#Rai, nel CdA dell’11 novembre in arrivo una tornata di nomine su reti, super direzioni e tg

“Al settimo piano di Viale Mazzini è arrivato il messaggio. L’amministratore delegato Fabrizio Salini torna sui suoi passi e annuncia una tornata di nomine che coinvolgerà non solo le reti ma anche i telegiornali”. E’ un articolo di quest’oggi del quotidiano La Repubblica a firma Goffredo De Marchis ad annunciare un imminente rimpasto che coinvolgerà quasi la totalità degli attuali vertici Rai.

Un possibile cambio coinvolgerà il Tg1 attualmente gridato dal grillino Giuseppe Carboni e sulla cui sostituzione le motivazioni politiche saranno in qualche modo giustificate dalle difficoltà negli ascolti. “Il Pd vuole che si cambi rotta. Dovrà fare i conti con il Movimento, che potrebbe anche accettare l’idea di operare un cambio. Il punto è con chi”.

Alla poltrona di Carboni, come interni del Tg1, ambiscono Francesco Giorgino e Franco Di Mare. Il primo ha buoni rapporti con i grillini, ma viene dal centrodestra. Non è un nome di garanzia per il Pd. Non sarebbe affatto la svolta auspicata dal Nazareno. Su Di Mare non ci sono veti. Si sta muovendo anche l’ex presidente della Rai Monica Maggioni. Ma il nome forte resta quello di Antonio Di Bella, oggi direttore di Rainews24. È un interno, conosce il mestiere e le dinamiche dei corridoi che tornerebbero utili in una redazione abbastanza spaccata. È gradito ai dem, ha rapporti buoni con i 5Stelle.

Un’altra partita si giocherà invece sulle reti sulle quali “inizia il rebus degli incroci”. A questo proposito, La Repubblica rivela che:

Salini vorrebbe promuovere a Rai1 Stefano Coletta, vicino al Pd, scalzando Teresa De Santis in quota leghista. Può Di Maio accettare che l’intera Rai1 sia in mano a Zingaretti? Per salvare il suo fiore all’occhiello Salini vorrebbe portare in Cda anche le nomine delle divisioni previste dal piano industriale. Macro direzioni sui generi (Intrattenimento, Approfondimento, Informazione, Daytime, Primetime). Gli incroci aumentano, i guai pure. Chi vorrà fare il direttore di rete avendo un dirigente sopra? Si potrebbe allora avere la stessa persona per due poltrone: per esempio Coletta a Rai1 e Intrattenimento, o l’ex direttore generale Mario Orfeo a Rai3 e Approfondimento. In questo momento le certezze sono la conferma di Gennaro Sangiuliano al Tg2 e il ritorno di Antonio Marano a Rai2 al posto di Carlo Freccero che porta a compimento il suo mandato. Oltre ad Alessandro Casarin, direttore delle Testate regionali. Il resto è tutto in ballo: RaiSport (per cui è in pole Andrea Vianello), il Tg3, i Giornali radio. Ma gli occhi sono tutti puntati sul Tg1. La caccia si concentra su quella poltrona. Da cui dipendono tutte le altre.