Eduardo Scarpetta è Renato Carosone: “A 27 anni il mio primo ruolo da protagonista. Orgoglioso del mio nome”

Prima prova da protagonista per Eduardo Scarpetta che vedremo questa sera, giovedì 18 marzo, in prima serata su Rai 1 con “Carosello Carosone”, il film tv co-prodotto da Groenlandia e Rai Fiction che racconta le vicende del famosissimo musicista e cantautore napoletano.

Quello di Scarpetta, già visto sulla prima rete nel cast de “L’amica geniale” è un vero e proprio battesimo del fuoco, ma anche un’occasione per mostrare le sue doti di attore, ma anche di cantante e pianista: “Per prepararmi ho studiato con Ciro Caravano dei Neri per caso e ho comprato una tastiera: quando canto ‘Tu vuò fa’ l’americano’ e Maruzzella sono proprio io che suono il pianoforte ma per tutto il resto sono stato bravissimo a fingere”, rivela in un’intervista al settimanale “Gente”.

“Non mi ritengo un cantante – continua il protagonista – Imitare Carosone è stato possibile perché non stiamo parlando della voce di Celine Dion: lui per altro era più famoso per il pianoforte e i testi“. 

Un’ulteriore sfida per lui è stata rappresentata dall’aver girato questo biopic in piena emergenza Covid-19: “Mentre tutti i set chiudevano, perfino Mission Impossible, siamo riusciti a portare a casa il film girando tra Napoli e le cave della Magliana, il deserto dei film di Leone. Sulla sceneggiatura c’era scritto: Etiopia esterno giorno ma noi eravamo alle porte di Roma. Invece l’arrivo al porto di Massaua è stato scioccante: abbiamo girato a Testaccio e poi con gli effetti speciali hanno aggiunto la gigantesca nave e il mare. Quando l’ho visto ero sconvolto”. 

Il giovane attore, che vanta un illustre albero genealogico (il bisnonno era fratello di Eduardo, Peppino e Titina de Filippo) ammette che non avrebbe potuto fare altro se non questo mestiere, essendo cresciuto dietro le quinte dei teatri: “Il nome non l’ho scelto io ed è brutto quando me lo fanno pesare. Ne sono molto orgoglioso. Ho dovuto camminare con le mie gambe e ce l’ho fatta. A 27 anni sono al mio primo personaggio protagonista”.

Un protagonista che saprà rispecchiare l’anima di Carosone il quale diceva sempre: “Se puoi fare la musica invece della guerra, sei un uomo fortunato. Non c’è da essere tristi“.