“Scompare con Gino Landi un maestro dell’arte del balletto moderno. È stato un celebrato talento creativo che, in una lunga e fortunata carriera, ha contribuito con il suo estro al grande livello dei varietà della Rai. Dal ‘Musichiere’, a ‘Studio Uno’, da ‘Ma che sera’ a ‘Canzonissima’, le grandi serate Rai erano ‘Coreografie di Gino Landi’: parole che equivalevano ad un marchio di qualità riconosciuto dal pubblico e ricercatissimo da protagonisti dello spettacolo italiano. Landi ha lavorato con le principali star dell’intrattenimento e della musica, in televisione e in teatro, talvolta in veste anche di regista. L’Azienda gli è grata per la sua lezione artistica, umana e professionale”.
Così la Presidente Rai Marinella Soldi e l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes hanno ricordato Gino Landi, il grande coreografo e regista morto martedì 17 febbraio 2023 all’età di 89 anni.
Anche CheTVfa vuole ricordarlo, ripercorrendo brevemente la sua lunga vita professionale.
Nato a Milano il 2 agosto 1933, Gino Landi (pseudonimo di Luigino Gregori) inizia la sua carriera da ballerino, dopo essere stato avviato alla danza dai genitori (entrambi artisti di varietà). Ben presto però capisce di non amare esibirsi davanti al pubblico e sceglie quindi di dedicarsi alla composizione coreografica. Ed e proprio mentre lavorava alla preparazione dello spettacolo Bulli e pupe che fu scoperto da Erminio Macario.
Nel 1958, quindi, entra in Rai con la qualifica di regista chiamato a realizzare le coreografie per Buone vacanze (1959) e per Giardino d’inverno (1961).
Per la Rai ricopre poi il ruolo di coreografo di trasmissioni popolari come Johnny 7, La prova del nove, Scala reale, Partitissima, Il Musichiere, Studio Uno, Canzonissima, Ma che sera.