una TV fa… “Colpo d’occhio” di Max Giusti (2011)

La memoria ci riporta oggi a “Colpo d’occhio – L’apparenza inganna”, l’avvincente game show condotto da Max Giusti andato in onda, come test estivo, nell’access prime time di Rai 1 dal 21 agosto al 10 settembre 2011.

Tratto dal format “Odd One In” e forte del successo riscosso in Gran Bretagna su ITV1, in quella fine estate anche sugli schermi italiani è approdato questo programma prodotto da Endemol basato su spirito di osservazione, sesto senso e un po’ di fortuna.

Protagoniste di ogni puntata erano due coppie di concorrenti formate da parenti, amici, marito e moglie o fidanzati a cui venivano presentati, round dopo round, alcuni “quadri”, ovvero una serie di gruppi di persone, animali e oggetti. Un solo elemento del gruppo, però, rappresentava quella categoria oppure aveva la caratteristica indicata all’inizio di ogni manche, dal conduttore.

Riuscire ad individuare l’elemento corretto non era per nulla facile. Dopo un breve consulto, le due coppie dovevano dare una risposta. Le varie puntate hanno dimostrato che non era affatto detto che la risposta giusta fosse la più semplice o la più ovvia perché ovviamente le apparenze spesso ingannano, come recitava il sottotitolo. Per questo motivo i concorrenti, per cercare di individuare l’elemento esatto, dovevano fare affidamento sul proprio intuito, avere il giusto colpo d’occhio e, magari, anche un pizzico di fortuna.

Più precisamente, ogni coppia aveva a disposizione un montepremi iniziale di 200.000 euro che doveva difendere round dopo round: ad ogni risposta sbagliata, infatti, il montepremi veniva decurtato di un certo ammontare, le cosiddette penalità (ad esempio – 20.000 euro, – 30.000 euro e – 40.000 euro nella prima manche). Nel caso si rispondeva correttamente, invece, il montepremi restava intatto.

Solo la coppia con il montepremi più alto poteva accedere al round finale in cui i due concorrenti giocavano separatamente, con due quadri differenti: solo se entrambi riuscivano a dare la risposta corretta potevano portare a casa il montepremi difeso prima della manche finale. Se invece soltanto uno dei due indovinava il quadro vincevano il 10% del montepremi accumulato