Vitalia – Alle origini della festa, popoli e culti antichi nel nuovo programma di Rai 2 condotto da Alessandro Giuli

Sono molte le feste, i cortei e le processioni che nella città e nei borghi d’Italia testimoniano la ricchezza del patrimonio culturale immateriale. Manifestazioni che spesso affondano le loro radici nei riti dell’antichità, quella romana e preromana. Da questa sera, mercoledì 25 agosto alle 23.00 va in onda su Rai2 “Vitalia – Alle origini della festa” il nuovo programma condotto da Alessandro Giuli con Nicola Mastronardi che andrà sulle tracce di popoli antichi come gli Etruschi, i Celti e i Sanniti.

Il conduttore Alessandro Giuli lancia il tema portante della puntata andando ogni volta direttamente in un luogo di culto di epoca romana. Nella prima puntata si segue il viaggio di un serpente giunto a Roma sull’isola Tiberina nel III sec. a.C. per salvare i Romani da una terribile pestilenza: è il serpente di Asclepio, dio greco della medicina, che da allora si stabilirà sull’isola, tutt’oggi luogo di cura. Un filo rosso collega l’isola a Villa Borghese, con il tempio di Asclepio e l’Appennino abruzzese dove gli antichi Marsi veneravano la misteriosa Anxa-Angitia, divinità guaritrice, Signora dei serpenti.

Per scoprire l’eredità di questo antico culto Nicola Mastronardi arriverà fino a Cocullo, in provincia dell’Aquila, dove ogni anno il primo di maggio si festeggia San Domenico Abate: la nota festa dei Serpari. Il santo portato in processione per le vie della città è ricoperto di serpi e seguito di migliaia di persone che lo invocano per la salute del corpo come i già loro antenati facevano rivolgendosi ad Angitia.

Incontrando gli abitanti dei luoghi, Mastronardi scopre anche un gioco di bimbi che incredibilmente rievoca il culto della dea marsicana, poi grazie al ricco repertorio delle Teche Rai, il giornalista racconterà l’evoluzione della festa negli anni e la dolorosa interruzione dal 2020.

La puntata è arricchita dalla speciale colonna sonora e dalle coreografie dei Synaulia che, con strumenti musicali dell’antica Roma fedelmente ricostruiti, porteranno lo spettatore a rivivere le arcaiche atmosfere dei riti pagani.