4 Parole… sulla TV – Pensieri in libertà sulla settimana dal 5 aprile all’11 aprile

Alessandro Cattelan

Questa settimana al centro delle polemiche è stato proprio il conduttore di #EPCC. Cattelan, alla vigilia della partenza del late night show (che va però in onda in prima serata), ha rilasciato alcune interviste in cui ha parlato sia di Sanremo sia del suo futuro professionale. Sulle pagine del Corriere della Sera ha dichiarato che non abbandonerà per il momento X-Factor ed E poi c’è Cattelan perchè non è “un personaggio da format” e quindi gli interessa proporre sul piccolo schermo qualcosa che possa rispecchiare a pieno la sua persona.

Intervistato da Gianmaria Tamarro su Dagospia ha così risposto alla domanda in cui il giornalista gli ha chiesto se aveva seguito l’ultimo Festival di Sanremo, condotto da Amadeus, che, come sappiamo, ha curato anche la direzione artistica: “Ha fatto il suo lavoro. Ma Sanremo è quella cosa che guardi a prescindere da chi lo fa, da chi non lo fa, da cosa ci mette dentro. A me era piaciuto molto quello di Baglioni”. Quando poi al conduttore di Cortona è stato domandato se era realmente stato contatto per l’ultima edizione della kermesse canora più seguita d’Italia, ha confermato dicendo: “Ne abbiamo parlato seriamente e devo dire che essere preso in considerazione per condurlo è già un bel riconoscimento”. Nessuna proposta formale gli è stata recapita, ma ha avuto modo di scambiare “pensieri e opinioni”; insomma per il conduttore di SkyUno si è trattato di “un discorso credibile”.

Peccato che le sue dichiarazioni non siano ben state prese dall’agente di Amadeus, Lucio Presta, che, dopo essersi sfogato la settima precedente contro Barbara d’Urso e chi le permette di fare quello che lui definisce uno “scempio”, questa volta ha rivolto il suo attacco nei confronti di Cattelan, anche alla del dato Auditel ottenuto nella prima puntata della nuova stagione del talk show (157.000 – 0,5%).

Presta ha accolto con stupore le dichiarazioni del conduttore di #EPCC, interpretandole come dettate dal bisogno di “farsi notare” in vista della partenza della sua trasmissione, e ha chiesto allo stesso di chiarire con chi avesse avuto modo di interloquire riguardo alla possibile conduzione del Festival, visto che agli occhi dell’agente televisivo si tratta probabilmente di un “millantatore”. Poi visto che aveva affermato che il Festival lo si guarda indipendentemente da chi lo conduce, Presta ha voluto sottolineare che l’ultima edizione di X-Factor, in cui il presentatore aveva assunto anche il ruolo di Creative Producer (un ruolo affine a quello di direttore artistico), “è stata l’edizione peggiore di sempre dicono”. Il noto agente poi non si lascia sfuggire un’ultima stoccata nei confronti di Alessandro Cattelan, affermando che, qualora sia proprio lui a condurre un giorno il Festival, non si perderà una puntata “per essere certo che non sia un sogno ma una realtà”.

Per il conduttore, considerato da anni, da parte della critica, un volto “giovane” in cui credere per il futuro, sarebbe forse giunta l’ora di lanciarsi in progetti diversi rispetto a quelli che ormai da diverso tempo porta avanti nella “bolla” della pay-tv, evitando magari esternazioni equivoche su colleghi che hanno alle spalle ben altre carriere. Quale sarà invece il prossimo bersaglio polemico di Presta, più attivo che mai in queste settimane?

Palinsesti (presenti e futuri)

E’ ormai da più di un mese che noi tutti abbiamo imparato a convivere con le misure restrittive imposte per limitare la diffusione del Sars-CoV-2 e anche la tv da parecchie settimane è sottoposta ad altrettante restrizioni, che inevitabilmente hanno portato cambiamenti nei palinsesti di tutte le reti, e in particolare di quelle generaliste. La mancanza di pubblico in studio è ormai diventato qualcosa di abitudinario per chiunque guardi la tv, così come la limitata presenza negli studi televisivi di ospiti. Questi sono i principali accorgimenti che si sono dovuti adottare per permettere alle trasmissioni di poter proseguire con la messa in onda, ma come sappiamo non tutte le produzioni hanno potuto continuare il loro regolare lavoro. Rai1 da metà marzo ha rivoluzionato il proprio daytime sospendendo La Prova del Cuoco, Vieni da Me, L’Eredità, I Soliti Ignoti, solo per citare alcuni titoli, mentre Canale 5 ha dovuto fare altrettanto con Forum, Uomini e Donne (che tornerà in onda da lunedì 20 aprile con puntate registrate in precedenza, per poi proseguire con una vesta inedita), Verissimo, Domenica Live. Mentre la rete ammiraglia Mediaset ha portato a termine le trasmissioni di intrattenimento in onda, Amici e Grande Fratello Vip, l’analoga Rai ha dovuto sospendere da subito La Corrida, che nel pubblico in studio ha un elemento indispensabile per il format stesso, e procrastinare l’inizio della nuova stagione di Ballando con le Stelle.

Di settimana in settimana i direttori di rete e gli addetti ai palinsesti hanno dovuto trovare nuove soluzioni per ovviare a queste problematiche, che influenzano gli attuali palinsesti, così come avverrà per quelli estivi e probabilmente anche per quelli autunnali. In particolar modo saranno le conseguenze economiche, causate dall’emergenza sanitaria, a influenzare le scelte dei principali network: Fabrizio Salini, amministratore delegato Rai, in un’intervista sul Sole 24 Ore dello scorso mercoledì, riguardo alla possibilità di chiudere in pareggio il bilancio dell’anno corrente, partendo dalla previsione di un rosso di 65 milioni, ha così affermato: “Stiamo valutando accuratamente tutti gli elementi per stimare la chiusura di quest’anno. I due grandi eventi sportivi (Europei di calcio e Olimpiadi, entrambi rinviati al 2021, ndr) porteranno a un risparmio di costi, ma va calcolata la stima sulla diminuzione dei ricavi pubblicitari”.

Il direttore di Rai1 Stefano Coletta sulle colonne del settimanale Chi ha invece parlato di come verrà pensata la programmazione televisiva in vista della prossima stagione: “Nella tv d’autunno avremo bisogno di una quota di show, di intrattenimento e si avvertirà un’istanza dei cittadini di essere arricchiti e, quindi, la strada valoriale sarà quella della tv del futuro. Oggi la tv informa e fa compagnia, domani dovrà raccontare la rinascita.”

I palinsesti di oggi e di domani appaiono però al momento più incerti che mai e sembra inevitabile un cambiamento non solo di tipo realizzativo per quanto riguarda le trasmissioni, ma anche di contenuti e di scelti editoriali per quanto riguardi le reti. Questa emergenza potrà, pur nei suoi aspetti negativi e drammatici, portare una rivoluzione benefica per il mondo televisivo?

 

Grande Fratello Vip

Quella che si è conclusa settimana scorsa è sicuramente un’edizione del reality che rimarrà alla storia per diverse ragioni. Prima fra tutte quella di aver dovuto raccontare a dei concorrenti chiusi in una casa quello che stava avvenendo fuori da quelle mura, cioè la replicazione della medesima (o quasi) situazione in cui venivano, di ora in ora, a trovarsi i propri concittadini, costretti a rimanere nelle proprie abitazioni a causa dell’epidemia in atto nel Paese.

La quarta edizione della versione italiana dedicate alle celebrities, iniziata lo scorso gennaio, con la novità della conduzione, affidata ad Alfonso Signorini, che aveva già svolto nelle precedenti il ruolo di opinionista, era chiamata alla vigilia a risollevare il format di un reality che iniziava a dimostrare evidenti segni di debolezza, sia nella sua versione NIP che in quella VIP. Il cast che, grazie anche al contributo apportato dal giornalista e direttore di Chi, ha potuto vantare al suo interno nomi di spicco, riuscendo anche a coinvolgere nell’avventura personalità che mai si erano messe in gioco con questo genere televisivo (Adriana Volpe, Michele Cucuzza, Barbara Alberti, Rita Rusic), ha almeno in un primo momento lasciato qualche dubbio sulle reali potenzialità, una volta iniziata la trasmissione, anche a causa dei numerosi doppi appuntamenti proposti proprio nelle prime settimane, quando di fatto è difficile che si siano venute a creare dinamiche tali da poter legittimare una frequenza tale di puntate.

Pupo e Wanda Nara, scelti per commentare gli avvenimenti all’interno della casa, hanno avuto all’inizio non poche difficoltà nel calarsi nel ruolo assegnato, probabilmente anche a causa del fatto di dover “fare da spalla” a un conduttore adattato al ruolo, come si suol dire in gergo calcistico.

La svolta per il reality è stata data però probabilmente dalla stessa emergenza sanitaria che ha avuto diversi impatti sulla trasmissione, primo fra tutti quello di doversi privare del pubblico in studio (e anzi in questo caso c’è stata anche la necessità di allestire un secondo studio, parallelo a quello romano, che potesse ospitare Signorini dal momento che il giornalista vive e lavora nel capoluogo lombardo), che in maniera inevitabile influenza i comportamenti dei concorrenti; stop poi a contatti con l’esterno (salvo ovviamente quelli legati ad aggiornamenti delle condizioni dei propri cari) e all’influenza che le dinamiche esterne ormai da anni proiettano su quelle del reality stesso.

In maniera analoga a quanto accaduto per Amici, alcuni atteggiamenti dovuti adottare nelle ultime settimane hanno rappresentato per la trasmissione un’occasione per poter riflettere su alcuni aspetti che anche in tempi “normali” possono essere modificati.

Signorini ha interpretato il ruolo di conduttore in una maniera del tutto inedita per i telespettatori, che non hanno trovato un giudice imparziale del gioco, che talvolta riserva battute irriverenti ai propri concorrenti (come avveniva con la Blasi), ma piuttosto un amico di essi, che non lesina complimenti e celebrazioni, alternati da sporadici rimproveri, sempre accompagnati da un tono moraleggiante. Uno stile ben preciso di conduzione che, come ammesso dal conduttore in un’intervista su Il Giornale dello scorso 10 aprile, ha voluto fare puntare “sui sentimenti, sulle storie delle persone”, cercando quindi di plasmare il reality a immagine e somiglianza della propria personalità.

In conclusione va riconosciuto al giornalista lo sforzo fatto per portare al termine una delle edizioni sicuramente più complesse del Grande Fratello, che avrebbe probabilmente messo in difficoltà conduttori/conduttrici ben più navigati.

 

Fede

Un fil rouge che sta unendo le giornate televisive di queste ultime settimane è sicuramente rappresentato dai momenti spirituali proposti per accompagnare i telespettatori in una Quaresima vissuta per la maggior parte al’interno delle proprie case.

Il primo evento significativo al riguardo è stato il rosario trasmesso giovedì 19 marzo su TV2000 che ha fatto registrare un record storico per la rete controllata dalla C.E.I., raggiungendo 4.221.000 ascoltatori con il 13.16% di share. Dal mercoledì seguente Rai1 ha poi deciso di trasmettere ogni giorno al mattino, alle 7:00, la Messa celebrata da Papa Francesco nella cappella di casa San Marta.

Venerdì 27 marzo è andato poi in scena un evento che sicuramente rimarrà ben impresso nella storia, cioè la benedizione Urbi et Orbi impartita dal Pontefice in una piazza di San Pietro deserta, in cui il rumore della pioggia era l’unico percepibile; tale momento, cumulando i dati delle reti che lo hanno seguito (Rai1, Canale 5, La7, Tv2000, oltre che le reti all news), ha totalizzato 17 milioni di telespettatori, pari al 63% di share. Numeri davvero ragguardevoli, che sottolineano il bisogno degli italiani di trovare un conforto spirituale nella fede, soprattutto nelle ore più buie del proprio cammino umano.

Da segnalare poi l’incremento di ascolti della Via Crucis presieduta dal Santo Padre, che nella serata di venerdì, ha radunato una platea media di circa 8 milioni di persone (7.927.000) con uno share pari al 25,6% di share, mentre lo scorso anno il medesimo rito aveva ottenuto 3.696.000 ascoltatori, pari al 16,7% di share. Nella stessa giornata Papa Francesco si era reso protagonista di un evento di assoluta straordinarietà, quello di telefonare in diretta la trasmissione A Sua Immagine, condotta da Lorena Bianchetti. La conduttrice, che ha saputo gestire al meglio la propria emozione, ha poi ricevuto al termine della chiamata una benedizione dal Pontefice, estesa poi a tutti i telespettatori. L’ultima, e forse prima telefonata dell’attuale Papa in una trasmissione televisiva, risaliva al dicembre 2016, quando il 22 dicembre era intervenuto ad UnoMattina, allora condotto da Franco di Mare e Francesca Fialdini, per fare gli auguri al programma, che raggiungeva quel giorno i 30 anni dalla sua nascita, e ai fedeli per le imminenti festività.

Anche la Veglia Pasquale trasmessa quest’anno anche da Rai1 ha raggiunto un risultato che apparentemente può sembrare sorprendente visto che si tratta comunque di una celebrazione per gran parte in latino e costituita in maniera molto particolare da 3 letture e canti gregoriani. La forma è sicuramente ben lontana quindi dalle tradizionali liturgie celebrate nelle chiese italiane, ma i fedeli non sono mancati neanche per il secondo appuntamento del Triduo Pasquale (5.643.000 – 18,8% di share).

Ultimo dato da segnalare, quello della Santa Messa di ieri mattina, celebrata da Papa Francesco, che è stata seguita, sommando i dati di Rai1 e Canale5 da più di 7 milioni e mezzo di telespettatori (44,6% di share).