“Un dono che facciamo al pubblico, un abbraccio in questa epoca di distanziamento sociale”, così Sergio Castellitto descrive dalle pagine di TV Sorrisi e Canzoni la versione cinematografia del capolavoro di Eduardo De Filippo “Natale in casa Cupiello”.
Un impegno non facile per l’attore che, però, ha tenuto a precisare: “io non mi sono confrontato con Eduardo, che è inarrivabile, ma con Luca Cupiello, un personaggio scritto da De Filippo, che è il protagonista di una commedia tragica più grande di lui”.
Anche il regista Edoardo De Angelis ha definito il popolare testo teatrale “una tragedia che fa ridere e una commedia che fa piangere”. Rispetto all’opera originale, questo nuovo adattamento è stato collocato nel 1950, un anno sospeso – come il 2020 del resto – tra la guerra e il benessere, ma “la struttura del testo è la stessa, noi abbiamo fatto un’analisi più profonda dei personaggi, di una famiglia che oggi definiremmo disfunzionale” sottolinea il protagonista.
Co-protagonista dell’opera è il presepe, sogno pulito di Luca Cupiello, “piace solo a lui però perché gli altri vogliono cambiare posizione, vogliono essere liberi. E in nome della libertà, distruggono tutto”, spiega il regista.
E a Castellitto, piace ‘o presepe? “Lo facevo quando i miei figli erano piccoli, poi ho smesso. L’altro giorno, però, ho tirato fuori i vecchi personaggi di terracotta che avevo in cantina e l’ho rifatto. È il regalo di Natale in casa Cupiello: farmi tornare la voglia di fare il presepe”.
Dopo Natale in casa Cupiello, “l’idea è quella di continuare” nella trasposizione televisiva di altre commedie di Eduardo, due delle quali avranno ancora l’attore per protagonista: una sarà l’opera “Non ti pago”, l’altra un titolo che verrà annunciato entro la fine di dicembre e che chiuderà una trilogia con Castellitto.