In sintesi
- 📺 Rocco Schiavone 5
- 🕘 Rai 2, ore 21:20
- 🕵️♂️ Una fiction poliziesca con Marco Giallini nei panni del vicequestore Rocco Schiavone, ispirata ai romanzi di Antonio Manzini. La serie unisce indagini, introspezione psicologica e paesaggi cupi della Valle d’Aosta, raccontando un antieroe tormentato e geniale alle prese con errori, dolore personale e ricerca di giustizia.
Rocco Schiavone 5 torna protagonista assoluto del prime time di Rai 2 stasera, mercoledì 3 settembre 2025, alle 21:20. La fiction con Marco Giallini, ispirata ai romanzi di Antonio Manzini, ha conquistato negli anni lo status di cult: un poliziesco italiano capace di unire un tono crudo e realistico all’introspezione psicologica, con un protagonista scontroso e magnetico. L’episodio in onda questa sera si intitola “Punti di vista” e promette tensione e nuovi colpi di scena.
La trama di Rocco Schiavone 5 fino all’episodio di stasera
La quinta stagione si era aperta con un Rocco Schiavone più fragile del solito. Dopo la complicata notte di Capodanno, disturbata da un imprevisto legato alla ferita che porta addosso, il vicequestore appare segnato sia nel fisico che nello spirito. La sua unica vera compagnia restano le visioni della moglie Marina, morta anni prima, che continuano a tormentarlo e sostenerlo allo stesso tempo.
Nel corso dei primi episodi, abbiamo assistito al suo errore clamoroso nell’indagine sull’omicidio della professoressa Martinet, una macchia sulla sua reputazione già fragile e una ferita nell’orgoglio di un uomo che vive la polizia come missione. Questo scivolone ha alimentato tensioni interne al commissariato e ha messo a dura prova la stima dei colleghi. L’unica vera alleata resta Sandra Buccellato, giornalista coraggiosa e sensibile, interpretata da Valeria Solarino, che si è rivelata fondamentale nel portare avanti nuove piste investigative.
Questa sera, con l’episodio “Punti di vista”, Schiavone riprenderà le redini dell’indagine con la tenacia che lo contraddistingue. Nonostante la sua instabilità emotiva e gli errori commessi, il vicequestore non riesce a rassegnarsi: per lui il fallimento non è contemplato. Anche se insofferente alle regole e sempre più isolato, resta un investigatore geniale, capace di vedere dettagli che agli altri sfuggono.
Rocco Schiavone tra letteratura e televisione
Uno degli aspetti più intriganti della fiction è la sua capacità di rimanere fedele all’anima letteraria dei romanzi di Antonio Manzini senza perdere la freschezza del linguaggio televisivo. La creazione di Marco Giallini e Simone Spada è un unicum nel panorama italiano: un antieroe malinconico e cinico, capace di toccare corde molto più universali del classico poliziesco da prima serata.
La serie non si limita a raccontare un caso di omicidio, ma scandaglia continuamente il lato oscuro dell’animo umano. Schiavone non è il classico giustiziere: è un uomo che sbaglia, che si droga, che ama a modo suo e che convive con un dolore impossibile da archiviare. La sua umanità imperfetta è la chiave del suo successo, perché rispecchia la vita vera, fatta di zone grigie e compromessi morali.
L’impatto culturale della fiction
Rocco Schiavone è più di una fiction poliziesca. Ha cambiato il modo di raccontare il giallo in televisione, spostandosi dalla Roma del crimine da cartolina a una Valle d’Aosta cupa e gelida, dove i paesaggi innevati diventano specchio della solitudine del protagonista. Non è un caso che in questi anni sia diventata un fenomeno di culto, con fan appassionati che citano le battute corrosive del vicequestore e discutono ogni dettaglio delle indagini. A colpire chi guarda è la commistione tra urbanità romana e provincia di montagna: due mondi in conflitto che vivono dentro lo stesso personaggio.
- Marco Giallini si conferma interprete perfetto di un personaggio che sembra cucito su di lui: ironia mordace e dolore autentico convivono in ogni scena.
- Valeria Solarino, con la sua Sandra Buccellato, fa da contrappunto e rappresenta la voce della coscienza possibile di Rocco, quella che prova a tirarlo fuori dal suo buio.
La regia di Simone Spada è attenta a dosare ritmo e atmosfera: ogni inquadratura restituisce la durezza del contesto e la fragilità interiore dei protagonisti. Non c’è spazio per la retorica: la verità emerge sempre sporca, difficile, frutto di passi falsi e ripartenze.
Perché guardare stasera “Punti di vista” su Rai 2
L’episodio in onda è uno spartiacque. Dopo le esitazioni e i fallimenti delle puntate precedenti, Schiavone è chiamato a dimostrare di saper riemergere e rimettere insieme i pezzi dell’indagine sulla professoressa Martinet. La presenza di Sandra diventerà decisiva, perché le sue scoperte giornalistiche potrebbero finalmente indirizzare il caso verso la verità.
Sarà interessante osservare in che modo Rocco Schiavone gestirà il suo rapporto col lavoro e con se stesso: riuscirà a ritrovare la lucidità che lo ha sempre contraddistinto o il dolore rischia di travolgerlo ancora una volta? Una stagione che mette il personaggio alle corde, enfatizzando il conflitto tra ciò che è giusto e ciò che è legale, e che ci invita a chiederci: può un uomo imperfetto continuare a cercare giustizia anche a costo di perdere tutto?
Stasera su Rai 2 ci attende un episodio di Rocco Schiavone 5 che non è solo intrattenimento: è un capitolo di una saga che ha ridefinito il poliziesco italiano.
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