Serie A e non solo: come cambia il panorama del calcio in TV per il prossimo triennio tra new entry e riconferme

Gli appassionati di calcio ormai lo sanno: ogni tre anni ci potrebbe essere la necessità di attivare un nuovo abbonamento per vedere le partite della propria squadra del cuore. Quest’anno in particolare, la visione del calcio in Italia vedrà diversi cambiamenti, proprio a seguito dell’assegnazione dei diritti televisivi, capitolo chiuso nei giorni scorsi con l’assegnazione del bando per la Serie A.

SERIE A

Il campionato italiano più seguito è sempre stato oggetto di disputa tra i broadcaster che ogni tre anni sono chiamati a presentare le proprie offerte per ottenere i diritti alla trasmissione delle partite. Vista la prossima scadenza, la Lega Serie A è stata chiamata a valutare le proposte delle singole aziende per il triennio 2021-2024.

La decisione finale è arrivata proprio nei giorni scorsi quando i club, dopo diversi rinvii dovuti al mancato raggiungimento della maggioranza, hanno votato con 16 voti a favore l’offerta di DAZN. La piattaforma, entrata nel mercato italiano 3 anni fa, trasmetterà in esclusiva 7 delle 10 partite previste per ogni giornata di Serie A. L’offerta, pari a 973 milioni di euro, ha battuto quella della concorrenza, Sky, che aveva messo sul piatto “solo” 730 milioni.

L’azienda di Milano Santa Giulia perde quindi un suo importantissimo asset, primaria fonte di abbonati. Se venisse accettata la proposta di Sky infatti, la società dovrebbe accontentarsi di ospitare 3 partite in co-esclusiva (vale a dire che sarebbero trasmesse anche su DAZN). Entro domani, lunedì 29 aprile, la Lega Serie A si esprimerà in merito all’offerta di Sky per la co-esclusiva (70 milioni) e dovrà decidere se assegnare i diritti al broadcaster milanese o trovare un’altra soluzione.

Da settembre il calcio cambierà letteralmente casa. Il binomio Seria A-Sky, almeno per i prossimi 3 anni, non esisterà più e cambierà anche il modo nel quale fruire le partite. Addio satellite, benvenuta fibra. Quasi un salto nel vuoto. Perché se è vero che la digitalizzazione e l’ampliamento della infrastrutture per la distribuzione di internet ad altissima velocità proseguono rapidamente, è anche vero che alcune zone d’Italia, in particolare quelle con minore densità di popolazione, rischiano di rimanere tagliate fuori. E la pandemia da Coronavirus che stiamo tutt’ora vivendo ha dimostrato come alcune parti del nostro paese siano tecnologicamente più arretrate rispetto ad altre. Insomma, chi con Sky riusciva a guardare le partite in altissima definizione (4K HDR) indipendentemente dalla connessione, probabilmente ora dovrà accontentarsi dell’HD se non di qualità inferiori. E questo i team calcistici lo sanno bene.

Proprio con lo scopo di dare maggiori garanzie alle squadre sull’effettiva qualità della trasmissione ed evitare quello che accadde al debutto della propria piattaforma in Italia, DAZN, si sarebbe alleato con TIM, principale operatore di fibra ottica nel paese, per poter offrire una buona connettività e includere sulla piattaforma TIM Vision la propria applicazione. Questa partnership tra le due aziende però sarebbe al centro delle accuse di Sky che, intenzionata a fare ricorso a seguito dell’assegnazione, secondo quanto indicato da Il Sole 24 Ore, denuncia come la partecipazione di TIM all’offerta sia arrivata solo successivamente alla scadenza prevista per la presentazione delle proposte e quindi differirebbe da quella iniziale che invece vedeva DAZN in solitaria.

Se venisse data ragione alla multinazionale di Comcast, si potrebbe dover ripetere da capo l’intero processo da poco concluso.

 

CHAMPIONS LEAGUE

I player in gara per un dei più importanti campionati europei, quest’anno sono 3. Oltre a Sky, che trasmetterà 121 partite su 137, scende in campo anche Amazon che tramite Prime Video trasmetterà 16 partite in esclusiva.

Non manca ovviamente l’altro player della Champions, Mediaset, che per il prossimo triennio non solo trasmetterà in chiaro le migliori partite del martedì (16) e la finale, ma attraverso una nuova piattaforma streaming pay (il cui nome sarebbe Mediaset Play Infinity) trasmetterà le restanti 104 facendo di fatto concorrenza a Sky.

 

EUROPA LEAGUE

Anche nel caso dell’Europa League la società principale resta Sky che si è aggiudicata i diritti per trasmettere tutte le 282 partite a stagione sui propri canali (e probabilmente anche su TV8). Come riporta il Sole 24 Ore però, Sky potrebbe non avere l’esclusiva in quanto, a seguito della sentenza dell’Antitrust dello scorso anno che vieta a Sky l’esclusiva in streaming di alcuni prodotti tra cui il calcio, potrebbe scendere in campo anche DAZN, ipotesi tuttavia non confermata dall’azienda.

Rimane invece nelle mani della controllata di Comcast la nuova Uefa Europa Conference League, mentre la SuperCoppa Europea andrà in streaming su Amazon Prime Video.

 

SERIE B

In esclusiva a DAZN fino alla fine della stagione in corso, non è ancora stato assegnato il bando per i prossimi anni e, sempre secondo il Sole 24 Ore, anche in questo caso tra i broadcaster pronti a contendersi i diritti ci saranno sia l’attuale detentore che Sky.

 

Ricapitolando:

  • Serie A: 7 partite in esclusiva su DAZN + 3 partite sia su DAZN che su un secondo broadcaster (probabilmente Sky)
  • Serie B: diritti non ancora assegnati
  • Champions League:
    • Mediaset: 17 partite in chiaro su Canale 5 + 104 partite in streaming pay
    • Sky: 121 partite (stesse di Mediaset) su 137
    • Amazon: 16 partite in esclusiva
  • Europe League: 282 partite in esclusiva su Sky
  • Nuova Europa Conference League: in esclusiva su Sky
  • SuperCoppa Europea: in esclusiva su Amazon