#MarcoLiorni racconta la sua carriera tra successi e difficoltà: “Mai arrendersi nei momenti bui”

Intervistato da Daniela Lanni de La Stampa, il conduttore simbolo del sabato pomeriggio di Rai 1, Marco Liorni, torna a raccontarsi ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera e come sia nata la passione per la televisione.

“Intorno ai 13 anni saltavo la scuola per andare a vedere gli studi delle tv private e della Rai. Una volta ho anche finto di essere il nipote di Lattuada per entrare allo studio 9 dove lui stava lavorando. A casa creavo scenografie con i Lego, mentre d’estate giravo con un registratore e intervistavo la gente per una radio immaginaria.”

Una passione quella di Liorni che fortunatamente non fu osteggiata dai suoi genitori che, nonostante le difficoltà, capirono quanto fosse importante per lui realizzare i suoi sogni in questo mondo che all’inizio lo fece sudare tanto:

“Ho iniziato nelle realtà locali e non riuscivo a portare a casa sempre lo stipendio. Quando mi si presentò l’opportunità di Verissimo, su Canale 5, mio padre era dubbioso perché dovevo trasferirmi a Milano con un contratto a termine e avevo già un figlio da un anno. Ma mi disse “vai, un piatto di minestra qui non ti mancherà mai“. Era quello che in quel momento mi serviva sentirmi dire.”

Con Verissimo e con il Grande Fratello salì sulla cresta dell’onda, anche se non sono mancati i momenti bui, come il 2010.

Da quattro anni avevo lasciato il Grande Fratello per cui mi stavo snaturando e non riuscivo a trovare altro. Mi ero dato come termine fine anno. In zona Cesarini è uscita L’estate in diretta. Mai abbattersi nei momenti bui.”

Dopo l’Estate in Diretta è cominciata la lunga esperienza in Rai che ancora prosegue: sei edizioni de La Vita in Diretta, l’avventura appena ripartita con Italia Sì e la conduzione di Reazione a Catena, le cui registrazioni sono terminate proprio in questi giorni:

Unisce la conoscenza della lingua italiana con la fantasia. Ai concorrenti dico sempre “dovete essere felici, giocate come se state a casa, più vi divertite e più indovinate”. Il clima in studio è gioioso. A volte si verificano situazioni così buffe che si ride al punto da dover bloccare la registrazione.”

Ed infine racconta anche la televisione che vorrebbe vedere lui oggi:

Mi piacciono i programmi dove si osa, si rompono le barriere. Quanto a me, credo che al pubblico vadano date verità e professionalità. Non puoi piacere a tutti, devi essere autentico.”