Sciopero giornalisti Rai: saltano Tg e programmi, mentre l’Usigrai attacca Rai1 ed Eleonora Daniele

Come vi abbiamo raccontato, nella giornata di ieri, mercoledì 29 dicembre, è stato indetto uno sciopero dei giornalisti interni Rai in segno di protesta contro i tagli, voluti dal nuovo AD Carlo Fuortes, delle edizioni notturne di TgR e TgSport.

I tagli, lo ricordiamo, sono stati presentati dall’azienda Rai come un modo per “adeguare ancora di più la programmazione alle esigenze del pubblico” e giustificati dal fatto che gli ascolti delle sopraccitate edizioni di TgR e TgSport non sarebbero soddisfacenti.

Di seguito vi riportiamo il testo del comunicato sindacale dell’Usigrai (Unione Sindacale Giornalisti Rai), che ha indetto lo sciopero:

Le giornaliste e i giornalisti della Rai oggi scioperano per protestare contro la decisione dei vertici aziendali di tagliare l’informazione regionale e sportiva, e contro un metodo fondato sulla cancellazione del confronto con i sindacati.
Noi crediamo che sia necessario aumentare l’informazione, non ridurla.
Il metodo da seguire deve essere un altro: aggredire gli sprechi invece di ridurre il servizio ai cittadini.
Risparmiare su appalti e contratti strapagati e valorizzare il personale interno.
Diciamo sì ad una Rai più moderna e vicina ai cittadini, no a tagli lineari senza un chiaro piano industriale che dia un orizzonte di sviluppo coerente con il contratto di servizio.

Non è però mancata la risposta dell’Azienda, che ha rimarcato le motivazioni che vi abbiamo riportato poco sopra:

 In anni di rivoluzione tecnologica e di difficoltà economiche per tanti cittadini, la Rai è chiamata a rinnovare sé stessa. Farlo significa anche razionalizzare sempre meglio l’impiego dei fondi dell’Azienda e la Rai è stata e sarà sempre disponibile al confronto con le organizzazioni sindacali.
Tutte le misure in atto o in programma sono volte ad aumentare la qualità dei servizi, a cominciare dall’informazione. Non a ridurla.
In Italia la Rai è la sola impresa editoriale che sta assumendo 90 giornalisti. Tutte le recenti nomine di direttori hanno riguardato risorse interne. Da lunedì è accessibile il sito RaiNews che raccoglie e arricchisce servizi giornalistici delle testate dell’Azienda.

Questo sciopero, come vi avevamo anticipato sui nostri profili social e come probabilmente avrete notato, ha causato numerose variazioni nei palinsesti delle reti Rai: è infatti saltata la regolare trasmissione delle edizioni dei telegiornali, andati in onda in forma decisamente ridotta e senza volto giornalistico alla conduzione, ma è saltata anche la messa in onda di tutte quelle trasmissioni che prevedono il lavoro di personale giornalistico interno come Unomattina”, “Oggi è un altro giorno”, “La Vita in Diretta”

Al loro posto sono stati programmati “best of”, film o repliche ma, per quanto riguarda la mattina di Rai1, la rete ha deciso anche di anticipare alle 9.00 l’inizio di “Storie italiane” condotto da Eleonora Daniele, che non è saltato poiché la conduttrice, tecnicamente, non è un’interna Rai.

E proprio quest’ultimo fatto ha scatenato l’ira dell’Usigrai:

Molto grave che Storie italiane anticipi la messa in onda di un’ora per coprire la parte del palinsesto di UnoMattina i cui giornalisti aderiscono allo sciopero Usigrai. Grazie a tutti i giornalisti delle reti che hanno aderito.

Sostituire personale interno in sciopero con personale esterno a partita Iva è indegno del servizio pubblico

ha infatti scritto su Twitter Alberto Ambrogi, componente dell’esecutivo Usigrai.

Come riporta TvBlog, e come è facilmente intuibile, personale esterno a partita Iva” si riferisce proprio a Eleonora Daniele che, nonostante sia giornalista professionista, non è interna Rai ma è legata all’azienda solamente da un contratto di collaborazione esterna.

Al tweet di Ambrogi è seguito anche un comunicato ufficiale:

Un programma anticipato di un’ora, prolungato e con una scaletta ad hoc per sostituire l’informazione giornalistica di colleghe e colleghi che hanno deciso di aderire allo sciopero indetto dall’Usigrai. 

Quanto avvenuto questa mattina su Rai1 con il programma Storie Italiane è di una gravità inaudita.

Si tratta a nostro avviso di una scorrettezza che più che rispondere ad esigenze di palinsesto pare segnalare la volontà dell’azienda di acuire lo scontro sindacale.
Non ci sembra questo il modo per sostenere la disponibilità al dialogo rappresentata dalla Rai nella replica al nostro comunicato sindacale letto oggi in onda da tg e Gr e presente nei siti di informazione dell’azienda.

Dopo aver cancellato due edizioni di telegiornale senza confronto sindacale, l’amministratore delegato sceglie ancora una volta metodi padronali invece di tornare sui propri passi e ristabilire una piena e reale consultazione con le parti sociali, nell’interesse esclusivo dei cittadini e del Paese.

La direzione di Rai1, attraverso un suo comunicato, ha prontamente risposto all’attacco:

Sorprende leggere in un comunicato dell’Usigrai che ci sarebbero “scorrettezza” e una “volontà dell’azienda di acuire lo scontro sindacale”. Rai1 aveva comunicato la sua variazione di palinsesto alla Direzione Risorse Umane della Rai e da questa ne era stata messa al corrente in anticipo l’Usigrai.
Dunque, la Direzione di Rai 1 si è comportata con correttezza e nel rispetto della platea televisiva.