#MatildaDeAngelis è la seconda donna di #Sanremo2021. #Amadeus: “Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere”

Sanremo c’è e ci sarà. Prosegue la macchina lavorativa del 71esimo Festival della canzone italiana nonostante tutte le polemiche, da sempre miccia fondamentale per la kermesse.

E’ Amadeus tra le pagine del Corriere della sera a fare il punto della situazione e a rivelare il nome di una delle tante donne che lo affiancheranno sul palco. Tanti i toto nomi che, come sempre, circolano. Al momento l’ufficialità si ha solo per la cantante Elodie a cui ora si aggiunge l’attrice, sulla scala di rampo internazionale, protagonista della serie The Undoing con Nicole Kidman e Hugh Grant, conosciuta anche al pubblico di Rai1 per il brillante ruolo di Ambra nella fiction Tutto può succedere: Matilda De Angelis “Mi piace perché è una giovane attrice, spigliata, con una caratura già internazionale: sarà l’occasione per farla conoscere ancora di più”. 

Riguardo alle polemiche delle ultime ore sulla presenza del pubblico a Sanremo, nonostante i teatri siano chiusi ormai da quasi un anno, il direttore artistico fa chiarezza:

“Intanto chiarisco: da parte mia c’è grande sostegno a tutto il mondo dello spettacolo dove c’è gente disoccupata che non lavora da quasi un anno. Penso che con le dovute accortezze, i distanziamenti e i numeri ridotti, teatri e cinema dovrebbero riaprire. Nel caso di Sanremo però parliamo di uno studio televisivo, come succede per tanti altri programmi”.

Il pubblico ci sarà, ma sarà composto da figuranti, 380 persone che nel rispetto del Dpcm in vigore animeranno e daranno conforto agli artisti sul palco. Tutti distanziati in platea, la galleria resterà chiusa.

Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere. Io non mi metto a sindacare di protocolli sanitari e mi affido al giudizio di tecnici ed esperti. Su come si fa uno spettacolo invece penso di avere l’esperienza per sapere come si realizza uno show così importante“.

“Io sono sempre stato chiaro o Sanremo si fa in sicurezza — perché la salute viene al primo posto — oppure non si fa. Abbiamo l’esempio di Sanremo Giovani: è stato fatto in un teatro piccolo, con tanti cantanti e tecnici che si sono avvicendati sul palco. È andato tutto bene: non abbiamo avuto mezzo problema. Se il protocollo sanitario è preciso le cose si possono fare. Con Sanremo Giovani la Rai lo ha dimostrato”.

Mai presa in considerazione l’idea di posticipare il festival nei mesi successivi Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar. E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso. Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022″. 

Inevitabilmente la città di Sanremo sarà blindata e costantemente monitorata. Verranno meno gli eventi esterni e i conseguenti grandi sponsor che ogni anno garantiscono milioni di entrate, anche se si stanno studiando soluzioni alternative. Fondamentale sarà il ruolo, come sempre, dei giornalisti, presenti ma ridotti “«Una rappresentanza di giornali, web e radio è fondamentale, in sicurezza, con protocollo e tamponi. Tra l’altro la stampa nella serata di venerdì vota, quindi i giornalisti ci devono essere

Tra le poche certezze di questo festival resta la presenza dell’amico Fiorello“Ci sentiamo tutti i giorni, sta preparando cose molto belle, il pubblico sarà felice di trascorrere cinque serate in serenità: la gente ha bisogno di intrattenimento in un periodo psicologico molto difficile”.