Non solo serie TV, ma anche matrimoni combinati: arriva su #Netflix il discusso reality #IndianMatchmaking

Si chiama “Indian Matchmaking” il reality disponibile su Netflix che sta scatenando un vero e proprio dibattito televisivo, sociale e politico non solo in India, dove sono girate le 8 puntate in cui un’intermediaria matrimoniale si occupa di cercare il partner ideale per single di origine indiana, ma anche negli altri Paesi dove il matrimonio combinato fa ancora parte della tradizione predominante.

La comunità indiana ha infatti storto il naso guardando la serie perché il racconto non può che far risaltare una società ancora molto classista e sessista, soprattutto in riferimento al tema del percorso di ricerca e di scelta degli sposi, in cui compaiono non solo le famiglie dei giovani protagonisti, con un ruolo finale decisivo, ma anche astrologi e life coach.

Della serie viene criticato soprattutto il modo con cui si descrive la figura della donna, a cui molto spesso viene detto di doversi adattare alla famiglia del futuro marito, dedicandosi inoltre interamente alla cura della casa, chiudendo in un cassetto sogni e prospettive di carriera.

La protagonista della serie è Sima Taparia, che intervista i single uomini e donne, accompagnandoli nell’opprimente percorso di scelta della loro “anima gemella” di cui indicano colore della pelle, professione e religione ideali, ma anche taglio degli occhi e perfino tipo di cognome in cui magari sia forte l’impronta indiana, sottolineando ancora una volta quanto il patriarcato regga in piedi società intere nel mondo.

L’autrice del reality, Smriti Mundhra, che vanta perfino una nomination agli Oscar nel 2020 per il miglior cortometraggio documentario, ha spiegato al Los Angeles Times di aver conosciuto molte persone che hanno una visione limitata sui matrimoni combinati, spesso scambiandoli per matrimoni forzati o con minorenni, tanto da stupirsi lei stessa di essere riuscita a girarlo fino alla fine, dichiarando: “È un miracolo che sia stato persino fatto”.

Molte delle storie si concludono con il fatidico “per sempre felici e contenti” ma è proprio l’illustre giornale americano a svelare i retroscena, ben poco romantici, a telecamere spente. Dagli sposi che non si sono più visti e sentiti, alle giovani donne che ammettono di aver “affrontato pressioni e tensioni”. C’è anche però chi, come Ganesan, uno dei protagonisti, ha solo parole esaltanti per questa esperienza: “ho conosciuto persone davvero meravigliose. Alla fine, le cose non hanno funzionato, ma sono grato per i ricordi che ho”.

Basterà il clamore su Twitter e qualche testimonianza entusiasta per una seconda stagione, qualche spin off o la rivisitazione del format in altri paesi?