Tornano le inchieste di “Report”, in onda da questa sera, lunedì 12 aprile alle 21.30 su Rai 3 e su RaiPlay. Si parte con l’inchiesta esclusiva “Lo sterco del diavolo” di Giorgio Mottola con la collaborazione di Norma Ferrara e Giulia Sabella, che documenta come gli scandali all’ombra del Cupolone non si fermano nemmeno davanti ai Santi. Da anni Papa Francesco ha avviato una battaglia interna al Vaticano per portare trasparenza nei conti della Santa Sede. Ma la resistenza interna continua a essere forte: troppi sono gli interessi finanziari in ballo. Secondo una denuncia inedita raccolta dalla trasmissione, all’interno della Congregazione per le cause dei santi, la commissione vaticana che gestisce i processi di canonizzazione, un alto funzionario avrebbe chiesto una tangente per avviare il processo di beatificazione di un candidato molto noto e amato. Una vicenda avvenuta mentre il prefetto della Congregazione per le cause dei santi era il cardinale Giovanni Angelo Becciu, l’ex sostituto della Segreteria di Stato dimessosi lo scorso settembre dopo le accuse di peculato. Con documenti inediti e testimonianze esclusive Report ricostruirà gli investimenti finanziari realizzati dalla Segreteria di Stato negli ultimi anni, a partire dall’acquisto degli ex magazzini Harrod’s di Londra, un palazzo costato al Vaticano oltre 400 milioni di euro e che oggi varrebbe non più di 290 milioni. Dietro agli investimenti opachi fatti con i soldi dei fedeli, si nasconderebbero uomini d’affari spregiudicati, faccendieri, religiosi corrotti e una guerra all’interno dei servizi segreti italiani.
Con “Il triangolo della censura” di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, con la collaborazione di Norma Ferrara e Eleonora Zocca, obiettivo sui nuovi documenti esclusivi: Ranieri Guerra si vantava di aver censurato il rapporto Oms sull’Italia, con il supporto di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione. Maggio 2020. Negli stessi giorni in cui Report denunciava le gravi problematiche dell’Oms e il mancato aggiornamento del piano pandemico, il direttore aggiunto dell’agenzia Onu dirigeva una campagna di censura per bloccare uno studio critico della gestione italiana della prima ondata Covid. Incontri riservati con i vertici del ministero della Salute, comunicazioni senza peli sulla lingua, accordi per riscrivere il testo del rapporto. Tra Ginevra, Roma e Copenaghen si sarebbe messo in moto un meccanismo per oscurare la verità, sino a oggi sempre negato dal ministro Speranza e dai vertici di Oms e Istituto Superiore di Sanità. Report può mostrare in esclusiva nuove prove che rivelano una realtà alquanto diversa dalla versione ufficiale sin qui raccontata al pubblico.
Si chiude con “Sputnik, il vaccino che viene dal freddo” di Manuele Bonaccorsi e Lorenzo Vendemiale, con la collaborazione di Edoardo Garibaldi. Efficacia dichiarata altissima (92%), prezzo contenuto (10 dollari a dose), scarsi effetti collaterali: mentre in Europa mancano i vaccini e le dosi arrivano con il contagocce, tutti parlano di Sputnik V. Il siero russo però in Europa non arriva e la sua autorizzazione si sta trasformando in un giallo. Per Ema il dossier sarebbe ancora incompleto, i russi invece dicono che è tutto pronto e aprono le porte dei loro stabilimenti. Gli inviati di Report sono stati a Mosca, nelle fabbriche che producono il vaccino, dove nemmeno gli ispettori europei sono ancora ancora riusciti a entrare. E hanno scoperto che l’ispezione avverrà soltanto a metà maggio, quindi per vedere Sputnik in Europa dovremo aspettare almeno due mesi. Attraverso le interviste esclusive ad Alexander Gintsburg, capo dell’Istituto Gamaleya che ha scoperto la formula, e ai più alti responsabili del progetto, Report mostrerà perché lo sbarco di Sputnik in Europa non è solo una questione scientifica, ma anche una complessa partita geopolitica, e svelerà la reale capacità produttiva delle fabbriche russe, per rispondere alla domanda che tutti si pongono: Sputnik è davvero la soluzione ai problemi dell’Europa? Con immagini e testimonianze inedite l’inchiesta racconterà anche come sta andando la campagna vaccinale in Russia, un Paese che oggi vive come se il Coronavirus non esistesse.