L’offerta 2020/2021 di #RaiFiction | #LAllieva3, #DOCNelleTueMani, #Leonardo, #IlCommissarioRicciardi e…

E’ stata presentata ieri mattina a Roma l’offerta 2020/2021 delle reti Rai. Dopo avervi riassunto la programmazione del daytime, del weekend, del prime time e della seconda serata di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 per il prossimo autunno, scopriamo nel dettaglio il ricchissimo catalogo di Rai Fiction. La direzione, attualmente guidata ad interim dall’ad Fabrizio Salini, ha ottenuto anche nella stagione appena conclusa risultati strepitosi, da Doc – Nelle tue maniVivi e lascia vivere o alle repliche de Il giovane Montalbano o de L’allieva, nonostante un contesto segnato dall’emergenza dell’epidemia.

Ascolti, questi, che hanno confermato la forza aggregante del racconto e la capacità di interpretare in maniera non ansiogena i problemi della collettività del nostro Paese. Nelle ultime settimane, lo sforzo di Rai Fiction è stato rivolto alle riaperture, in collaborazione con i produttori indipendenti, dei set interrotti e ripartire in sicurezza.

 

RAI 1

La prima rete è il luogo in cui negli ultimi anni il racconto di Rai Fiction si è evoluto insieme con i suoi spettatori. Continuità nell’innovazione è il mantra che sottende l’offerta della prossima stagione autunnale e primaverile. Questo è vero sia per i titoli/gioielli di famiglia (le returning series), da lucidare e incastonare in montature più moderne e contemporanee, sia per un nuovo, originale approccio ai generi classici.

Tra i sequel, una nuova stagione per il poliziesco/comedy Nero a metà, forte del binomio tra i protagonisti, uniti dall’uniforme e divisi dalla visione della vita. Claudio Amendola/Carlo Guerrieri e Miguel Gobbo Diaz/Malik sono stati promossi e devono districarsi tra vicende personali e casi da risolvere.

Terza stagione per L’allieva, tra giallo e comedy. Al centro delle nuove puntate torna la coppia Lino Guanciale-Alessandra Mastronardi, amatissima dal pubblico, insieme a un cast di nuove entrate, nuovi casi e quanto basta per rimettere in discussione l’identità dei protagonisti. Regia di Fabrizio Costa e Lodovico Gasparini.

Grande attesa per un titolo che l’emergenza sanitaria ha interrotto alla quarta serata e che ora riparte da ascolti straordinari, i migliori registrati da una serie televisiva italiana dal 2007. Una serie che ha rivitalizzato il genere hospital ibridandolo e rendendo questo prodotto un punto di riferimento per le produzioni europee e internazionali. Si conclude, quindi, la prima stagione di Doc – Nelle tue mani, la vita scissa del Dr. Fanti /Luca Argentero che trova nell’empatia e nella comprensione degli altri la chiave della rinascita. Regia di Jan Maria Michelini e Ciro Visco.

 

In autunno tre nuove serie poliziesche originali.

Io ti cercherò. Una serie potente, drammatica e ricca di talento visivo ambientata a Roma dove un ex poliziotto, Valerio/Alessandro Gassman, segnato da quello che sembra il suicidio del figlio, indaga con l’aiuto di un’ex-collega (Maya Sansa) e nel dolore riscopre il senso della paternità e la forza per ricominciare. Regia di Gianluca Maria Tavarelli.

Gli orologi del diavolo, prima serie interpretata da Giuseppe Fiorello coprodotta con la Spagna per la regia di Alessandro Angelini. Lungo la costa della Liguria, un uomo qualunque – un meccanico nautico – deve infiltrarsi nel mondo del narcotraffico mettendo a rischio la famiglia, il lavoro e la sua stessa identità. Un padre solo con il suo coraggio.

Vite in fugauna nuova potente ibridazione tra thriller e family, con Claudio Gioè e Anna Valle. Il crollo di una banca, un dirigente al centro dei sospetti per la morte di un collega, le minacce alla famiglia, la necessità di nascondersi dietro una nuova identità e la scoperta di non conoscere fino in fondo chi ci è vicino. Quindi, la faticosa ricerca di una normalità e di una ritrovata unità. Regia di Luca Ribuoli.

 

Con i TV movie Rai Fiction vuole raccontare grandi storie e personaggi italiani perché la nostra memoria deve essere nutrita e salvaguardata senza polverose strade agiografiche, ma sorretta dalla barra dritta del racconto. Soprattutto in un periodo in cui abbiamo perso di colpo la memoria fisica di molti nostri anziani. E allora ecco due donne che ci lasciano una lezione di amore e coerenza di vita.

Rita Levi Montalcini vede Elena Sofia Ricci interpretare un momento particolare della vita di una scienziata che alla ricerca ha sempre unito la tenace rivendicazione della dignità del femminile. Dopo il Nobel, Rita Levi Montalcini cerca ostinatamente un riscontro pratico delle sue ricerche per curare la patologia che affligge una giovane musicista. Regia di Alberto Negrin.

Chiara Lubich, interpretata da Cristiana Capotondi, racconta della fede come modello di vita. La storia di un percorso esemplare che nell’oscurità della guerra lancia il Movimento dei Focolari e offre un esempio di dedizione amorosa agli altri. Regia di Giacomo Campiotti.

L’offerta per la prima Rete si arricchisce anche di nuove docufiction, che alle ricostruzioni della finzione uniscono interviste e la ricchezza di materiali di repertorio. Una forma narrativa che la Rai ha perseguito con tenacia e che ora vediamo praticata anche dalle piattaforme digitali. Una per tutte, Questo è un uomo, dedicata a Primo Levi per il Giorno della Memoria.

L’evento dell’autunno è nel segno del teatro di Eduardo De Filippo. Con Natale in casa Cupiello si inaugura una collection di film tratti dai capolavori dell’attore e drammaturgo napoletano che ha lasciato un’impronta indelebile nel teatro e nella cultura italiana ed europea del Novecento. Un’operazione che mette insieme cinema, teatro e televisione per riproporre con una grande qualità nella messa in scena un patrimonio identitario del Paese, in piena coerenza con la missione del servizio pubblico. Una grande sfida con Sergio Castellitto nel ruolo di Lucariello e la regia di Edoardo De Angelis per la prima volta alle prese con un’opera televisiva.

Last but not least il daytime, in cui gli spettatori potranno ritrovare le nuove storie di Il Paradiso delle Signore – Daily, interrotto proprio quando continuava impetuosa la curva ascendente degli ascolti.

 

PIÙ AVANTI NEL 2021

Anche nel 2021 ci aspettano attesi ritorni e novità di alto profilo. Da segnalare anzitutto il gruppo prestigioso dei sequel di serie che hanno stretto un solido rapporto di fedeltà con il pubblico.

Dai romanzi di Maurizio de Giovanni la terza stagione del poliziesco I bastardi di Pizzofalcone. Squadra confermata con Alessandro Gassman, Massimiliano Gallo, Carolina Crescentini e Tosca D’Aquino, nuove entrate e nuove prove per l’identità del gruppo. Regia di Monica Vullo.

Giunge alla sesta stagione, fra drama e comedy, Che Dio ci aiuti. Continuano attorno a Suor Angela/Elena Sofia Ricci, accogliente madre superiora, le vicende dei giovani ospiti del convitto. Una nuova combinatoria di personaggi e intrecci.

Secondo passo dopo il felice esordio per La Compagnia del Cigno. Coming of age, nuove sfide per il gruppo e per il rapporto di amicizia dei ragazzi che studiano musica classica e per l’intransigente maestro Marioni interpretato da Alessio Boni. Regia di Ivan Cotroneo.

Sesta stagione anche per Un passo dal cielo. Lo sfondo affascinante delle montagne altoatesine, il comandante Neri interpretato da Daniele Liotti e un restyling di storie e personaggi con la regia di Jan Maria Michelini, la guida creativa di Doc – Nelle tue mani.

 

E passiamo alle novità seriali.

Sul fronte del poliziesco e della detection, la prima è Il commissario Ricciardi, con Lino Guanciale, regia di Alessandro D’Alatri, dai romanzi di Maurizio de Giovanni. Napoli, anni ‘30: un commissario ferito dal dolore con il “Fatto” ovvero la capacità di percepire l’ultimo pensiero delle vittime di morte violenta, in una città caleidoscopica, mitologica e affascinante.

Un tris di donne per altrettanti titoli originali, tra social drama, crime-thriller e giallo.

Mina Settembre con Serena Rossi, dalle opere di de Giovanni. Un social drama nel Rione Sanità di Napoli, un’assistente sociale aperta e empatica, un consultorio, le relazioni familiari, i casi da affrontare e una terribile minaccia seriale. Regia di Tiziana Aristarco.

La fuggitiva con Vittoria Puccini e la regia di Carlo Carlei, la storia di una donna costretta a lottare per suo figlio e per fare definitivamente i conti col suo passato.

Lolita Lobosco, con il fascino tutto italiano di Luisa Ranieri, un vicequestore di umili origini che torna nella sua Bari per affrontare delitti privati e ombre della sua storia personale. Regia di Luca Miniero.

E veniamo a Màkari, una serie caratterizzata da un dream team. Dal produttore di Il commissario Montalbano, alla scrittura di Francesco Bruni, dal talento di Claudio Gioè alla visionarietà di Michele Soavi. Tratta dalle opere di Savatteri ambientate in Sicilia nella meravigliosa riserva dello Zingaro con protagonista Saverio Lamanna, scrittore per vocazione e detective per caso.

 

In calendario anche nuovi titoli-evento.

Esterno notte è una serie in cui Marco Bellocchio torna a confrontarsi con i misteri e le ambiguità del rapimento e dell’assassinio di Aldo Moro. Ogni puntata un punto di vista diverso: lo stesso statista, la moglie Eleonora, Francesco Cossiga, Paolo VI e la brigatista Adriana Faranda.

Leonardo, una coproduzione internazionale, un grande progetto dell’Alleanza europea che vede coinvolta la Rai con i servizi pubblici francese (France Télévisions) e tedesco (ZDF), per entrare nella personalità di una figura cardine del Rinascimento, con un taglio narrativo crime che indaga sul mistero di una vita così versatile e di un genio per tanti versi contemporaneo. Aidan Turner è Leonardo. Nel cast Freddie Highmore (il medico autistico di The Good Doctor), Matilda De Angelis, Giancarlo Giannini per la regia di Daniel Percival e Alexis Sweet.

Il commissario Montalbano: una presenza che ormai ha superato il ventennio e verso cui il pubblico dimostra una fedeltà impressionante. Nuovi episodi nella consueta cornice di una Sicilia imperscrutabile in cui il pubblico ritroverà gli amati interpreti – a cominciare da Luca Zingaretti – e una nuova storia tratta dai grandi romanzi di Andrea Camilleri.

 

RAI 2

Un’offerta diversificata rispetto a quella generalista di Rai1. Rai2 punta sempre sull’innovazione del linguaggio e sulla forza trasgressiva dei temi, sulla loro carica problematica espressa attraverso storie e personaggi complessi e divisi.

Mare fuori è un coming of age estremo come il luogo in cui è ambientato. Un gruppo di detenuti in un Istituto Penale Minorile dove i sentimenti si esasperano e non si sfugge al conto con se stessi tra colpa, protervia e speranza. Con Carolina Crescentini, Carmine Recano e Valentina Romani per la regia di Carmine Elia.

L’Alligatore è un nuovo crime/noir dai romanzi di Massimo Carlotto. Matteo Martari è un detective anticonvenzionale, temprato dall’ingiustizia di un carcere, che indaga nel sottobosco del perbenismo della provincia. Regia di Daniele Vicari ed Emanuele Scaringi.

Vari ritorni importanti, che declinano con creatività il genere crime. Tra questi, Rocco Schiavone – Quarta stagione, ormai con un largo pubblico di affezionati grazie all’interpretazione di Marco Giallini, ai romanzi di Antonio Manzini e alla qualità innovativa della messa in scena.

 

RAI 3

Attesissimo dal suo pubblico, è già tornato in onda il daily drama di prima serata Un posto al sole, tra i primi seta ripartire grazie allo sforzo dei produttori (Fremantle e CPTV Rai di Napoli). Nuove puntate nello storico contesto di Napoli, la vitalità di un racconto con tanti fili che esplorano i molteplici problemi, privati e pubblici, della quotidianità.

 

RAI PLAY

La piattaforma non è solo una vetrina dell’offerta delle Reti, ma anche una finestra per la distribuzione di prodotti appositamente realizzati per il pubblico più abituato alla fruizione non lineare: gli adolescenti e i giovani adulti. Con questo obiettivo sono nate due serie originali per il player OTT del Servizio Pubblico.

Mental, un gruppo di ragazzi con problemi psichiatrici si confrontano con le problematiche i sentimenti e le passioni tipici dell’adolescenza.

Nudes affronta un tema complesso come la diffusione attraverso i social media delle immagini di nudo e dell’intimità. Un gesto che, anche solo per leggerezza o superficialità, può ledere e ferire le vittime, ma anche rovinare chi si rende responsabile di un crimine in una realtà in cui il dominio dell’immagine rende assai labile il confine del privato.