Nuovo appuntamento con la rubrica Amarcord del nostro blog dedicata ai programmi di ieri con i quali ricostruire una cronistoria della nostra televisione. Ogni martedì vogliamo infatti viaggiare idealmente attraverso quei titoli cult che sono rimasti nell’immaginario collettivo. Il nostro percorso a ritroso nel tempo ha avuto inizio dal genere popolarissimo del quiz, partendo dal padre di tutti i giochi a premi, ovvero il “Rischiatutto” di Mike Bongiorno fino a “Zero e Lode!” di Alessandro Greco.
La memoria ci riporta oggi a “Boom!”, il game show più “esplosivo” della tv andato in onda nell’access prime time di Nove dal 29 agosto 2016 al 3 maggio 2019 con la conduzione di Max Giusti.
Basato sul format israeliano creato da Keshet Broadcasting e Ido Rosemblum e distribuito da Keshet International, nel programma partecipavano due squadre, composte ciascuna da quattro persone (parenti, amici, colleghi), ognuna rappresentata da un capitano che non può essere eliminato. Il gioco era articolato in tre round per un jackpot da capogiro, tra bombe da disinnescare, cavi da tagliare e countdown che scorrevano inesorabili in un crescendo di tensione e adrenalina.
https://youtu.be/Yad8g-eUX6I
Nel primo round, i concorrenti di ogni squadra, dotati di tronchesi e occhiali protettivi, dovevano cercare di “disinnescare” quattro bombe nere – che corrispondevano ad altrettante domande a scelta multipla – tagliando i fili collegati alle risposte sbagliate e lasciando intatto quello che corrispondeva alla risposta esatta. Se tagliavano il cavo della risposta esatta (e nella quarta bomba, la “Bomba doppio boom”, il rischio raddoppiava perché c’erano due cavi che corrisponderanno a due risposte esatte), la bomba esplodeva e l’intera squadra veniva colpita da un’ondata di colore. In questo primo round, per ogni bomba disinnescata la squadra si aggiudicava il montepremi associato alla domanda, mentre per ogni risposta sbagliata, uno dei componenti della squadra veniva eliminato.
Nel secondo round, con la bomba color argento, i componenti di ciascuna squadra rimasti in gioco dovevano riuscire a rispondere in 2 minuti al maggior numero di domande possibile: ogni risposta corretta faceva crescere il montepremi, ogni risposta sbagliata lo decurtava. La squadra che, al termine dei primi due round, aveva accumulato il montepremi più alto, diventava campione e accedeva al terzo e ultimo round con la bomba d’oro.
Per vincere il jackpot in palio (che cresceva di puntata in puntata), i componenti della squadra rimasti in gioco dovevano rispondere correttamente, in 3 minuti, alle 15 domande aperte – senza delle opzioni di risposta – delle 15 bombe che componevano la bomba d’oro. Se riuscivano a rispondere a 10 domande, vincevano invece solo il montepremi accumulato in puntata.
Inizialmente, Boom! era stato preso in considerazione da Mediaset, intenzionata a programmarlo durante il preserale estivo di Canale 5 per alternarlo ad Avanti un altro! e Caduta libera, ma alla fine il format venne acquistato da Discovery Italia che ne produsse ben 5 edizioni per un totale di 460 puntate.
La prima stagione venne registrata presso gli studi di Antena 3 di Barcellona dove viene realizzata la versione spagnola del game. A partire dalla seconda stagione, invece, il quiz venne realizzato in Italia, negli studi Litometalli di Milano.