una TV fa… “Prendere o lasciare” di Enrico Papi (2007)

Nuovo appuntamento con la rubrica Amarcord del nostro blog dedicata ai programmi di ieri che hanno segnato la storia della nostra televisione. Ogni martedì vogliamo infatti viaggiare idealmente attraverso quei titoli cult che sono rimasti nell’immaginario collettivo. Il nostro percorso a ritroso nel tempo ha avuto inizio dal genere popolarissimo del quiz, partendo dal padre di tutti i giochi a premi, ovvero il Rischiatutto di Mike Bongiorno fino a “Le tre scimmiette” di Simona Ventura.

La memoria ci riporta oggi a “Prendere o lasciare”, il game show di Italia 1 condotto da Enrico Papi e andato in onda dal 20 settembre al 7 dicembre 2007. Due anni dopo – dal 26 ottobre 2009 al 29 gennaio 2010 – è andata in onda una successiva edizione, risultato dei montaggi delle puntate già trasmesse, con l’aggiunta di stacchetti sexy di Raffaella Fico.

La struttura del gioco erano molto particolare. Ad ogni puntata partecipa un diverso concorrente, che aveva accanto a sé, in studio, parenti o conoscenti che lo potevano aiutare, dandogli consigli durante la trasmissione.

Ad ogni manche Enrico Papi mostrava al concorrente due diversi articoli di grande valore, di cui venivano illustrate le caratteristiche; dopodiché il concorrente doveva valutare i prodotti mostrati e assegnare a ciascuno un prezzo che riteneva ragionevole.

Dopo aver fornito i due prezzi, il concorrente doveva decidere cosa prendere e cosa lasciare, ovvero cosa mettere nel carrello e quindi tentare di portare a casa, e cosa invece mettere nel cestino, ovvero scartare e non poter più vincere. In totale venivano formulate 6 diverse proposte.

Elemento intrigante era il Buio, un premio ignoto rappresentato da una busta contenente un foglio giallo con un punto interrogativo nero, che bisognava cercare di dedurre grazie agli aiuti forniti dal conduttore. Quest’ultimo doveva così decidere se accettarla o meno, rifugiandosi nel premio alternativo, già identificato.

Al termine delle decisioni del concorrente, si scoprivano i reali prezzi di mercato dei premi proposti, e il giocatore vinceva materialmente tutto il suo carrello solamente se il valore totale in euro risultava inferiore a quello totale degli oggetti che aveva cestinato.

Obiettivo del concorrente era, quindi, di scegliere sia i premi che gli piacevano, ma anche quelli che secondo lui possano costare meno, altrimenti rischiava di perdere tutto.

Nella presentazione dei vari premi, moltissime gag erano costruite attorno all’offerta di putti di vario tipo, descritti accuratamente da Papi, che affermava scherzosamente di essere un esperto “puttologo”.