#Salini vuole chiudere il canale 57 di #RaiSport. #Bulbarelli accetta un passaggio graduale su #RaiPlay: il cdr non apprezza

Sono giornate movimentate quelle che sta vivendo la redazione di Rai Sport dallo scorso fine settimana, quando è trapelato il contenuto del cda di viale Mazzini dello scorso 14 ottobre. L’amministratore delegato Fabrizio Salini avrebbe presentato ai consiglieri Rai la proposta di sopprimere sul nascere il canale in lingua inglese e quello istituzionale, che avevano ricevuto il via definitivo solo qualche mese prima, con la nomina dei direttori e qualche arma spuntata di troppo.

Questo però non sarebbe l’unico taglio pensato dall’ad, che ha avanzato anche la proposta di chiudere il canale del digitale terrestre di Rai Sport (57): solo questa mossa comporterebbe un risparmio stimato fra i 6 e i 13 milioni all’anno, per un totale di 20-22 milioni se si considerano anche le precedenti scelte. Quando però il contenuto del consiglio d’amministrazione è uscito dalla non tanto segreta Sala Orsello, si è sollevato un inevitabile putiferio. Uno dei primi a prendere posizione è stato Vittorio Di Trapani, segretario nazionale dell’Usigrai, ovvero dell’Unione Sindacale Giornalisti Rai.

Ieri pomeriggio AdgInforma.it ha aggiunto un ulteriore tassello, che aiuta anche a comprendere meglio la reazione del cdr di Rai Sport, il quale, sempre nella giornata di ieri, ha esternato con un duro comunicato la possibilità di sciopero per tre giornate, come vedremo meglio dopo.

Secondo quanto apprende il sito, ci sarebbe stato nelle scorse ore un’incontro fra Salini e il direttore della testata giornalistica Auro Bulbarelli. L’ad di viale Mazzini avrebbe assicurato all’attuale direttore di rete che il canale scomparirà solamente dal digitale terrestre, ma che continuerà a vivere su Rai Play, aggiungendo inoltre che l’offerta sportiva di Rai 2 sarebbe stata implementata, con il coinvolgimento della testata sportiva, e che Rai 1 avrebbe continuato a trasmettere i grandi appuntamenti calcistici.

La proposta non avrebbe scontentato del tutto Bulbarelli, che però preme affinché il passaggio sia graduale, in considerazione del fatto che solo fra un paio di anni le smart tv avranno una cospicua diffusione nelle case degli italiani. Tutto ciò servirebbe a non turbare i rapporti con le federazioni degli sport minori, che vedono le loro discipline trasmesse dal canale 57: si tratterebbe infatti di una perdita di credibilità non solo con queste altre istituzioni, ma anche con gli stessi telespettatori.

La posizione ambigua e di parziale appoggio al progetto di Salini da parte di Bulbarelli non ha fatto che gettare benzina sul fuoco, tant’è che la stessa redazione nel comunicato di ieri si esprime così:

Il tentativo del Direttore di rassicurarci ha ottenuto l’effetto diametralmente opposto, creando ulteriore preoccupazione, visto che nella sua mail alla redazione sposa in pieno questo progetto.”

Stamani Massimo Galanto su Tvblog chiarisce ulteriormente quali potrebbero essere altri dissapori che hanno condotto il cdr di Rai Sport a concludere la nota con queste parole, dopo aver chiesto “un confronto serrato e immediato sia con la Direzione, sia con l’Azienda, per avere dei chiarimenti sul futuro di Rai Sport, e per discutere un serio piano di rilancio della Testata, del Canale e dell’intera offerta sportiva della Rai:

L’assemblea dei giornalisti di Rai Sport, all’unanimità, proclama da subito lo stato di agitazione e affida al CdR un pacchetto di 3 giorni di sciopero.”

Galanto infatti spiega che i malumori all’interno della redazione sportiva della Rai sarebbero legati sia a scelte editoriale non premiate dall’Auditel, con conseguente calo di ascolti (vedi La Domenica Sportiva e Novantesimo Minuto), sia alla perenne questione dei diritti, non legata solo alla Champions Leauge (dove la Rai ha disertato l’asta), ma anche a tornei cestistici. Ciò avrebbe portato a una vera e propria spaccatura nella redazione romana, con una parte di essa che preme per le dimissioni di Bulbarelli.

Le giornate di sciopero, sempre secondo quanto riportato da Tvblog, dovrebbero essere la prima domenica 1 novembre o 8 novembre, mentre la seconda potrebbe cadere in concomitanza con la partita della Nazionale di Roberto Mancini, Italia – Polonia, che si giocherà domenica 15 novembre.

Se le acque non dovessero tranquillizzarsi si potrebbe andare in contro a quanto già avvenuto in passato, in occasione di un derby Juventus – Torino, valevole per i quarti di Coppa Italia, trasmesso senza telecronaca e commento il 3 gennaio 2018, a causa dello sciopero dei giornalisti Rai per la mancata acquisizione di diritti per il Mondiale di calcio che si sarebbe giocato quella stessa estate in Russia.