UNA TV FA – Il mercatino della TV | Quanti sono i fagioli? #ProntoRaffaella e l’interazione con il pubblico al telefono

Nuovo appuntamento amarcord di “una TV fa”ogni martedì spulceremo idealmente tra le bancarelle del “mercatino vintage” di cheTVfa alla ricerca di oggetti, ricordi, fotografie e frammenti di memoria che diventeranno il pretesto per raccontare i programmi televisivi più amati.

Guardate un po’ cosa abbiamo trovato questa settimana, rovistando tra i vari cimeli esposti nel “Mercatino della TV”

Questi preziosi reperti ci portano ad omaggiare un personaggio amatissimo del piccolo schermo che ha rappresentato e rappresenta tuttora la televisione nella sua interezza. Parliamo di Raffaella Carrà, donna di spettacolo e televisione a tutto tondo: ballerina, cantante, intrattenitrice e conduttrice.

Quello di cui andremo a parlare oggi è sicuramente uno dei suoi programmi più famosi e anche tra i più longevi con ben 150 puntate che portava la firma di Gianni Boncompagni ma soprattutto la voce, il volto e il nome della Carrà.

Pronto, Raffaella? era stato pensato per strappare i telespettatori a Canale 5 in una fascia oraria allora prediletta dalla concorrenza visto che Mamma Rai non aveva ancora previsto trasmissioni che riguardassero anche la mattina. L’allora direttore di Rai 1, Emanuele Milano, oltre ad optare per un format coinvolgente, scelse di puntare su un volto magnetico, in questo caso quello della showgirl bolognese.

Il programma riuscì nel suo intento arrivando a toccare punte di oltre 9 milioni di telespettatori. Il motivo del successo? L’interazione con il pubblico in diretta attraverso vari giochi telefonici alcuni più semplici, altri più complicati, ma certamente alla portata di tutti. Bastava alzare il telefono e provare a vincere cifre considerevoli e di chiamate ne arrivavano a bizzeffe soprattutto per l’iconico gioco del “Quanti sono?”.

https://youtu.be/tRZ5y9seiLA

Ed è proprio un elemento di questo gioco che abbiamo scovato tra le file del mercatino della TV: l’iconico vaso di vetro nel quale erano contenuti lenticchie, bottoni, fermagli, chicchi di riso, fischietti e soprattutto i famigerati fagioli dei quali bisognava indovinare il numero. Un gioco forse impossibile da risolvere ma che ogni puntata riscuoteva un enorme successo.

Oltre ai giochi, la trasmissione, per essere completa, comprendeva momenti musicali e balletti curati da Sergio Japino, compagno della Carrà: celebri sono infatti le sigle delle sue due edizioni “Fatalità” e “Que dolor”.

Non mancavano anche momenti più seri come le interviste sia a personaggi comuni, ma anche a personaggi famosi. Della prima categoria bisogna citare un caso su tutti: una madre ha confessato in diretta che sua figlia, affetta da disfunzioni linguistiche, mentre guardava il programma, è riuscita a dire “Raffaella, ti amo!”. Parlando invece della seconda categoria bisogna invece sottolineare un primato: è stato l’unico programma ad ospitare Madre Teresa di Calcutta.

Successivamente, il format del programma è stato ripreso anche da trasmissioni che sono attualmente in onda come ad esempio “I Fatti Vostri” che è attualmente curato e condotto da Giancarlo Magalli, all’epoca tra gli autori di “Pronto, Raffaella?”

Si chiude così anche questo terzo appuntamento che ci ha permesso di ricordare uno dei principali programmi che ha saputo fondere il personaggio famoso con il popolo e far diventare il primo tramite e rappresentante del secondo in maniera leggera, ma allo stesso tempo coinvolgente. Vi invitiamo, qualora lo vogliate, a postare e condividere anche voi oggetti, ricordi, fotografie e frammenti di memoria che vi legano a questa trasmissione.