Dopo mesi di silenzio televisivo torna Pierluigi Diaco, con un nuovo programma, nella seconda serata di Rai 2.
Il conduttore è stato protagonista delle ultime due estati della prima rete con la sua trasmissione Io e te: due anni pieni di critiche e pregiudizi, sin dalla vigilia, e soprattutto la scorsa estate, per i suoi modi, spesso non molto simpatici, di porsi e rivolgersi ai suoi ospiti e al suo pubblico.
Lo scorso anno Diaco si era conquistato anche la seconda serata del sabato di Rai1, direzione De Santis, con la versione notturna del suo talk, non riconfermato dall’attuale direttore Stefano Coletta. Ed ecco che per Diaco si sono aperte le porte della rete di Ludovico Di Meo, ma lui non la viva come una retrocessione: “penso che nella fluidità di questo mestiere il nostro compito sia stare sul mercato in relazione ai progetti che vengono presentati. I programmi sono legati ai progetti editoriali delle reti e questo programma — intimo e notturno — si sposa meglio con la sperimentazione della seconda serata di Rai2“
Ti sento, questo è il titolo del nuovo programma, in onda per sette settimane, nella seconda serata del martedì, dal 12 gennaio. In un’intervista a Renato Franco per Il corriere della sera, così presenta il nuovo progetto:
«In un mondo che ruota spesso e ostinatamente intorno all’immagine e al culto di sé, mi piaceva l’idea di lavorare sull’evocazione di suoni e rumori che potessero accendere il mondo interiore del mio ospite. L’udito è il primo senso che sviluppiamo già nella pancia della nostra mamma. Attraverso l’ascolto di 10 frammenti sonori indago il modo di sentire e di percepire il mondo da parte di chi intervisto: la voce di un familiare, un breve estratto da un tg o da un programma d’epoca, un rumore della quotidianità… È un modo per rivivere squarci di memoria personale e collettiva».
Sette interviste per sette puntate, fino a fine febbraio. Tra gli ospiti con cui dialogherà, in quelli che definisce incontri senza filtri e senza nulla di preparato, due donne dal forte carattere e dalla spiccata personalità: Amanda Lear e Miss Keta.
«Mi piace una tv distesa, dilatata, anche imprevedibile, dove chi conduce non pensa alla domanda successiva ma ascolta la risposta alla domanda precedente. Ti sento è figlio della mia esperienza quasi trentennale con la radio, sarà un modo di intervistare improvvisato, empatico, senza accordi preventivi come era anche nell’ossatura delle interviste di Io e te, il programma che ho condotto su Rai1. La scenografia vuole evocare un luogo senza tempo, quasi un rifugio, uno spazio non ben definito, dove i fronzoli vengono meno e il confronto con l’ospite diventa il più naturale e intimo possibile».