TELE… DICO | #GFVip, lo strano caso del ventesimo anno: è tutta finzione o in quest’edizione c’è qualcosa in più di vero?

Giorno 86 per i coinquilini della casa più spiata d’Italia e, paradossalmente, invece di dire che siamo alla fine, siamo solo a metà dell’edizione che, come lo stesso Alfonso Signorini ha ribadito due puntate fa, sarà classificata come la più lunga di sempre. Il prolungamento inatteso ha fatto sì che due volti forti come Francesco Oppini ed Elisabetta Gregoraci abbiano abbandonato il programma alla scadenza dei termini del contratto firmato a settembre che prevedeva appunto una permanenza fino ai primi giorni di dicembre. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, però, ha convinto Mediaset che il reality di Canale 5 sarebbe potuto essere un programma sicuro sia dal punto di vista sanitario che in termini di palinsesto e share.

Fin dalla prossima puntata inizieranno ad entrare nuovi “vipponi” che rimpolperanno il gruppo formato da coloro che a breve festeggeranno il loro centesimo giorno nella casa e anche da quelli che hanno iniziato da poco il loro percorso.

Anche l’edizione conclusasi lo scorso 8 aprile con la vittoria di Paola di Benedetto è stata colpita in pieno dall’emergenza Coronavirus: per Alfonso Signorini e il gruppo autoriale è stata dunque una ripartenza segnata ancor di più dall’intenzione di intrattenere e far compagnia il più possibile ai telespettatori. Ma c’è un ma.

Da un punto di vista sociologico, il Grande Fratello è nato come esperimento sociale, come una trasmissione in cui un gruppo di sconosciuti costretti a vivere insieme e che con il tempo sarebbe stato vittima del vortice dell’annullamento del tempo, dello spazio, della cognizione di essere in televisione. In un meccanismo fatto di nomination, scontri, incontri e confessioni, in ogni edizione, i concorrenti diventano quelli che rappresentano ogni sfaccettatura delle dinamiche della società del momento. Si è pensato che questo non potesse accadere allo stesso modo con lo spin off che oramai dura già da cinque edizioni dedicato ai VIP e invece, anno dopo anno, cast dopo cast, ci si è in parte ricreduti.

Si cercheranno perciò di spiegare i motivi per cui soprattutto quest’edizione sia particolare e, soprattutto, sia forse più emozionante delle altre, motivo per il quale l’ha portata a diventare, share a parte, una delle trasmissioni simbolo di questo 2020.

Iniziamo col dire che l’amore è stato sicuramente uno dei protagonisti anche di quest’edizione. Un amore in tante forme (amicizia speciale, omoaffettività, storie combinate) che ha fatto discutere, ma che allo stesso tempo ha coinvolto i telespettatori: dal rapporto tra Pierpaolo Pretelli ed Elisabetta Gregoraci che finalmente abbiamo visto non essere soltanto la “Signora Briatore” fino al rapporto contorto e sofferto di Rosalinda Cannavò con Massimiliano Morra che ha tirato fuori dal passato di entrambi mostri diversi per ciascuno, ma comuni a tanti telespettatori e tante telespettatrici. È stato un amore quello vissuto nella casa non finalizzato alla copertina, alla love story da reality appunto, ma un sentimento che ha fatto sì che si parlasse di altri temi. Finalmente direi. Importanti sono stati il rapporto tra Tommaso Zorzi e Francesco Oppini ed anche quello tra Rosalinda Cannavò e Dayane Mello, ciascuno a proprio modo. La prima coppia sarà sicuramente quella che rimarrà nel cuore di chi ha seguito il reality: due ragazzi che, in un 2020 ancora pieno di preconcetti, hanno saputo dimostrare come i sentimenti, quelli veri, puri e senza necessariamente un nome, abbiano il diritto di esistere e superare le convenzioni.

È stato il Grande Fratello di quattro donne che ancora hanno voluto lasciare il loro segno: Patrizia de Blanck, Matilde Brandi, Stefania Orlando e Maria Teresa Ruta. Sebbene si pensasse inizialmente che sul podio ci fosse già la Contessa che si è comunque dimostrata una donna fragile e una “nonna amorevole”, maggiore attenzione bisognerebbe porla su due figure che stanno dando forma a questo Grande Fratello: Maria Teresa Ruta che ha avuto il coraggio di mettersi a nudo, di parlare del suo rapporto con i figli, del suo sentirsi imperfetta come madre, di ammettere i propri errori ma di rivendicare con orgoglio le proprie scelte e poi Stefania Orlando, una donna che è Donna anche senza essere madre, una donna che si è dimostrata perfetta protagonista del gioco ma allo stesso tempo una persona che non ha giocato, che sono due cose ben diverse.

È stata l’edizione dei singoli, delle coppie, dei gruppetti, un’edizione che forse avremmo voluto vedere prima, un’edizione che ci ha mostrato e ci sta mostrando volti che potrebbero fare laTV del domani come Tommaso Zorzi e che ci ha mostrato anche il valore dei “figli o parenti di” (Guenda Goria, Francesco Oppini, Enock Barwuah) che si sono “riscattati” mostrando il loro carattere e il loro potenziale.

Emozioni forse è la parola con cui si può riassumere questa prima parte del Grande Fratello Vip 5. Ovviamente, ci sono stati dei momenti evitabili come in tutti i programmi, ma allo stesso tempo sono stati offerti momenti di bella televisione che hanno smosso anche l’animo e i sentimenti dei tanti telespettatori. Ora il grande dubbio: riusciranno i nostri eroi a farci emozionare ancora per un mese e mezzo? Sarebbe stato meglio finirla qui per tutti oppure ancora tante forti storie dovremmo conoscere?

Quello che è certo è che forse chi ha sempre definito il reality come uno dei generi più trash che esistano nel mondo della televisione, guardando questa edizione del Grande Fratello, dai più giudicato come il re del trash, del malcostume, l’abominio per l’intelletto umano, senza ipocrisia dovrebbe ammettere che non è tutta finzione, che qualcosa di vero c’è sempre, perché gli occhi e il cuore delle persone non ce la fanno a mentire. Mai.