Sabrina Ferilli: “Che responsabilità! Con Svegliati Amore Mio cerchiamo di fare rumore su una vicenda contemporanea”

Dopo il successo de “L’amore strappato“, da domani sera, mercoledì 24 marzo, Sabrina Ferilli ritorna su Canale 5 con “Svegliati amore mio”, la nuova serie con Ettore Bassi e Francesco Arca diretta da Simona Izzo e Ricky Tognazzi.

“Cerchiamo di fare rumore su una vicenda contemporanea, che interessa tante comunità che vivono e respirano l’inquinamento causato dalla acciaierie. Questa storia accende una luce su una situazione complessa, con la straziante problematica di dover scegliere tra salute e lavoro“.

Intervistata dal settimanale TV Sorrisi e Canzoni, l’attrice utilizza queste parole per presentare questa nuova storia di forte impatto: “È un film che unisce tante famiglie che vivono questo problema. Basta vedere l’incidenza della leucemia sui ragazzini che vivono vicini a queste fabbriche. Nanà è una mamma in un nucleo familiare composto da tre persone: lei, il marito Sergio, operaio nella vicina acciaieria, e la figlia Sara, dodicenne. Una famiglia semplice e una vita normale. Ma quando la piccola Sara si ammala di leucemia, dopo un primo momento di buio e dolore Nanà decide di reagire e di cominciare una battaglia contro “il mostro”, l’acciaieria che ritiene responsabile della malattia. E a poco a poco riesce a coinvolgere tutta la comunità. È una storia di amore verso se stessi, verso la propria famiglia e verso la propria comunità. È sempre l’amore che salva la vita delle persone”.

Progetti di questo tipo rappresentano per lei “sempre una responsabilità, un salto nel vuoto. Penso: ‘Alla gente interesserà?’. L’ardire civile è qualcosa di personale, che non tutti hanno. Spesso fare delle commedie, o cose più facili, a livello artistico può garantire qualcosa di più. Ma ognuno fa secondo la propria coscienza. Io poi sul lavoro sono secchionissima. Una vera schiacciasassi…”.

Per la Ferilli questa è l’ennesima tappa di una lunga carriera ripercorsa durante l’intervista, vissuta con la stessa anima di oggi, con lo stesso carattere e con la stessa personalità che l’ha portata a definirsi la persona più normale che abbia mai conosciuto. Tra i suoi punti di riferimento lavorativi ci sono Pietro Garinei, Paolo Virzì, Giorgio Capitani e Neri Parenti che l’ha fatta conoscere la vasto pubblico.

Guardando al futuro l’attrice è risoluta: “Io faccio una cosa alla volta e cerco di farla al meglio. Ora c’è un bellissimo progetto teatrale su cui sto lavorando”. Certo è che oggi affronta tutto quello che le si pone davanti con la consapevolezza di avere un punto di vista diverso con cui guardare le cose rispetto a quello degli esordi: “In fondo siamo esseri umani capaci di girare a 360 gradi intorno a noi stessi. Basta guardarci intorno e avere la voglia di farlo”.