In sintesi
- 🎬 L’Ordine del Tempo
- 📺 Rai 3, ore 21:00
- 📝 Film drammatico tratto dal libro di Carlo Rovelli, diretto da Liliana Cavani, che racconta di un gruppo di amici riuniti per un compleanno la cui serata viene sconvolta dalla notizia che il mondo sta per finire, trasformando la festa in un confronto intimo su tempo, vita e relazioni.
Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo e la regia di Liliana Cavani tornano a catturare l’attenzione degli spettatori con “L’Ordine del Tempo”, film drammatico italiano tratto dal libro del fisico e scrittore Carlo Rovelli. Questa sera, sabato 6 settembre 2025, Rai 3 propone in prima serata, ore 21:00, la prima TV di una delle opere più attese e discusse del cinema d’autore italiano degli ultimi anni.
L’Ordine del Tempo: di cosa parla il film
La storia si apre con un gruppo di amici di vecchia data che, come tradizione, si ritrova in una villa affacciata sul mare per festeggiare un compleanno. Tutto sembra scorrere tra cena, risate e ricordi condivisi, fino a quando non arriva una notizia capace di sconquassare l’equilibrio e soprattutto la percezione della realtà: il mondo sta per finire. Da quel momento, nulla sarà più come prima. La notte diventa un susseguirsi di confessioni, bilanci, rancori che esplodono e affetti che riaffiorano improvvisi. Ogni parola, ogni gesto assume un peso assoluto, perché potrebbe essere l’ultimo.
La chiave narrativa è tanto semplice quanto dirompente: cosa accadrebbe se improvvisamente scoprissimo che il nostro tempo è finito? Il film non si limita a mostrare le reazioni dei protagonisti, ma traduce sul piano cinematografico le riflessioni sul tempo di Carlo Rovelli. Non un tempo lineare, ma relativo, elastico, capace di assumere un ritmo diverso a seconda della coscienza con cui viene vissuto.
Il cast e la regia di Liliana Cavani
L’elemento che colpisce sin da subito è il cast corale, dove ogni volto porta con sé un pezzo importante della storia recente del cinema italiano: Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Kseniya Rappoport, Richard Sammel e Valentina Cervi, solo per citarne alcuni. Tutti interpretano figure realistiche, incastrate in legami fatti di amicizia, amori sopiti e conflitti mai del tutto risolti.
Dietro la macchina da presa troviamo Liliana Cavani, regista di culto che con questo film ha fatto il suo ritorno a Venezia nel 2023 dopo anni di silenzio. Una scelta coraggiosa, quasi un manifesto: a 90 anni la Cavani non ha paura di confrontarsi con temi universali come la fine, l’amicizia e il tempo, riportando al centro della scena la domanda più antica di tutte – cosa diamo veramente valore alla nostra vita?
Perché vale la pena guardarlo
- È un film che unisce filosofia e cinema, raro esempio di adattamento da un saggio scientifico.
- Offre un cast che rappresenta tre generazioni di attori italiani in un intreccio corale e intimo.
- Trasforma la paura della fine in un inno all’importanza dei rapporti umani.
Accoglienza e riflessioni sul film
Uscito nel 2023, L’Ordine del Tempo ha diviso pubblico e critica. Se da un lato c’è chi ha apprezzato la profondità dei dialoghi e la suggestione filosofica, dall’altro non sono mancate le lamentele per un ritmo talvolta troppo verboso e un’emozionalità che resta più cerebrale che feroce. Nonostante ciò, il film ha lasciato un segno come operazione culturale: portare in sala un saggio di Rovelli, farlo dialogare con i grandi temi dell’esistenzialismo e tradurlo in dramma da camera non era un’impresa da poco.
Il box office non è stato travolgente (circa mezzo milione di euro), ma questo non era un progetto pensato per i grandi numeri. È piuttosto un film che funziona per chi ama i lavori che ti si ancorano addosso, che restano a decantare anche dopo la visione. Il vero valore di quest’opera sta nel suo lascito culturale: ricorda a tutti noi che il tempo, in fondo, è quello che decidiamo di vivere davvero.
Curiosità per gli appassionati
Tra i dettagli che arricchiscono la pellicola ci sono particolari che interessano anche i più attenti:
– La villa sul mare scelta per le riprese è reale ma rimasta top secret, a tutela della sua atmosfera sospesa.
– È uno dei rarissimi casi di film tratto da un saggio scientifico-filosofico italiano pubblicato negli ultimi anni.
– La Cavani ha scelto attori con percorsi diversi, dal cinema d’autore alle produzioni mainstream, creando una contaminazione interessante.
Questa sera, dunque, Rai 3 ci regala un appuntamento non banale: “L’Ordine del Tempo” è uno di quei film che non si guardano soltanto, ma che vanno metabolizzati. Non è intrattenimento puro, è un invito a riflettere su ciò che conta nelle nostre vite. Una visione per chi vuole lasciarsi destabilizzare, per chi ama quando il cinema si fa filosofia e quando un compleanno si trasforma nell’ultima festa del mondo.
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