Nascono le prime serie TV non di animazione, ispirate a videogiochi. In arrivo #Fallout e #TheLastOfUs

Si starebbe affermando una nuova tendenza nel panorama della serialità, come fotografa in maniera limpida Lorenzo Fantoni su La Stampa. Nei prossimi mesi dovrebbero arrivare ben due serie tv, una prodotta da HBO e l’altra da Amazon, che si ispirano direttamente alla narrazione videoludica di alcuni videogiochi di successo.

Potremmo dire che non è un qualcosa di completamente inedito, se si considera ad esempio il versante animazione, dove Pokemon rappresenta uno dei primi casi al riguardo. Se però ci si discosta dal genere animazione e si passa agli altri, il mondo della serialità televisiva non riesce a fornire altrettanti esempi, a differenza del cinema, che invece può elencare una lunga serie di produzioni ispirate ai videogame.

Eppure la possibilità di diluire e approfondire il racconto con un numero maggiore di episodi e andando almeno a raddoppiare, se non triplicare, il minutaggio complessivo, dovrebbero avvantaggiare il comparto televisivo, come sottolinea anche il giornalista del quotidiano diretto attualmente da Massimo Giannini:

“In realtà le serie tv hanno un vantaggio rispetto al cinema. I film tratti dai videogiochi non funzionano soprattutto per un motivo: i film tendono alla sintesi, perché il tempo a disposizione è poco. I videogiochi invece cuociono lenti, non meno di una decina di ore, per fare entrare in contatto pubblico e personaggi. Un tempo che permette al giocatore e al suo alter ego di creare legami profondi, spesso anche personali.[…] Una unione così intima è molto difficile da ottenere nello spazio di un film, ma molto più alla portata di una serie tv, che attraverso più stagioni è in grado di creare uno spazio condiviso in cui personaggio e spettatore possono legare.”

Questa probabilmente la riflessione fatta anche dai manger di HBO che hanno deciso di investire sulla produzione di Last of Us: la scrittura della serie distopica, definita da Fantoni “una miscela di The Walking Dead e La Strada di Cormac McCarthy con spruzzate di Io sono leggenda”, è affidata a Neil Druckmann, che da sempre cura il videogioco, e a Craig Mazin, ideatore di Chernobyl, che ha già collaborato con Johan Renck, regista dell’episodio pilota, nella serie trasmessa nelle scorse settimane su La7.

Come ha confermato indirettamente Mazin, inizialmente si era pensato a un lungometraggio, idea abbandonata perché disfunzionale rispetto alla storia da raccontare, quella di un viaggio fra i due protagonisti Joel ed Ellie, che si trasformerà ben presto in un’esperienza brutale e straziante:

Non puoi farne un film, dev’essere uno show televisivo. Ha bisogno di tempo. Riguarda lo sviluppo di una relazione durante un lungo viaggio, quindi deve essere una serie; è così che la vedo io. Fortunatamente, Neil (Druckmann, ndr) era d’accordo ed HBO ne era felice.”

Amazon Prime Video ha deciso invece di puntare sul videogioco Fallout per realizzare una serialità che verrà scritta dagli sceneggiatori della serie HBO Westworld, Jonathan Nolan e Lisa Joy. Lo scenario è quello post-atomico e risente indubbiamente di molte ispirazioni provenienti dagli anni al termine del Secondo Conflitto Mondiale. Ci si trova nel XXII secolo e anche qui siamo di fronte a un genere distopico: ben otto sono i capitoli della saga a disposizione degli sceneggiatori.

Al momento non è possibile, quindi, dire con certezza da dove si partirà, ma intanto ecco le prime parole di Nolan e Joy, rilasciate a Deadline:

Fallout è una delle più grandi serie di giochi di tutti i tempi. Ogni capitolo di questa storia follemente fantasiosa ci è costato innumerevoli ore che avremmo potuto trascorrere con la famiglia e gli amici. Siamo incredibilmente entusiasti di collaborare con Todd Howard (produttore esecutivo di Bethesda Game Studios, ndr) e il resto dei brillanti pazzi di Bethesda per dare vita a questo universo enorme, sovversivo e cupamente divertente con Amazon Studio.”

Secondo Fantoni il punto di forza di Fallout è nel fatto che manca un forte personaggio principale, quindi gli autori potranno svilupparne uno proprio senza correre il rischio di venir tacciati di scarsa aderenza alla fonte originale”. Intanto Amazon ha già fatto uscire un primo teaser della serie che sarà prodotta oltre che dagli Amazon Studios, da Kilter Films, in collaborazione con Bethesda Game Studios e Bethesda Softworks.