Arrivano entro la fine dell’anno due nuovi canali #Rai. Le scommesse (a basso costo) di #FabrizioSalini

Il Cda di ieri, tenutosi a Viale Mazzini, ha nominato Fabrizio Ferragni direttore del nuovo canale in lingua inglese e Luca Mazzà direttore del nuovo canale istituzionale del Servizio Pubblico. Mazzà ha una lunga storia con la Rai, non dovuta però, come spesso accade, a legami con forze politiche: gli ultimi due incarichi sono stati da direttore del Tg3 e di Rai Radio Uno, che assomma in sé anche la direzione del Giornale Radio.

Il nuovo progetto, come anticipa Lo Specialista, prevede che il canale verrà sviluppato all’interno della testata di Rai Parlamento, in modo tale da non dover creare problemi interni con una nuova testata giornalistica. Sarà distribuito in Italia sul digitale terrestre a seguito dell’acquisizione di una nuova posizione (la Rai dovrà affidarsi ad un soggetto terzo per trasmettere, non avendo più spazio interno disponibile per creare un proprio canale). Il nuovo canale Istituzionale sarà visibile anche via satellite e online attraverso la piattaforma RaiPlay; sarà disponibile entro l’anno ed avrà un budget annuale di soli dieci milioni.

Per il canale in lingua inglese, come svela Lo Specialistala responsabilità editoriale verrà affidata a Rai Spa, invece la distribuzione a Rai Com; le news all’interno (di tre minuti ogni ora) saranno delegate a RaiNews24, mentre la parte web sarà gestita da Rai Play, senza l’utilizzo di risorse esterne. Anche per il nuovo canale diretto da Ferragni il budget sarà di dieci milioni l’anno: il palinsesto del canale verrà quindi limitato ad otto ore al giorno e replicato due volte nell’arco della giornata, fatta eccezione per gli spazi informativi che saranno sempre inediti. L’offerta della rete sarà formata da tre tipi di contenuti: dal re-editing di documentari e programmi tv, tradotti in lingua inglese, per valorizzare le bellezze culturali e territoriali italiane ed opere cinematografiche italiane sottotitolate format e contenuti originali volti alla valorizzazione della cultura e dell’impresa italiana e alla promozione del Sistema-Italia nel mondo, passando per l’informazione garantita dalla testata di Antonio Di Bella.