Questa sera, mercoledì 22 giugno, in prima serata su Canale 5, va in onda un nuovo appuntamento con la serie “L’Ora, inchiostro contro piombo” con Claudio Santamaria.
ANTICIPAZIONI terza puntata
Nel quinto e sesto episodio Anna comincia a lavorare alla voce di Palermo. Nel frattempo, Antonio si occupa del presunto convegno medico. Pare essere organizzato da Navarra presso l’Hotel delle Palme. Rampulla segue la notizia. Scopre Navarra e Liggio, insieme a Genco Russo, vale a dire il padrino più importante della Sicilia. Nicastro si rende conto che il collega potrebbe aver bisogno di rinforzi. Per questo motivo manda a supporto Enza e Salvo. A Corleone vengono mandati Domenico e Nic al fine di fotografare il cadavere di Perrotta.
Grazie all’aiuto di Nerina, all’Hotel Enza riesce a confondersi tra le prostitute. È in corso un festino. Vi partecipano i mafiosi esuli da Cuba. Il problema diventa insormontabile, a meno che non si fugga, quando la giornalista diviene il capriccio di uno dei boss mafiosi. La copertura salta del tutto. Nic e Domenico, incastrati sul fondo della ciacca, sono soccorsi dal padre di Sciamma. Questi viene avvisato da Olivia.
La serie “L’Ora, inchiostro contro piombo” prende spunto dagli eventi realmente accaduti tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, focalizzandosi su un periodo cruciale per la lotta alla mafia.
L’Ora è stata una palestra di menti vivaci e giornalisti coraggiosi che, capitanati dal loro direttore, scovavano la notizia, la catturavano e la raccontavano ai lettori, esponendosi in prima persona, nonostante le ostilità del potere costituito, da troppo tempo connivente con la malavita.
La serie racconta una storia non solo giornalistica, ma soprattutto umana: l’epopea di coraggio e sangue di una banda di giornalisti, tutti giovanissimi e impazienti di cambiare le loro vite e quelle del loro Paese, a qualunque costo. Anche la loro stessa vita. La storia de L’Ora è infatti quella di un giornalismo di indagine, potente ed emozionante, fatto di donne e uomini che hanno messo a rischio anche la vita pur di portare al pubblico la conoscenza della verità.