#Fazio torna su #Rai3: “Sono molto contento di tornare nella mia casa”. In preparazione un nuovo progetto sulla storia della TV

La presentazione dei nuovi palinsesti Rai ha incontrato numerosi cambiamenti nelle tre principali reti del servizio pubblico. In particolare, in autunno ci troveremo di fronte all’ennesimo passaggio di canale di Che Tempo che Fa di Fabio Fazio che, dopo la nascita su Rai 3 nel 2003, la promozione su Rai 1 nel 2017 e la nuova sistemazione dello scorso anno su Rai 2, quest’anno traghetterà nuovamente sulla rete che lo vide nascere.

Rai 3, secondo il direttore di rete, Franco di Mare (che ha spinto per il rientro in casa della storica trasmissione), sarebbe la perfetta posizione per la conduzione di Fazio e del programma che quest’anno compirà il diciottesimo anno di vita. Fabio Fazio è un asset, non solo di Rai 3 ma dell’azienda -conclude così Di Mare ieri, durante la presentazione della nuova stagione televisiva.

In un’intervista a Fabio Fazio, pubblicata oggi da La Repubblica, il conduttore ligure conferma con fierezza la voglia di ritornare sulla terza rete. Un modo per tornare agli albori con un bagaglio diverso e un’esperienza nuova e ricca, fatta durante questi ultimi tre anni negli altri due principali canali Rai.

“Rai 3 è la mia rete, sono molto contento di tornare e di trovare l’entusiasmo del direttore Di Mare” – esordisce così Fazio dopo l’ufficialità del nuovo traghettamento di Che Tempo Che Fa sul terzo canale Rai. Il conduttore ligure non nasconde la gioia di ritornare lì dove tutto era partito diciotto anni fa. Un programma, il suo, che mette insieme intrattenimento, attualità e comicità e che, negli anni, ha perseguito al meglio gli obiettivi cardine del servizio pubblico.

La scenografia essenziale: una scrivania e una poltrona e un copione studiato nei minimi dettagli, ma che spesso lascia spazio alla curiosità di Fazio. Dagli studi di via Mecenate di Milano sono passati quasi tutti: politici, attori nazionali e internazionali, musicisti, letterati, cantanti. Tra tutti, come piace ricordare anche al conduttore, Ennio Morricone e l’indimenticato autore di Montalbano, Andrea Camilleri.

Gli ultimi anni sono stati testimoni di un continuo andirivieni  della trasmissione tra le tre principali reti Rai. Prima, nel 2017, la promozione e il passaggio all’ammiraglia durante la serata della domenica, sempre particolarmente trafficata e densa di eventi tv. “Anni difficili ma entusiasmanti – racconta Fazio – quasi 4 milioni di media con un programma di parola, che costa la metà di qualsiasi varietà“.

Poi, per l’appunto, durante l’ultimo anno di permanenza su Rai 1, scoppia il caso intorno alle voci relative al suo stipendio milionario e al costo settimanale del programma, reputati troppo alti dall’ex Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Queste portano prima al traghettamento di Che Tempo che Fa su Rai 2 e, infine, alla sentenza da parte della Corte dei Conti che reputerà idonei al programma sia i compensi che i costi complessivi del contenitore.

Un contenzioso, quello tra il conduttore e il capo politico della Lega, che ha fatto discutere per diversi mesi (123 sono gli attacchi rivolti a Fazio da parte dell’ex Ministro). “L’atteggiamento della politica nei miei confronti non è stato irrilevante – riferisce Fazio a Repubblicama ho la fortuna di fare un mestiere che si rivolge al pubblico, conta la stima delle persone.”

Il nuovo cambio di rete non spaventa il conduttore che, invece, giudica anacronistico pensare che il nuovo pubblico televisivo guardi la tv in base ai canali. Per Fazio il telespettatore giudica i programmi, non la posizione in palinsesto o la rete che li porta in onda. I giovani vivono on demand e questo ha fatto sì che anche il modo di fare televisione venisse trasformato gradualmente fino a una totale frammentazione della proposta televisiva. Il pubblico guarderà con favore un programma costruito ad arte da professionisti e dimenticherà quale rete lo trasmetterà.

La sintonia con il nuovo direttore di rete, Franco Di Mare, permetterà a Fazio di allargare le proprie vedute e concentrarsi anche su un altro possibile prodotto televisivo. Come anticipa al quotidiano diretto da Maurizio Molinari, Fazio sarebbe intenzionato a ideare un programma rivolto alla storia della televisione italiana. Un format leggero, più ampio, distinto dai precedenti lavori come “Anima Mia“, che si focalizzava solo sugli anni ’70. Un’immersione nel racconto del piccolo schermo, dagli albori a oggi, con pezzi di repertorio che il conduttore sta già studiando.

Che Tempo che fa tornerà, dunque, su Rai 3 da domenica 27 settembre. Ancora incerta la presenza del pubblico in studio, fondamentale per la riuscita della trasmissione e di cui, negli ultimi mesi della stagione, ha dovuto fare a meno. “Siamo servizio pubblico, non puoi lasciare sole le persone. Questa esperienza mi ha insegnato tanto” – commenta Fazio.

Tra i ricordi più belli dell’appena conclusa stagione tv c’è sicuramente la citazione fatta da Papa Francesco nei suoi riguardi, il quale, in un’intervista di marzo a La Repubblica, si complimentava con Fabio Fazio per l’articolo scritto per il quotidiano durante il periodo di lockdown.