lorella Cuccarini“All’inizio abbiamo impiegato tempo per conoscerci e scoprirci, abbiamo anche discusso e forse una sola volta c’è stato un confronto acceso. Poi ci siamo semplicemente rimboccati le maniche, abbiamo cominciato a lavorare rispettandoci e rispettando anche le diversità delle nostre storie professionali. La scelta di dare al programma un taglio diverso non è una mia responsabilità, se avessi il potere di decidere avrei fatto un altro lavoro”.  

E sulle accuse rivoltele dalla collega dice: “All’inizio ero incredulo, ho riletto la mail, ho fatto dei bei respiri e ho pensato che la priorità era andare in onda per l’ultima puntata. Ho pensato che non avrei parlato fino alla fine della messa in onda, ho allungato il silenzio nei giorni successivi perché non c’era nulla da dire. Credo sia stato uno sfogo, forse una reazione impulsiva”.

Inoltre, ci ha tenuto a smentire le voci che parlavano di una presunta lite con Pierluigi Diaco non riuscendo a spiegarsi come sia venuta fuori questa gigantesca fake news nonostante sia rimasto con l’amaro in bocca dopo aver sentito il collega accusarlo di slealtà sulla questione Cuccarini: “Mi è dispiaciuto perché è un collega che rispetto. È il suo punto di vista”.