#MariaPiaAmmirati: “Con #RaiFiction punterò sui romanzi: rinnoviamo il linguaggio nel rispetto dell’identità”

La neo direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati racconta, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, come prenderanno forma le sue idee all’interno della scelta della fiction che accompagnano il nostro Paese. In questi anni è stato inanellato un successo dietro l’altro: il lavoro della Rai intorno alle storie è primario e continuerà a esserlo prestando molta attenzione ai linguaggi che seguiranno le diverse identità dei nostri tempi.

Tanti generi per raccontare non un pubblico, ma i pubblici” – afferma la Ammirati, al vertice della grande struttura da novembre 2020. Il nuovo slogan di Rai Fiction è quello di essere “la fabbrica delle storie” che “unisce. Dentro la fabbrica c’è tutto: mano d’opera, maestranze. Faber è colui che fa, e poi ci sono quelli che leggono, immaginano e quelli che vedono le storie“.  Insomma, ci stiamo dentro tutti.

Dal giallo, alla commedia, al noir, passando per i toni più drammatici o spensierati. Cambia il linguaggio, diventa più pop, sinonimo di contemporaneità. Nel prossimo futuro a capo della grande macchina di Rai Fiction, la direttrice vede la grande letteratura. “La forza del romanzo è che non morirà mai, perché le storie non muoiono“. Non solo grandi classici e intramontabili, ma Ammiranti fa riferimento diretto anche ad autori e autrici che oggi portano avanti la modernità del racconto e che fotografano la realtà delle cose che viviamo.

Ultimo successo che ha appassionato 6 milioni di telespettatori lo scorso 25 gennaio è stato “Il commissario Ricciardi”. Un giallo che mette insieme mistery e thriller e che porta al centro non solo le storie delle vittime, ma anche la fragilità dell’animo umano del protagonista. “Un testo molto sofisticato portato sullo schermo con una fotografia che fa entrare nella storia“. Per la Ammirati è un tripudio meritato: si aspettava che il pubblico di Rai 1 potesse apprezzare una fiction fatta così regola d’arte.