una TV fa… “L’imbroglione” di Enrico Papi (2004)

Nuovo appuntamento con la rubrica Amarcord del nostro blog dedicata ai programmi di ieri che hanno segnato la storia della nostra televisione. Ogni martedì vogliamo infatti viaggiare idealmente attraverso quei titoli cult che sono rimasti nell’immaginario collettivo. Il nostro percorso a ritroso nel tempo ha avuto inizio dal genere popolarissimo del quiz, partendo dal padre di tutti i giochi a premi, ovvero il Rischiatutto di Mike Bongiorno, per poi passare a Il gioco dei 9Ok, il prezzo è giusto!, La Ruota della Fortuna, Luna ParkTira & Molla, In bocca al lupo!Superboll, PassaparolaLa Zingara, Quiz Show e Il Castello.

La memoria ci riporta oggi a L’imbroglione, game show andato in onda su Canale 5 dal 7 giugno al 4 settembre 2004 nella fascia del preserale. Alla conduzione c’era Enrico Papi, al suo primo quiz sulla rete ammiraglia Mediaset, basato sul format americano Dirty Rotten Cheater, trasmesso su PAX.

Facevano parte del cast anche quattro ragazze che componevano il corpo di ballo, le “sondaggine” Perla Francalanci, Anna Gigli Molinari, Aliuska Guzman Aras e Marica Giannini.

Il programma si svolgeva con sei concorrenti, che all’inizio di ogni puntata, venivano sempre introdotti facendoli avvicinare alle loro postazioni dotate di monitor. Quando aprivano i loro coperchi dovevano sempre rispondere alla fatidica domanda posta dalla voce fuori campo di Papi: “Sei tu l’Imbroglione?”, e a loro risposta dicevano tutti: “No, non sono io l’Imbroglione”, anche se un Imbroglione c’era certamente.

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Il gioco era strutturato in cinque round, le cui domande erano esclusivamente basate su sondaggi d’opinione degli italiani. I primi quattro round erano costituiti da un’unica prova, nella quale i concorrenti rispondevano ad un determinato sondaggio, di cui dovevano cercare di indovinare gli elementi: quando davano una risposta esatta, guadagnavano soldi nel momento in cui codesta risposta appariva (in base al suo valore) nella principale classifica dei valori di risposta; mentre invece se ne davano una sbagliata essa non appariva nella classifica e non guadagnavano niente. La classifica delle risposte era composta da 10 posizioni, e i loro valori andavano da € 250 a € 2.500.

L’Imbroglione, durante lo svolgimento dei round, poteva vedere la stessa classifica scritta direttamente sul suo monitor e costruirsi il suo montepremi, avendo però dei rischi e dovendo quindi stare attento a non farsi scoprire: quando dava una risposta esatta ad alto valore poteva far crescere agli altri concorrenti i sospetti verso di lui; oppure, quando dava la risposta a basso valore ogni sospetto verso di lui si allontanava. Nel momento in cui si procedeva con l’eliminazione dei concorrenti, loro stessi davano la loro opinione su chi tra loro fosse l’Imbroglione, accusandosi l’un l’altro. Nel gioco, in base ai round, i metodi di eliminazione erano diversi e coinvolgevano sia i concorrenti, sia il pubblico.

Infine, dopo che il concorrente veniva eliminato dalla gara, esso poteva avere due importanti rivelazioni da fare: se diceva che era l’Imbroglione veniva ufficialmente eliminato, e i concorrenti che l’avevano scoperto in gara si tenevano tutto il loro montepremi facendo anche designare, in uno di loro, il “nuovo Imbroglione”. Invece, coloro che non avevano scoperto l’imbroglione vedevano dimezzarsi il proprio montepremi. Se invece diceva che non era l’Imbroglione tutti i montepremi dei concorrenti venivano dimezzati, e gli veniva data la possibilità di prendere parte all’ultimo round per il montepremi finale.

Era il pubblico in studio, infine, tramite il telecomando, a dover decidere in maggioranza chi tra i due finalisti fosse l’imbroglione. I concorrenti poi dovevano confermare o smentire questa scelta.

Una volta scoperto l’imbroglione, tutti e due i concorrenti, dovevano avvicinarsi ad una teca contenente il montepremi accumulato nella puntata in contanti, ed aprirla iniziando dall’imbroglione. Se l’imbroglione nell’aprire la teca, vedeva il suo montepremi rimanere in piedi senza cadere nella botola vinceva la puntata mettendo le mani sulle banconote se non è stato scoperto dal pubblico, altrimenti se era stato scoperto dal pubblico vedeva il suo montepremi cadere nella botola posta sotto la teca e non vinceva nulla.

L’avversario, per vincere il montepremi accumulato nella puntata, se è stato scoperto l’imbroglione, doveva risolvere un determinato quesito. Se la risposta era corretta, il giocatore vinceva la puntata mettendo le mani sulle banconote, altrimenti, vedeva sprofondare nella botola sotto la teca il suo montepremi senza vincere nulla.