UNA TV FA – Il mercatino della TV | L’uragano #Mina a #Canzonissima ’68 segna il passaggio dalla trasmissione ai dischi

Nuovo appuntamento amarcord di “una TV fa”ogni martedì spulceremo idealmente tra le bancarelle del “mercatino vintage” di cheTVfa alla ricerca di oggetti, ricordi, fotografie e frammenti di memoria che diventeranno il pretesto per raccontare i programmi televisivi più amati.

Guardate un po’ cosa abbiamo trovato questa settimana, rovistando tra i vari cimeli esposti nel “Mercatino della TV”

L’avete riconosciuto? Questo prezioso cimelio è l’album di Mina, “Canzonissima ’68”, contenente i brani presentati durante la storica trasmissione televisiva “Canzonissima”, lo storico varietà abbinato alla Lotteria Italia dal 1958 al 1974. L’edizione che vide protagonista la cantante fu quella del 1968-1969 con Antonello Falqui in regia, Terzoli, Vaime e Marchesi come autori e Chiari e Panelli come conduttori insieme a lei.

La prima edizione la cui prima puntata è andata in onda il 22 ottobre 1958 ha visto la regia di Falqui, storico autore e regista del varietà televisivo, la firma di Garinei e Giovannini e la conduzione di Renato Tagliani insieme a Ugo Tognazzi, Walter Chiari ed Enza Soldi. Poi col passare degli anni si sono avvicendati diversi autori come Terzoli, Verde, Castellano e Pipolo, vari registi come Siena, Macchi, Molinari e Turchetti così come molti conduttori. Basti pensare a Sandra Mondaini, Dario Fo (quell’anno anche autore) e Franca Rame, Corrado, Raimondo Vianello, Jonny Dorelli fino ad arrivare a nomi di punta come quelli di Raffaella Carrà e Mina.

Il programma era come sempre costituito da una gara fra cantanti in cui i 48 concorrenti eseguono una canzone di repertorio scelta dalla commissione costituita dal regista, dal maestro Canfora e dal direttore dell’Orchestra Rai Guido Sacerdote e da cinque funzionari televisivi. I 12 finalisti dovevano proporre poi un inedito.

Quell’edizione però non fu esente da polemiche: Claudio Villa protestò proprio contro la scelta di inserire nel programma Mina non ritenendo giusto che una loro collega ripeta i ritornelli delle canzoni in gara. Verrà dunque abolito il medley di Mina, viene ridotto il numero di cantanti e stranieri e aumentata la retribuzione per i cantanti.

A Mina spettava la sigla finale “Vorrei che fosse amore” che, durante ogni puntata, aveva modo di ritagliarsi uno spazio per cantare alcune canzoni che verranno inserite nell’album “Canzonissima ‘68” che verrà pubblicato poco dopo la trasmissione. I brani più significativi erano la versione de “La voce del silenzio” e di “Deborah” e l’inedito “E sono ancora qui”, brano introvabile in altre raccolte. Nel lato a era anche presente la famosissima “Zum zum zum”, sigla di apertura del programma.