Tutta colpa della fata Morgana, in prima serata su Rai 1 il secondo titolo del ciclo Purché finisca bene

Il sogno di Gabriella si è appena infranto. Insieme alla sua amica Anna, voleva aprire la prima spadara a gestione femminile di Scilla, ma un imprenditore di Milano le ha rovinato i piani, comprando la casa diroccata dove avrebbe dovuto sorgere l’attività. Il guastafeste si chiama Claudio, self-made man grondante ottimismo e idee “smart”, uno che al posto della spadara ha pensato di costruire un eco-resort. Destino vuole che Claudio si rivolga a Gabriella. L’hotel sorgerà sulle ceneri della Casa del violinista, un luogo considerato maledetto dagli abitanti del borgo. Per dissuadere Claudio, Gabriella farà diventare reali le dicerie e, con l’aiuto di Anna, saboterà i lavori approfittando del fatto che il marito dell’amica, Pasquale, capocantiere del progetto, è un fifone suggestionabile. Iniziano con incantesimi che appaiono da un giorno all’altro sui muri intensificando via via i finti “fenomeni paranormali” fino alla misteriosa evocazione del fantasma del violinista pazzo, nient’altro che Gabriella abilmente travestita. Gli scillesi sono terrorizzati e i lavori subiscono una battuta d’arresto. Claudio, disperato, cerca l’appoggio di Gabriella che inizia ad avere i primi sensi di colpa. E forse il loro progetto di vita non è poi così diverso.

Scritto da Marta Storti, Ilaria Storti, Carlo Mazzotta. Con Nicole Grimaudo, Davide Jacopini, Tecla Insolia, Corrado Fortuna, Claudia Potenza. Regia di Matteo Oleotto. Prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction.