Nomine Rai, i giorni decisivi per il cambio dei vertici tra veti, “cacciatori di teste” e… Mario Draghi

La partita delle nomine Rai prosegue inesorabile e, proprio in questi giorni – come ha rivelato il sito TPI.it – si stanno svolgendo i colloqui riservatissimi per le ambite poltrone di Presidente e Amministratore Delegato dell’azienda di Viale Mazzini.

All’indomani del caso Fedez e alle sollevazioni dei partiti al grado di “fuori la politica dal Servizio Pubblico” la linea del Governo è stata chiara: sì al cambio dei vertici, ma nei tempi previsti, ovvero alla scadenza di fine giugno. Deadline che, inevitabilmente, consentirà agli attuali direttori di rete di presentare, senza improvvisi stravolgimenti, i palinsesti della prossima stagione televisiva.

La prossima tappa del rinnovo del CdA passerà dall’elezione dei quattro consiglieri di nomina parlamentare e dal voto, da parte dei dipendenti, del proprio rappresentante. Passaggio che verrà effettuato entro il prossimo mese e, per il quale, sono pervenute ben 194 candidature. L’elenco è variegato: avvocati, commercialisti, professori di diritto e di economia, dirigenti d’azienda, giornalisti, consulenti editoriali, autori TV ed ex parlamentari. Tra i nomi di spicco ci sono quelli di Giovanni Minoli, Mauro Masi, Piero Vigorelli e “Pinuccio” di Striscia la Notizia.

Tornando, invece, ai due ruoli apicali dell’azienda, sembra che sia ormai pronta la tanto famigerata lista di nomi stilata dai “cacciatori di teste” di Egon Zendher che verrà sottoposta al Ministro dell’Economia Daniele Franco. Il Governo sembra intenzionato a garantire un’equa ripartizione tra uomini e donne, scegliendo personalmente nomi all’altezza (qualora le indicazioni dei partiti non si rivelassero tali), in grado soprattutto di riassestare i conti.

In corsa per il ruolo di Ad – come già vi avevamo dato conto – c’è Eleonora Andreatta, forte soprattutto del sostegno del PD di Enrico Letta. L’ex direttrice di Rai Fiction ora a Netflix, è infatti la figlia del suo mentore Beniamino e sorella del grande amico e consigliere Filippo. Come rivelato dal Corriere della Sera, il suo nome si è fortemente indebolito nelle ultime settimane, a causa del “veto insuperabile” della Lega (che punta sul responsabile dei palinsesti Marcello Ciannamea) e dell’opposizione della Commissione di Vigilanza Rai. Un nome interno che, invece, potrebbe essere gradito sia a destra che a sinistra è quello di Paolo Del Brocco, attuale Ad di Rai Cinema. Il M5S, dalla sua, gradirebbe un profilo come quello di Maria Pia Ammirati, attuale numero uno di Rai Fiction.

Guardando all’esterno, i nomi caldi sono quelli di Laura Cioli (Gedi, Sky e Rcs), Elisabetta Ripa (Open Fiber) e Carlo Nardello (Tim).

Ancor più complessa sarà la scelta del Presidente per il quale è necessaria una figura di garanzia. Questa potrebbe rispondere ai nomi di Ferruccio De Bortoli, Alberto Quadrio Curzio, Paola Severini Melograni, Susanna Agnes o Lucia Annunziata.

Una volta che il nuovo CdA sarà in carica si potrà poi ragionare sull’assai prevedibile rinnovo delle direzioni di rete con Stefano Coletta (Rai 1), Ludovico Di Meo (Rai 2) e Franco Di Mare (Rai 3) dati tutti in uscita.