una TV fa… “Top One” di Enrico Papi (2013-2014)

Nuovo appuntamento con la rubrica Amarcord del nostro blog dedicata ai programmi di ieri con i quali ricostruire una cronistoria della nostra televisione. Ogni martedì vogliamo infatti viaggiare idealmente attraverso quei titoli cult che sono rimasti nell’immaginario collettivo. Il nostro percorso a ritroso nel tempo ha avuto inizio dal genere popolarissimo del quiz, partendo dal padre di tutti i giochi a premi, ovvero il Rischiatutto di Mike Bongiorno fino a “Red or Black? Tutto o niente” di Fabrizio Frizzi e Gabriele Cirilli.

La memoria ci riporta oggi a “Top One”, il game show andato in onda su Italia 1 dal 2013 al 2014 con la conduzione di Enrico Papi. Precisamente, la prima edizione è stata trasmessa dal 3 giugno al 26 luglio 2013, mentre la seconda è stata programmata dal 2 dicembre 2013 al 10 gennaio 2014.

Al gioco partecipavano due concorrenti che si sfidavano rispondendo alle semplici domande poste dalla voce fuori campo del conduttore che dettava loro regole e condizioni, interagendo attraverso gli auricolari. La difficoltà e la particolarità di Top One stava nel fatto che le risposte dovevano essere formulate mentre loro si trovano sulle attrazioni più pericolose e gettonate di un parco divertimenti, il Rainbow Magicland di Valmontone nella prima edizione, e l’Etnaland di Belpasso nella seconda.

I 5 livelli nei quali si strutturava ogni puntata coinvolgevano, come detto, le più diverse attrazioni: lo “Stunt Show” dove i due concorrenti giocavano seduti ciascuno dentro una spericolata auto da corsa guidata da stuntman professionisti, il mine coaster “Eldorado”, le montagne russe “The Storm”, il top spin “Vortigo”, il disk coaster “Quasar”, il “Crocodile Rapids”, il “Jungle Splash” e le “Rapide”.

https://youtu.be/XPpnwxCXlVU

Il concorrente finalista doveva affrontare il quinto ed ultimo livello sull’attrazione più pericolosa del parco: la free fall tower per cercare di conquistare il premio messo in palio dalla produzione.

Il format, garanzia assoluta di emozioni per lo spettatore, si svolgeva in un clima molto divertente e giocoso, vicino al target medio degli spettatori dai 16 ai 45 anni e dava molta importanza alla spettacolarizzazione dei giochi tramite una regia studiata appositamente.

Nella prima edizione, il programma ha registrato un ascolto medio di 355.000 telespettatori, pari al 4,07% di share, che sale al 6,1% nel target 15-64 anni e all’11,80% nella fascia di pubblico 15-34 anni.

L’ascolto medio della seconda edizione si abbasserà invece al 2,83% di share, motivo questo che decretò di fatto la chiusura del format.