Rocco Schiavone torna su Rai 2 con due nuove prime serate all’insegna del noir e del poliziesco

Interpretato da Marco Giallini, il burbero e trasteverino vicequestore Rocco Schiavone, trasposizione televisiva del celebre protagonista delle opere letterarie di Antonio Manzini (Sellerio Editore), torna questa sera, mercoledì 17 marzo, su Rai 2 con due nuove prime serate all’insegna del noir e del poliziesco.

Rocco Schiavone è una coproduzione Rai Fiction, Cross Productions e Beta Film, per la regia di Simone Spada. La prima puntata è in anteprima su RaiPlay già da lunedì 15 marzo.

Sradicato dall’amata Capitale e trasferito, ormai da tempo, ad Aosta per motivi disciplinari, Schiavone non si è mai davvero ambientato nella città d’adozione. Continua a mal sopportarne il rigido clima e la neve che si ostina ad affrontare con i suoi immancabili loden e Clarks. Sempre tormentato, ma anche emotivamente redento, dal ricordo dell’amata moglie Marina che immagina e rimpiange ogni giorno dalla sua tragica scomparsa. E poi quelle amicizie discutibili, quei vizi non propriamente legali e ortodossi, come i suoi metodi di indagine e il suo linguaggio a dir poco sfrontato, senza limite di turpiloquio e d’intercalare colorito.

Insomma Rocco non è cambiato e lo ritroveremo, in questa quarta stagione, sempre alle prese con i suoi demoni interiori e con la medesima caparbietà da poliziotto rude e implacabile. Insieme ai suoi uomini sarà impegnato a far luce su due casi particolarmente complessi.

Il primo condurrà il vicequestore nelle pieghe buie del gioco d’azzardo e il secondo a far luce non solo su un caso frettolosamente etichettato come malasanità, ma anche e soprattutto su una parte di sé che ha per troppo tempo tenuto nascosta e protetta da tutti: quella dei sentimenti.

 

ANTICIPAZIONI prima puntata

Rien ne va plus – Subito prima che la Polizia inizi gli scavi per riportare alla luce il cadavere di Luigi Baiocchi, Rocco Schiavone abbandona l’Italia. Sembra l’inizio di un lungo e solitario esilio per il vicequestore, ma inaspettatamente arrivano a fargli visita Brizio e Furio con importanti novità: non è stato trovato niente, la soffiata di Enzo Baiocchi è quindi nulla.
Ma chi ha spostato il cadavere? E dove è finito Sebastiano di cui non si hanno più tracce?
Rocco, pieno di interrogativi e dubbi, fa ritorno ad Aosta, pronto a risolvere il caso dell’omicidio del ragioniere Favre, che era stato costretto a lasciare insoluto.
Intanto il passato continua a bussare alla sua porta: Caterina, l’agente speciale che ne aveva tradito la fiducia spiandolo per conto degli Interni, si presenta improvvisamente ad Aosta con una notizia sconvolgente.
Nel frattempo in Questura giunge la notizia della sparizione di un portavalori, con a bordo due guardie giurate e tre milioni del Casinò di Saint Vincent. Rocco capisce che la morte di Favre e il furto non sono slegati, non può essere un caso che entrambi abbiano a che fare con le attività del Casinò.
Rocco e la sua squadra si preparano al peggio: questa volta, la banda da sgominare è pronta a tutto pur di difendere i suoi loschi affari, anche a mettere mano alle armi.
“I morti non scappano, a volte parlano pure.”