Rai, parla Roberto Sergio: “Ma quale TeleMeloni! Nessuno di noi ha voluto cancellare o ridimensionare qualcuno”

“Vorrei che tutti leggessero il pezzo di Paolo Festuccia su La Stampa del 28 maggio scorso. Forse si capisce di più di quale Rai – Servizio Pubblico – stiamo parlando”

Così Roberto Sergio, il nuovo Ad Rai, ha scritto in un post Instagram pubblicato nella mattinata di oggi, martedì 30 maggio. Il riferimento è a un articolo pubblicato dal quotidiano “La Stampa” domenica scorsa in cui effettivamente Roberto Sergio parla della sua idea di Rai e risponde alle polemiche degli ultimi giorni, scoppiate con le nuove nomine e con gli addii all’Azienda pubblica di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. Di seguito vi riportiamo i passaggi fondamentali.

Partendo ovviamente dall’accusa, rivolta da vari giornali “di opposizione” a lui e al Direttore Generale Giampaolo Rossi, di voler trasformare la Tv pubblica in “TeleMeloni” Sergio ha risposto seccamente:

“Ma quale “Telekabul o TeleMeloni d’Italia… Ti pare, uno con la mia storia, democristiano da una vita che conosce come pochi altri il ventre e la pancia di quest’azienda si mette a epurare qualcuno…”

In merito alle uscite di Fazio e Annunziata ha poi aggiunto:

“Nessuno di noi ha voluto cancellare o ridimensionare qualcuno. Il mio primo atto in Cda è stato quello di confermare tutti i programmi: a cominciare da Cartabianca, Mezz’ora in più e Report. Con Fazio ci conosciamo dai
tempi del Gioco del Lotto, una vita, dagli anni Novanta, siamo amici e l’ho ringraziato. Non a caso ha annunciato la sua partenza il giorno prima che mi insediassi. Un modo per dire che questa gestione non c’entra nulla”

Chiaro riferimento, in queste ultime parole, al fatto che il contratto di Fazio è rimasto a lungo sul tavolo di Carlo Fuortes, ex Ad Rai, che però non lo ha rinnovato.

Ma chi prenderà il posto di Fazio e Annunziata?

“Presto, ancora troppo presto per conferme o smentire ma siamo al lavoro. Per mia fortuna conosco perfettamente l’azienda e conosco anche tutti i molteplici aspetti che la contraddistinguono, così come conosco pregi e difetti dei professionisti che ci lavorano, insomma, conosco quelli bravi e anche quelli meno bravi: cercheremo di utilizzare il meglio che c’è per rendere la Rai leader negli ascolti e nel rispetto del pluralismo”

ha affermato l’Ad.

A proposito di pluralismo, Sergio ha poi risposto alla polemica sulla trasmissione in diretta su RaiNews del comizio del centrodestra per le ultime elezioni comunali:

“La Rai è un grande patrimonio pubblico, è di tutti». Plurale e più che mai centrale nel racconto del Paese, di tutte le stagioni che ha attraversato dal dopo guerra ad oggi. Anche sul nodo dell’informazione ho voluto ribadire non solo la necessità ma la centralità e l’importanza di una corretta rappresentazione del dibattito politico”

L’Ad ha poi annunciato il ritorno del Comitato editoriale:

“Per confrontarci e discutere al meglio gli obiettivi editoriali. Il comitato editoriale composto da me, il direttore generale e tutti i direttori di genere in questa azienda era sparito, ora torna la collegialità. Alle riunioni ci sarà il direttore della distribuzione, Stefano Coletta che mi ha ringraziato per il ruolo che gli ho proposto nella nuova squadra di vertice. Per citare un professionista che secondo le accuse avremmo epurato…”

Partendo da Coletta, ex direttore dell’Intrattenimento Prime Time e appena nominato alla Distribuzione, Sergio specifica che nessuno è stato rimosso dall’incarico senza ricollocazione: “Ognuno ha avuto proposte e altro ruolo di rilievo dentro l’azienda“, ha infatti ricordato, per poi aggiungere:

“Sapete che dico? Che per ogni collega si è trovata la soluzione adeguata. Anzi, l’ex direttore del Tg1, Giuseppe Carboni per mesi è stato chiuso in una stanza, e sono stato io a trovare per lui la soluzione più giusta. Ora, non posso preoccuparmi anche per quelli che nessuno pensava di rimuovere ma che hanno scelto di lasciare l’azienda perché dicono di sentirsi minacciati, ma da chi…Il mio obiettivo sono rilancio dell’azienda, ascolti, mercato”

Infine, non è mancata la rivendicazione di alcuni “successi” ottenuti già in questi primi giorni di mandato:

“In appena nove giorni abbiamo fatto le nuove nomine, l’accordo con i sindacati per la revoca dello sciopero e per la prima volta nella storia un Papa è entrato in uno studio televisivo, se vi sembra poco…”  (riferimento, quest’ultimo, alla visita di Papa Francesco agli studi Rai di Saxa Rubra, dove è stato protagonista di una chiacchierata con Lorena Bianchetti per una puntata speciale di “A Sua Immagine”, in onda su Rai1 domenica 4 giugno alle 9.40).